Letture di sabato 3 febbraio 2018

LETTURE DI SABATO

3 Febbraio 2018

IV Settimana del Tempo Ordinario (anno II)

“… «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». …”

LA VERGINE DEL SEGNO

Dubrovitsy (Russia) – Febbraio 1170 – Il primo segno dato in questo caso dalla Santa Vergine fu di lacrimare e volgere il capo dopo che, mostrata sulle mura della città, fu colpita da una freccia dell’esercito nemico..

Santa Vereburga

SAN BIAGIO

vescovo e martire [? 316] 03 febbraio – Uno dei Quattordici Santi Protettori della Germania, molto noto anche in Francia, la quale ne vanta il maggior numero di reliquie. Ma cosa ha portato la tradizione a collegare San Biagio con la benedizione delle gole? E come viene festeggiato in Italia e in Europa? La storia, la video-storia, le leggende e le usanze durante questa festa, come il rito della benedizione delle gole.

“Salvaci, Signore Dio nostro, e raccoglici da tutti i popoli, perché proclamiamo il tuo santo nome e ci gloriamo della tua lode.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio grande e misericordioso, concedi a noi Tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo. Egli è Dio e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRIMA LETTURA

1 Re 3, 4-13 – Dal primo libro dei Re.
In quei giorni, Salomone andò a Gàbaon per offrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva l’altura più grande. Su quell’altare Salomone offrì mille olocausti. A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse:salomone«Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda». Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?». Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 118

RIT: Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

libro5Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Osservando la tua parola. Con tutto il mio cuore ti cerco: non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. RIT

Ripongo nel cuore la tua promessa per non peccare contro di te. Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi decreti. RIT

Con le mie labbra ho raccontato tutti i giudizi della tua bocca. Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia, più che in tutte le ricchezze. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluia.

VANGELO

Mc 6, 30-34 – Dal Vangelo secondo Marco

barcaIn quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro:«Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La fatica e il meritato riposo.

Quello che oggi il vangelo ci narra è un bel momento di intimità, tra Gesù e gli Apostoli, rèduci dalle loro fatiche missionarie. Hanno da raccontare le loro gioie e le loro delusioni, tutto ciò che hanno detto e fatto, ma forse quel che appare più evidente agli occhi del loro maestro è la fatica e la stanchezza dei Dodici. Le parole di Gesù hanno accenti materni e pieni di premura per loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». La calca della gente, l’andirivieni delle persone, l’anèlito di barcaannunciare e sanare per adempiere il mandato ricevuto dal Signore, i lunghi e ed estenuanti trasferimenti di villaggio in villaggio, spesso sotto il sole cocente, avevano davvero messo a dura prova la loro resistenza: «non avevano neanche il tempo di mangiare». È bello e consolante costatare che Gesù amorevolmente si accorga dei loro e dei nostri disagi, delle loro e nostre stanchezze fisiche e spirituali e ci chiami in disparte per consentirci di riposare. È il richiamo del giorno del Signore, della domenica, ma non solo. Molto spesso gli apostoli di oggi, nonostante le innumerevoli ed evidentissime testimonianze contrarie, vengono tacciati come nulla facenti. Solo chi lo vive può comprendere il duro ed indefesso lavoro spirituale e fisico di tanti ministri, spesso posti in situazioni di grande disagio. Non sempre ci si rende conto delle loro situazioni difficili a causa di una mentalità diffusa che ritiene che i preti siano solo da criticare e non da aiutare, definendoli inaccessibili e inossidabili. Le premure di Gesù verso gli apostoli ora sono spesso trasferite a persone buone, umili e silenziose, che come le pie donne del Vangelo, provvedono alle necessità dei ministri del Signore. C’è però un insegnamento ed un invito per tutti: per non lasciarsi sommergere dalle faccende del mondo e dalle sue frenesie, occorre ogni tanto, come si suol dire «staccare la spina» e cercare un luogo solitario, in disparte, fuori dal ritmo vertiginoso che rischia di travolgerci, per riposare un poco. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

DESERTOPadre celeste, insegnaci a trovare il tempo per il riposo, quello dello spirito e quello del corpo. Grazie a questi momenti possiamo affidarti le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che riusciamo a fare in questo giorno. Padre celeste, abbiamo fatto giungere a Te la nostra voce, uniti all’unico sacrificio di Cristo e confidenti nella potenza del Tuo nome. Ascoltala, per Colui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.