Letture di mercoledì 31 gennaio 2018

LETTURE DI MERCOLEDÌ

31 Gennaio 2018

SAN GIOVANNI BOSCO

la storia, la video-storia e il film. – DON BOSCO E L’AVE MARIA  Una promessa di San Giovanni Bosco e la sua preghiera – I sogni e i misteri di don Bosco

“… «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».…”

MADONNA DELLE GRONDICI

Tavernelle di Panicale (PG) Umbria  – 31 gennaio 1495 – Il santuario che La ospita fu eretto in seguito alla resurrezione di un bambino, da qui l’appellativo “Grondici” che deriva da “suggrunda”: gronda o tettoia che i Romani indicavano come sepolcro dei bambini minori di 40 giorni di vita. Qui venivano portati i bambini morti senza battesimo.

Santa Marcella di Roma

vedova (330-410) 31 gennaio – Rimane orfana del padre. Sposatasi da giovane dopo sette mesi rimane vedova e lo spirito ascetico la conquista e rifiuta le seconde nozze. Il suo palazzo diventa un luogo dove ove confluiscono altre nobili romane, vergini e vedove, preti e monaci per intrattenersi in conversazioni sulla Sacra Scrittura.

Venite, figli, ascoltatemi: v’insegnerò il timore del Signore. Guardate a lui, e sarete raggianti.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che in san Giovanni Bosco hai dato alla tua Chiesa un padre e un maestro dei giovani, suscita anche in noi la stessa fiamma di carità a servizio della tua gloria per la salvezza dei fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

2 Sam 24.2.9-17 – Dal secondo libro di Samuele.

david2

In quei giorni, il re Davide disse a Ioab, capo dell’esercito a lui affidato: «Percorri tutte le tribù d’Israele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del popolo, perché io conosca il numero della popolazione». Ioab consegnò al re il totale delcensimento del popolo: c’erano in Israele ottocentomila uomini abili in grado di maneggiare la spada; in Giuda cinquecentomila. Ma dopo che ebbe contato il popolo, il cuore di Davide gli fece sentire il rimorso ed egli disse al Signore: «Ho peccato molto per quanto ho fatto; ti prego, Signore, togli la colpa del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza».Al mattino, quando Davide si alzò, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Gad, veggente di Davide: «Va’ a riferire a Davide: Così dice il Signore: “Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò”». Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi che vengano sette anni di carestia nella tua terra o tre mesi di fuga davanti al nemico che ti insegue o tre giorni di peste nella tua terra? Ora rifletti e vedi che cosa io debba riferire a chi mi ha mandato». Davide rispose a Gad: «Sono in grande angustia! Ebbene, cadiamo nelle mani del Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini!». Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono tra il popolo settantamila persone. E quando l’angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per devastarla, il Signore si pentì di quel male e disse all’angelo devastatore del popolo: «Ora basta! Ritira la mano!». L’angelo del Signore si trovava presso l’aia di Araunà, il Gebuseo. Davide, vedendo l’angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io ho peccato, io ho agito male; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 31

RIT: Togli, Signore, la mia colpa e il mio peccato.

pentimentoBeato l’uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato. Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno. RIT

Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità» e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato. RIT

Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell’angoscia; quando irromperanno grandi acque non potranno raggiungerlo. RIT

Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia, mi circondi di canti di liberazione. Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti! Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluia.

VANGELO

Mc 6, 1-6 – Dal Vangelo secondo Marco

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In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Nessuno è profeta in patria!

Quanto Gesù fa è sotto gli occhi di tutti, le sue parole tutti l’ascoltano, gli stessi testimoni però giungono spesso a conclusioni contrastanti ed opposte. Lo stupore e la meraviglia non costituiscono da soli un valido elemento di giudizio, occorre ben altro per comprendere il messaggio di Cristo. Senza la fede tutto viene ridotto a categorie umane, troppo al disotto delle dimensioni di Dio. Le affermazioni degli ascoltatori di Cristo sembrerebbero inizialmente scaturire da valutazioni positive: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli insegna19compiuti dalle sue mani?». Vengono quindi riconosciute al Figlio di Dio doti eccezionali ed incomprensibili di sapienza, le sue mani òperano evidenti ed incontestabili prodigi, ma poi, nonostante ciò, tutto viene fatto ripiombare pesantemente entro i limiti umani: «Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». Gesù non è più il Messia, l’inviato del Padre, non è più colui che compie prodigi ed è adorno di divina sapienza, ma semplicemente il «figlio del carpentiere». Molti di coloro che giungono a tale mortificante conclusione sono tra l’altro compatrioti e conoscenti di Gesù e alcuni della sua famiglia. Dovrebbero quindi essere più ben disposti ad ascoltarlo ed accoglierlo, ma nessuno è profeta in patria. È l’errore che ancora ai nostri giorni càpita a chi vorrebbe ridurre tutto ciò che è di Dio ai limiti angusti della ragione umana. Sono ancora molti coloro che, privi di fede, azzardano giudizi e sentenze sull’operato di Dio, di Cristo e dalla sua Chiesa. Assomigliano a degli astròlogi sprovveduti, che pretendono di scrutare i cieli senza dotarsi di strumenti idonei.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

abbraccio12PREGHIERA DELLA SERA

Padre Santo, che conosci nell’intimo i Tuoi figli, nelle Tue mani di misericordia deponiamo le nostre preghiere e la nostra speranza. Per mezzo del Tuo Unigenito Figlio, Gesù Cristo Signore, che ci ha riscattati dalla sofferenza e dalla morte, per la vita beata dei secoli eterni. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen