Letture di lunedì 6 novembre 2017

LETTURE DI LUNEDÌ

6 novembre 2017

XXXI Settimana del Tempo Ordinario (Anno I)

“…  quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. …”

gioia-di-coloro-che-sono-nella-tristezza-2LA GIOIA DEI TRISTI

L’icona russa della “Madre Dio gioia di coloro che sono nella tristezza” – 6 novembre 1688 – La Madre di Dio “Gioia di tutti coloro che sono nella tristezza” è un icona particolarissima che si rivelò miracolosa per la prima volta a Mosca nel 1688 grazie alle preghiere della sorella del patriarca del tempo.

SANTUARIO DI SAN GERARDO MAIELLA

B. Cristina di Stommeln

Mistica e beghina(1242-1312) 6 novembre – Uno Cristina di Stommelndei casi più straordinari di tutta la agiografia: estasi, visioni e la stigmatizzazione, come pure le spaventose tentazioni e attacchi del demonio che si potrebbero ritenere leggendarie, se non fossero testimoniate  soprattutto  dal dotto teologo Pietro di Dacia, discepolo di S. Alberto Magno. 

Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per Cristo Nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Rm 11, 29-36 – Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani

dio4Fratelli, i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti! O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio? Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.68

PoveroRIT: Nella tua grande bontà, rispondimi, Signore.

Io sono povero e sofferente: la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro. Loderò il nome di Dio con un canto, lo magnificherò con un ringraziamento. RIT

Vedano i poveri e si rallegrino; voi che cercate Dio, fatevi coraggio, perché il Signore ascolta i miseri e non disprezza i suoi che sono prigionieri. RIT

Perché Dio salverà Sion, ricostruirà le città di Giuda: vi abiteranno e ne riavranno il possesso. La stirpe dei suoi servi ne sarà erede e chi ama il suo nome vi porrà dimora. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli, dice il Signore, e conoscerete la verità.

Alleluia.

VANGELO

Lc 14, 12-14 – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Chi mai gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio?
PARALITICONelle letture di oggi c’è una nota comune: il contraccambio. Ai Romani s. Paolo, riferendosi all’amore gratuito e preveniente di Dio, domanda: “Chi gli ha dato qualcosa per primo sì che abbia a riceverne il contraccambio?” E nel vangelo Gesù, a proposito dell’invitare a mensa poveri, ciechi e zoppi, piuttosto che amici e parenti, proprio perché non possono restituire il favore, presenta la beatitudine della gratuità: “E sarai beato perché non hanno da ricambiarti”.Qualcuno ha detto: “l’amore evangelico infatti non è motivato da un proprio vuoto da colmare ma da una eccedente pienezza interiore”. Ecco: la gratuità trova la sua fonte e la sua origine in un’ eccedenza, in un cuore in cui abita e sovrabbonda “il buon tesoro” del bene. Siamo capaci di dare senza voler ricevere nella misura in cui ci siamo allenati a non vivere di calcoli, a fidarci di Cristo e abbiamo accettato che per amare di amore puro dobbiamo “perdere” e “lasciare cadere”. Perdere tempo, beni, spazi, privilegi, onori, sicurezze…Lasciare cadere quelle impalcature di perbenismo dove ogni gesto ha il marchio dell’Andata e Ritorno, dove la frase più comune è “a buon rendere”. (Preparato: Eremo San Biagio – la chiesa it)

PREGHIERA DELLA SERA

buon-pastoreO Dio, che in San Carlo Borromeo hai offerto alla Chiesa un’immagine di Cristo buon pastore, apri il nostro cuore alla trasparenza del Tuo amore, per essere nel mondo segni della Tua misericordia. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen