Letture di giovedì 21 giugno 2018

LETTURE DI GIOVEDÌ

21 giugno 2018 

XI Settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

SAN LUIGI GONZAGA

“…«Pregando, non sprecate parole […] Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi…

MADONNA DEI MIRACOLI DI ALCAMO
Santuario di Santa Maria dei Miracoli trapani

Alcamo (Trapani) 21 giugno 1547 – Il 21 giugno 1547, alcune donne, mentre erano intente a lavare i panni ad un ruscello, videro scagliare delle pietre dal bosco sovrastante; ma le pietre, anziché procurare loro dolore, guarivano le loro parti malate del corpo. La storia e un video dei festeggiamenti.

Beato Tommaso da Orvieto

Religioso (1300 circa – 1343) 21 giugno – Il comune di Orvieto, come risulta da antichi documenti del 1463 conservati nell’Archivio di Stato della città, offriva ogni anno, il 21 giugno, un cero per l’altare in cui erano venerate le spoglie del beato Tommaso dei Servi di Maria.

Chi ha mani innocenti e cuore puro salirà sul monte del Signore, e starà nel suo santo luogo.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, principio e fonte di ogni bene, che in san Luigi Gonzaga hai unito in modo mirabile l’austerità e la purezza, fa’ che per i suoi meriti e le sue preghiere, se non lo abbiamo imitato nell’innocenza, lo seguiamo sulla via della penitenza evangelica. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Sir 48, 1-15 – Dal libro dei Siracide.

Sorse Elìa profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, eliaElìa, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione e uomini gloriosi dal loro letto e hai annientato il loro potere.
Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull’Oreb sentenze di condanna.
Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore, perché è certo che anche noi vivremo ma dopo la morte la nostra fama non perdurerà. Appena Elìa fu avvolto dal turbine, Elisèo fu ripieno del suo spirito; nei suoi giorni non tremò davanti a nessun principe e nessuno riuscì a dominarlo. Nulla fu troppo grande per lui, e nel sepolcro il suo corpo profetizzò. Nella sua vita compì prodigi, e dopo la morte meravigliose furono le sue opere.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 96

RIT: Gioite, giusti, nel Signore.

gioiaIl Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono. RIT

Un fuoco cammina davanti a lui e brucia tutt’intorno i suoi nemici. Le sue folgori rischiarano il mondo: vede e trema la terra. RIT

I monti fondono come cera davanti al Signore, davanti al Signore di tutta la terra. Annunciano i cieli la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria. RIT

Si vergognino tutti gli adoratori di statue e chi si vanta del nulla degli idoli. A lui si prostrino tutti gli dèi! RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».

Alleluia.

VANGELO

Mt 6, 7-15 – Dal Vangelo secondo Matteo

deserto1In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Pater noster…

Il testo sacro della prima lettura ci invita a volgere lo sguardo verso Elia, di cui tesse l’elogio, ammirandolo e additandolo come colui di cui Dio si è servito per richiamare gli uomini ad onorare e venerare Lui, unico vero Signore. La festa liturgica di San Romualdo, vissuto a cavallo dei secoli X e XI, a sua volta porge alla nostra riflessione gli esempi che ci ha lasciato questo grande uomo. Le testimonianza preghiera8dei santi, soprattutto di chi dedica la propria vita alla ricerca di Dio, offrono sempre incitamento a non lasciarci prendere la mano dalle cose effimere di questo mondo… anzi a dare spazio al Signore nella nostra vita, in qualunque condizione ci troviamo. Bene si addìce allora il brano del vangelo in cui Gesù insegna ai discepoli a pregare. La meravigliosa preghiera del Padre Nostro ci indica ciò che noi, poveri mortali, dobbiamo chiedere a Dio, per la sua gloria e quanto da Lui ci attendiamo, nella nostra povertà. Oltre il pane quotidiano, cioè tutto ciò che ci necessita per una vita serena, personalmente e socialmente, chiediamo il perdono dei nostri peccati e la capacità di perdonare. San Benedetto è molto attento circa il fatto del perdono reciproco, necessario sempre, ma in particolare quando si vive insieme, l’uno vicino l’altro: famiglia, comunità, gruppi, ambiente di lavoro… Il santo Legislatore Benedetto vuole che, sia alle lodi del mattino che alla preghiera del vespro, l’Abate reciti ad alta voce il Padre Nostro perché i fratelli si sentano spronati e impegnati al reciproco perdono ascoltando quelle parole: Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.(R.B. 13,13). Se recitassimo bene, adagio la preghiera del Padre Nostro, pensando a quello che diciamo, forse tante incoerenze nella nostra vita privata e comunitaria sarebbero evitate. Santa Teresa del Bambino Gesù, nei suoi giorni oscuri, si confortava e consolava nel recitare adagio, assaporando ogni parola di questa insuperabile preghiera. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

pregare (3)PREGHIERA DELLA SERA

O Padre, che in ogni istante ci rinnovi il dono della vita, mantienici nella Tua grazia, affinché sappiamo trasmettere al mondo intero la grandezza della Tua misericordia. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.