Letture di domenica 8 aprile 2018

LETTURE DI DOMENICA

8 aprile 2018

Festa della Divina Misericordia

“… Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! …”

N. S. DELLE LACRIME

MADONNA DELLA BASELLAMadonna della Basella

Urgnano (BG) ITALIA – 8 aprile 1356

Nella notte tra il 7 e l’8 aprile era caduta una forte brinata e per vederne i danni una ragazzina corre nei campi del padre per constatarne i danni e mentre piange disperata per la desolazione che ha causato ecco apparirle innanzi una Signora con un Bambino che le allunga la mano… La storia dell’apparizione e il video del santuario.

5Santa GIULIA BILLIARTSanta Giulia Billiart

fondatrice (1751-1816) 8 aprile – Un voto privato di castità a 14 anni, uno spavento che la  rende  immobile  fino a che non comprende quale sia la sua missione e una novena al Sacro Cuore che le ridà l’uso delle gambe; questo e una capacità di parlare di cose spirituali come un teologo ne segnano il cammino. La storia e la video-storia.

INDULGENZA PLENARIA al fedele che alla presenza del Santissimo Sacramento reciterà con devozione il Padre Nostro e il Credo, più un’invocazione a Gesù misericordioso ( es. Misericordiosissimo Salvatore, io mi consacro totalmente a Te, trasformami in un docile strumento della Tua Misericordia oppure Sangue ed Acqua che scaturisci dal S. Cuore di Gesù come sorgente di Misericordia per noi io confido in Te) E’ inoltre necessaria la confessione almeno una settimana prima o dopo e le preghiere per il papa.

Come bambini appena nati, bramate il puro latte spirituale, che vi faccia crescere verso la salvezza. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del Tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

At 4, 32-35 – Dagli Atti degli Apostoli

apostoli2La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal. 117

RIT: Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Dica la casa di Aronne: «Il suo amore è per sempre». Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore lode1è per sempre». RIT

La destra del Signore si è innalzata,la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte. RIT

La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo! RIT

SECONDA LETTURA

1 Gv 5, 1-6 – Dalla prima lettera di S. Giovanni Apostolo

gesù misericordiosoCarissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SEQUENZA

(FACOLTATIVA)

Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’Agnello ha redento il suo gregge,  l’Innocente ha riconciliato  noi peccatori col Padre.  Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.  Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa. «Raccontaci, Maria:  che hai visto sulla via?». «La tomba del Cristo vivente,  la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni,  il sudario e le sue vesti.  Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea».  Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

Alleluia.

VANGELO

Gv 20, 19-31 – Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! tommaso apostolo1Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

[Cogliamo l’occasione per fare anche noi gli auguri a Don Ferdinando per il suo 50° anno di sacerdozio. Che il Signore lo preservi sempre nel suo mandato in santità e giustizia per la salvezza di tutte le anime a lui affidate.]

COMMENTO

Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.

Le piaghe alle mani e al costato identificano Gesù e lo fanno riconoscere nel suo primo saluto alla comunità dei discepoli, ancora timorosa e sbigottita. Certamente la fede nella risurrezione fa fatica a prendere consistenza. E’ una verità inimmaginabile per la mente umana. E’ l’evento che completerà la nuova creazione, che Gesù è venuto a costituire per l’umanità. Allora è plausibile ritrovarci anche noi dalla parte di Tommaso all’annuncio degli altri: “Abbiamo visto risurrezione incredulita_santommasoil Signore”. Perché si crei questa sicurezza occorre smontare o sfumare le nostre convinzioni, giacché il disfacimento del corpo, il nostro annientamento costituiscono una vera tomba sepolcrale. Riconosciamo sì l’immortalità dell’anima, tuttavia, la sua impalpabilità, il suo essere spirituale ci porta nell’astratto. L’esigenza di Tommaso di “vedere per credere” per sé è legittima. Non si crede per leggerezza. Ma è disapprovabile il suo modo di pretendere, di condizionare il suo credere a una richiesta di un segno tangibile, rifiutando anche apertamente la testimonianza unanime della sua comunità. “Se non vedete segni e prodigi non credete”, era stato già un lamento precedente di Gesù. Il Maestro, pur riservando una beatitudine particolare per coloro che credono: “beati quelli che pur non avendo visto crederanno”, si accosta benevolmente a questo fuggitivo discepolo “otto giorni dopo”, per illuminarlo con la sua presenza e con la sua parola. Tommaso si sente umiliato a tale vista e professa energicamente più degli altri la sua fede: “Mio Signore e mio Dio”. Questo “credo” pasquale è l’attestato più alto della risurrezione. A questa fede si può giungere per vie più o meno diritte, ma per la maggior parte dei casi per vie contorte, come Tommaso. “Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli”, li fa ancora il Signore nel tempo, che è occasione di salvezza, “perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché credendo, abbiate la vita eterna nel suo nome”. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERAeucarestia (8)

O Dio, nostro Padre, principio e fonte di ogni dono, lo Spirito del Tuo Figlio risorto
ci introduca nella pienezza della verità pasquale e ispiri i gesti e le parole per testimoniarla nella realtà umana del nostro tempo. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Amen