Letture di domenica 5 novembre 2017

LETTURE DI DOMENICA

5 novembre 2017

XXXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)

“… Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: …”

stella-rotondi2MARIA SS. DELLA STELLA

Rotondi, (AV) Campania, Italia – 5 Novembre – Ci sono due Madonne della Stella a Rotondi. La storia racconta che venne trovata una statua lignea della Vergine nelle montagne del Partenio tra Rotondi e Avella e venne portata a Rotondi, il cui santuario divenne meta di pellegrinaggi,ma i cittadini di Avella non restarono a guardare…

Beato Bernardo LichtenbergB. Bernardo Lichtenberg

Sacerdote (1875-1943) 5 novembre – Quando Hitler salì al potere contribuì a distribuire copie clandestine  dell’enciclica Mit brennender Sorge, di papa Pio XII, proibita in Germania e chiese di pregare per gli ebrei. La Gestapo lo mandò a Dachau, ma…

Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Ml 1,14- 2,2.8-10 – Dal libro del profeta Malachìa

Io sono un re grande – dice il Signore degli eserciti – e il mio nome è terribile fra le nazioni. Ora a voi questo monito, o sacerdoti. Se non mi ascolterete e non vi darete premura di dare gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su voi la maledizione. Voi invece avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete distrutto l’alleanza di Levi,dice il Signore degli eserciti. Perciò anche io vi ho reso spregevoli e abietti davanti a tutto il popolo, perché non avete seguito le mie vie e avete usato parzialità nel vostro insegnamento. Non abbiamo forse tutti noi un solo padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia l’uno contro l’altro, profanando l’alleanza dei nostri padri?

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 130

RIT: Custodiscimi, Signore, nella pace.

Signore, non si esalta il mio cuore né i miei occhi guardano in alto; non vado cercando cose grandi né meraviglie più alte di me. RIT

Io invece resto quieto e sereno: come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è in me l’anima mia. RIT

Israele attenda il Signore, da ora e per sempre. RIT

SECONDA LETTURA

1Ts 2,7-9.13 – Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.
Voi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio. 
Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Uno solo è il Padre vostro, quello celeste e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 23,1-12 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

farisei guai a voi

Il vangelo odierno ci mette in guardia contro quei comportamenti dei farisei, che sono improntati ad orgoglio, vanità, superbia, presunzione. L‘evangelista, stigmatizzando simili atteggiamenti, richiamava i primi cristiani ad esserne immuni. Guardando alla storia di ieri e di oggi sembra che non sia cambiato granché ed anzi il fatto stesso che l’autore del vangelo di Matteo si preoccupi di dare rilevanza a questo brano, presentando un Gesù particolarmente accalorato nel sottolineare le sue posizioni, ci dice che anche tra i primi cristiani dovevano trovare patria simili modi di apparire. Se la nostra vita fosse più semplice, improntata al rispetto e a ricercare la serenità, vissuta nella concordia e nell’amore reciproco, queste manifestazioni negative dell’animo umano non si rinvigorirebbero.

PREGHIERA DELLA SERA

Guardiamo a te o Signore con fiducia e Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Padre della vita, accogli la nostra preghiera e sostienici nel nostro cammino. Per Cristo nostro Signore. Amen.