LETTURE DI DOMENICA
14 Gennaio 2018
II Domenica del Tempo Ordinario (anno B)
“…fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». …”
DIVINA PASTORA
Barquisimeto (Venezuela) 14 gennaio – Patrona di Barquisimeto è una delle icone religiose più importanti del Venezuela. L’immagine originale risale al 1735. Ogni 14 gennaio si celebra un’affollata processione, nella quale l’immagine è portata da Santa Rosa fino a Barquisimeto, la capitale dello stato Lara.
Venerabile Anna de Guignè
Beato Pietro Donders
Religioso (1809-1887) 14 gennaio – Il suo vescovo lo descriverà come un semplice uomo di preghiera, con una fede sconfinata in Dio e una dedizione illimitata alle anime. Dividendosi tra il lebbrosario, gli indiani e gli schiavi si fece reale portatore di Cristo, nell’umiltà di una vita spesa per il prossimo.
Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te: inneggi al tuo nome, o Altissimo.
PREGHIERA DEL MATTINO
PRIMA LETTURA
1 Sam 3, 3-10. 19
In quei giorni, Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio.
Allora il Signore chiamò: «Samuèle!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire.
Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuèle!»; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuèle fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.
Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuèle andò a dormire al suo posto.
Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuéle, Samuéle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».
Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.39
RIT: Ecco, io vengo, Signore, per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio. RIT
Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo». RIT
«Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo». RIT
Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. RIT
SECONDA LETTURA
1 Cor 6, 13-15. 17-20
Fratelli, il corpo non è per l’impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro il proprio corpo.
Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
«Abbiamo trovato il Messia»: la grazia e la verità vennero per mezzo di lui.
Alleluia.
VANGELO
Gv 1, 35-42 – Dal Vangelo secondo Giovanni
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo
(DISPONIBILE DA DOMENICA)
COMMENTO
Abbiamo trovato Cristo.
Come esseri umani e ancor più come credenti dovremmo orientare tutta la nostra vita in una continua, assidua ed incessante ricerca di Dio. Trovarlo e conoscerlo dovrebbe essere lo scopo primario della nostra vita. Dal Vangelo e da tutta la scrittura sacra apprendiamo che prima ancora che noi ci muoviamo verso di Lui, egli è già alla nostra ricerca. Gesù, additato da Giovanni Battista come l’Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo, suscita immediatamente l’attenzione di uno dei discepoli del battezzatore. È Andrea, fratello di Simòn Pietro. Egli si mette senza esitazione alla sequela di Cristo. Ha creduto alla testimonianza del suo primo maestro ed è sicuro ormai che l’Agnello di Dio e il Messia atteso. La buona notizia, il felice incontro non può essere taciuto; il neo-discepolo si trasforma subito in testimone. Incontra il fratello Simone e gli dice: «Abbiamo trovato il Messia che significa Cristo e lo condusse da Gesù». Ecco un bell’esempio per ognuno di noi che ci diciamo cristiani: dopo aver incontrato e conosciuto Cristo dobbiamo impegnarci attivamente con la genuinità della nostra testimonianza, a condurre da lui i nostri fratelli. Questa è la vocazione del credente: assumere gli insegnamenti del Signore, viverli coerentemente, farli diventare testimonianza ed esempio per gli altri. […] Forse per troppo tempo l’annuncio è stato ritenuto una prerogativa quasi esclusiva dei preti e dei religiosi. La Chiesa ha urgente bisogno di testimoni autentici e numerosi e nessun fedele può ritenersi dispensato o escluso. Questo imperativo risuona in modo tutto particolare nei nostri (strani) tempi…(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
Ogni giorno della nostra vita, o Signore è per noi una grazia, un’occasione posta nelle nostre mani per fare del bene ed essere così testimoni del Tuo amore. Concedi, o Padre, a ciascuno di noi di camminare nelle Tue vie. Aiutaci, Signore, a vivere nella Tua amicizia. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Per Cristo nostro Signore. Amen.