Letture di lunedì 9 ottobre 2017

LETTURE DI LUNEDÌ

9 ottobre 2017

XXVII Settimana del Tempo Ordinario (Anno I)

“…«Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così». 

Madonna della GambaMadonna della Gamba

Desenzano di Albino (Bergamo – Italia) 9 ottobre 1440 – A Desenzano nella notte tra l’8 e il 9 ottobre del 1440 la Madonna apparve ad una contadinella con cure amorose le salvò la gamba dall’amputazione divenendo così la benefattrice di tanti che soffrivano di dolori articolari. In “articoli vari” la storia del miracolo, la nascita del santuario e le testimonianze.

San Innocenzo Canoura Arnau

S. Demetrio di AlessandriaSan Demetrio di Alessandria

vescovo (231) 9 ottobre – Ritenuto l’undicesimo successore di S. Marco, possedeva il dono di leggere i pensieri del cuore e conoscere i peccati nascosti.

Tutte le cose sono in tuo potere, Signore, e nessuno può resistere al tuo volere. Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse; tu sei il Signore di tutto l’universo. 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo
al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per Cristo Nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Gio 1, 1 – 2, 1. 11 – Dal libro del profeta Giona

giona cappella sistinaIn quei giorni, fu rivolta a Giona, figlio di Amittài, questa parola del Signore: «Àlzati,va’ a Nìnive, la grande città, e in essa proclama che la loro malvagità è salita fino a me».Giona invece si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s’imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore.
Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e vi fu in mare una tempesta così grande che la nave stava per sfasciarsi. I marinai, impauriti, invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono in mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più in basso della nave, si era coricato e dormiva profondamente. Gli si avvicinò il capo dell’equipaggio e gli disse: «Che cosa fai così addormentato? Àlzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo».Quindi dissero fra di loro: «Venite, tiriamo a sorte per sapere chi ci abbia causato questa sciagura». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona. Gli domandarono: «Spiegaci dunque chi sia la causa di questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?». Egli rispose: «Sono Ebreo e venero il Signore, Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terra». Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: «Che cosa hai fatto?». Infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva lontano dal Signore, perché lo aveva loro raccontato.

giona

Essi gli dissero: «Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?». Infatti il mare infuriava sempre più. Egli disse loro: «Prendetemi egettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia».
Quegli uomini cercavano a forza di remi di raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano, perché il mare andava sempre più infuriandosi contro di loro.Allora implorarono il Signore e dissero: «Signore, fa’ che noi non periamo a causa della vita di quest’uomo e non imputarci il sangue innocente, poiché tu, Signore, agisci secondo il tuo volere». Presero Giona e lo gettarono in mare e il mare placò la sua furia. Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore e gli fecero promesse. Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. E il Signore parlò al pesce ed esso rigettò Giona sulla spiaggia.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Da Gio

eccomiRITSignore, hai fatto risalire dalla fossa la mia vita.

«L’anima mia magnifica il Signore  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. RIT

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente  Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. RIT

Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;  ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;  ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. RIT

Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre» . RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Alleluia.

VANGELO

Lc 10, 25-37 – Dal Vangelo secondo Luca

Buon_SamaritanoIn quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e contutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso».Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «Echi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Chi è il mio prossimo?

buon samaritano2

L’amore del prossimo è alla base della predicazione di Gesù in tutti e quattro i Vangeli. Certo, Gesù dovette parlarne spesso, se questa sua parola rimase tanto impressa nel cuore della comunità primitiva. Qui Gesù cambia la prospettiva della domanda dello scriba.Non: «cosa debbo fare?», ma: «chi ha bisogno di me?». Io debbo essere «prossimo», e allora saprò chi mi sta vicino e che cosa debbo fare. L’estensione del comandamento è lasciata alla capacità personale di «inventiva»: il mio prossimo è quello che il mio amore, sempre aperto, sa farmi scoprire come tale. Compagni di viaggio del Dio-straniero, dell’unico buon samaritano, da tutti giudicato irreligioso, anche noi siamo stati incontrati da lui e trattati come «prossimi». La stessa eucaristia che celebriamo è un incontro di questo tipo. Mandati da questo ostello, sulla via risanati, abbiamo accolto come nostro l’occhio nuovo, che sa accorgersi dell’altro? (Omelia dei Monaci Benedettini Silvestrini su lachiesa.it)

PREGHIERA DELLA SERA

O Trinità santissima, aiutaci a superare i nostri egoismi e a vivere per Colui che è morto per noi e ci chiama a riconoscerlo e amarlo soprattutto nei poveri, Te lo chiediamo per intercessione di Maria, madre Tua e nostra. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen