Letture di sabato 27 gennaio 2018

LETTURE DI SABATO

27 Gennaio 2018

III Settimana del Tempo Ordinario (anno II)

“…«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». …”

VERGINE DEL PILAR A CASTENASO

fond. delle Orsoline (ca. 1470-1540) 26 gennaio – Uno dei suoi ultimi consigli è stato: «Fai da vivo ciò che al momento della morte vorresti aver fatto». Nel periodo storico, conosciuto come “Rinascimento” mosso da agitazioni e guerre nascono movimenti spirituali volti ai soli uomini; è qui che Angela si farà spazio per salvaguardare e proteggere le “vergini per scelta”. La storia, la video-storia e la preghiera.

SANTA ANGELA MERICI

fondatrice dell’ordine delle Orsoline (ca. 1470-1540) Uno dei suoi ultimi consigli è stato: «Fai da vivo ciò che al momento della morte vorresti aver fatto». Nel periodo storico, conosciuto come “Rinascimento” mosso da agitazioni e guerre nascono movimenti spirituali volti ai soli uomini; è qui che Angela si farà spazio per salvaguardare e proteggere le “vergini per scelta”. La storia, la video-storia e la preghiera.

Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra; splendore e maestà dinanzi a lui, potenza e bellezza nel suo santuario.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, guida i nostri atti secondo la tua volontà, perché nel nome del tuo diletto Figlio portiamo frutti generosi di opere buone. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

2 Sam 12, 1-7. 10-17
Dal secondo libro di Samuele.

profeta natan e davide

In quei giorni, il Signore mandò il profeta Natan a Davide, e Natan andò da lui e gli disse: «Due uomini erano nella stessa città, uno ricco e l’altro povero. Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero, mentre il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina, che egli aveva comprato. Essa era vissuta e cresciuta insieme con lui e con i figli, mangiando del suo pane, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno. Era per lui come una figlia. Un viandante arrivò dall’uomo ricco e questi, evitando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso quanto era da servire al viaggiatore che era venuto da lui, prese la pecorella di quell’uomo povero e la servì all’uomo che era venuto da lui». Davide si adirò contro quell’uomo e disse a Natan: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo è degno di morte. Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non averla evitata».
Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell’uomo! Così dice il Signore, Dio d’Israele: “La spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Urìa l’Ittita”. Così dice il Signore: “Ecco, io sto per suscitare contro di te il male dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un altro, che giacerà con loro alla luce di questo sole. Poiché tu l’hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole”». Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Tuttavia, poiché con quest’azione tu hai insultato il Signore, il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa. Il Signore dunque colpì il bambino che la moglie di Urìa aveva partorito a Davide e il bambino si ammalò gravemente. Davide allora fece suppliche a Dio per il bambino, si mise a digiunare e, quando rientrava per passare la notte, dormiva per terra. Gli anziani della sua casa insistevano presso di lui perché si alzasse da terra, ma egli non volle e non prese cibo con loro.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 50

RIT: Crea in me, o Dio, un cuore puro.

Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in cuoreme uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. RIT

Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Insegnerò ai ribelli le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. RIT

Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza: la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Mc 4, 35-41 – Dal Vangelo secondo Marco

tempestaIn quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Passiamo all’altra riva.
Stiamo costatando, dopo secoli di storia, quanto sia facile ancora oggi, in nome di una fede e di una appartenenza religiosa, creare steccati e muri di divisione. Molti con zelo si sono posti a difesa dei propri recinti, rendendoli di fatto inaccessibili. Gesù invita i suoi a passare all’altra riva! Bisogna avere il coraggio di valicare i confini e remare insieme ad altre barche. Bisogna affrontare insieme i rischi della traversata della vita quando le mete ci accomunano. Quando poi, come spesso accade, si solleva la tempesta del vento e i flutti inondano le mare-in-tempestabarche, è lo stesso Signore che sgrida i venti e impone al mare, con la sua forza divina, di tacere e calmarsi. Anche gli occupanti delle altre barche godono dello stesso prodigio, anche se non hanno con sé il Cristo. Quella tempesta di vento ci ricorda in modo evidente, l’infuriare delle passioni umane. Ci ricorda le dispute e le divisioni, l’oltranzismo e l’integralismo religioso. Gesù fa tacere questi venti e rimprovera i suoi per la poca fede manifestata nel pericolo. È vero che mentre infuriano le tempeste e la paura ci assale, egli ci dà talvolta l’impressione di una colpevole assenza, ma, dopo tante testimonianze di amorose premure, non dovremmo più dubitare, neanche quando egli dorme. Evidentemente è la mancanza e la debolezza di fede a convincerci dell’assenza e del disinteresse del Cristo nei nostri confronti. Non dovremmo forse concludere che purtroppo solo in momenti di crisi ci interroghiamo sul Signore e desideriamo la sua presenza salvifica? Non dovremmo invece vivere costantemente in comunione con Lui in modo da sentirlo sempre presente?
(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

preghiera (3)

O Padre buono, che in mille modi manifesti la Tua misericordia, fa’ risuonare nel nostro intimo la parola che rianima e ricrea, e dona la vita e la pace. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.