Letture di venerdì 13 aprile 2018

LETTURE DI VENERDÌ

13 aprile 2018

II settimana di Pasqua

“… «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».…”

sacra icona monte AthosLa Sacra Icona del Monte Athos

13 aprile – Ha dell’incredibile la storia dell’icona della madre di Dio del  Monastero di Iviron sul monte Athos, dedicato alla dormizione di Maria. Iviron significa il monastero “degli Iberi”, ovvero gli abitanti dell’Iberia caucasica.

Beata_Margherita_da_Citta_di_CastelloB. Margherita di città di castello

(ca 1286-1320) 13 aprile Abbandonata in tenera età dai ricchi genitori, che la ritenevano una vergogna poiché cieca e storpia. Dopo la morte le furono trovate nel cuore tre perle, sulle quali erano scolpite l’immagine di Gesù, della Madonna e di S. Giuseppe.

“Ci hai redenti, o Signore, con il tuo sangue da ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e hai fatto di noi un regno di sacerdoti per il nostro Dio. Alleluia.”
 

PREGHIERA DEL MATTINO

Padre misericordioso, che hai voluto che il Tuo Figlio subisse per noi il supplizio della croce per liberarci dal potere del nemico, donaci di giungere alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

At 5, 34-42 – Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, farisei sinedrioche pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa  quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!». Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù. E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.26

RIT: Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.

Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita:di chi avrò paura? RITparadiso

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario. RIT

Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Alleluia.

VANGELO

Gv 6, 1-15 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul
miracolo moltiplicazionemonte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Gesù e la nostra fame

La folla che segue Gesù, quella di allora e quella di oggi, è gente affamata. […] I doni di Dio non si comprano con il denaro; il comprare è una dimensione ed una esperienza solo umana, la missione di Cristo trascende le nostre quotidiane misure ed Egli perciò non si lascia sfuggire occasione per ribadire la novità e la ricchezza che viene a portare agli uomini. miracolo moltiplicazione pani pesciLa prima ricchezza riguarda la fede in lui, quella che consente di andare oltre i calcoli e le misure, per immergerci nella potenza di Dio. È la fede nella provvidenza divina, capace di autentici miracoli. […] È facile scorgere, da gesti e dalle parole del Signore, un intimo legame, ai gesti e alle parole della prima grande eucaristia; quella di oggi potremmo definirla l’eucaristia della solidarietà o dell’amore che sfama gli affamati, quella che meglio prepara all’intima comunione con Cristo e che da quella comunione trae origine. I testimoni e i beneficiari del prodigio non sono in grado di comprenderne il significato, ora è affidato a noi, perché sappiamo dedurne motivi di fede, motivi di operosa solidarietà per realizzare nella vita di credenti quel legame tra eucaristia dell’altare e l’eucaristia dell’amore e della carità.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

Nel contesto pasquale, Signore Gesù Tu ti riveli come colui che offre il banchetto per la vita eterna al popolo pellegrinante nel deucarestia11eserto. Ti invochiamo o Dio ponendo innanzi a Te la nostra fame e sete di Gesù Cristo, Tuo Unico Figlio, perchè ci sazi. Donaci il Tuo pane, o Signore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Padre provvidente e misericordioso, che hai voluto accompagnarci nel cammino di questa vita col nutrimento divino che il Tuo Figlio ci ha lasciato come memoriale perenne della Sua pasqua, rendici fedeli discepoli della Sua Parola di verità.