Letture di lunedì 26 giugno 2017

LETTURE DI LUNEDÌ

26 giugno 2017

XII settimana del Tempo Ordinario (Anno I)

“… con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.…”

Vergine_del_TromponeMADONNA DEL TROMPONE

(Vercelli – Italia) 26 Giugno 1562 – Ancora una volta la Madonna viene in aiuto alle sofferenze non solo di una povera donna, ma anche delle popolazioni sfiduciate e sfinite dalle guerre, portando un’era di pace e di ricostruzione per l’intero Piemonte. In articoli vari la storia dell’apparizione, del santuario e il video-concerto con le immagine del santuario.

B. Maddalena Fontaine e consorelle

S. Giuseppe Maria Escrivà de BalaguerSan Giuseppe Maria Escrivà de Balaguer

fondatore dell’Opus Dei (1902–1975) 26 giugno – Uno dei personaggi più discussi del secolo scorso,  il fondatore dell’Opus Dei non hafatto nulla di straordinario, se non … rendere straordinario ogni giorno mettendo nelle mani di Dio ogni sua opera. In briciole di luce la storia, alcuni video e la preghiera.

“Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salva il tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dona al Tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il Tuo santo nome, poiché Tu non privi mai della Tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del Tuo amore. Per Cristo nostro Signore.Amen

PRIMA LETTURA

Gn 12, 1-9 – Dal libro della Gènesi

abramo (2)In quei giorni, il Signore disse ad Abram: «Vattene dalla tua terra,
dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra». Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. Abram prese la moglie Sarài e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso la terra di Canaan. Arrivarono nella terra di Canaan e Abram la attraversò fino alla località di Sichem, presso la Quercia di Morè. Nella terra si trovavano allora i Cananei.
Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questa terra». Allora Abram costruì in quel luogo un altare al Signore che gli era apparso. Di là passò sulle montagne a oriente di Betel e piantò la tenda, avendo Betel ad occidente e Ai ad oriente. Lì costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore. Poi Abram levò la tenda per andare ad accamparsi nel Negheb.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.32

RIT: Beato il popolo che Dio ha scelto come sua eredità.

POPOLIBeata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità. Il Signore guarda dal cielo: egli vede tutti gli uomini. RIT

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. RIT

L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace; discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Alleluia.

VANGELO

Mt 7, 1-5 – Dal Vangelo secondo Matteo

parabola pagliuzzaIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.  Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

COMMENTO

La trave e la pagliuzza 

Gesù oggi ci ammonisce: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati». Per ergerci a giudici del nostro prossimo dovremmo avere almeno due condizioni che raramente si realizzano in noi: dovremmo essere sgombri da difetti e da peccati, avere cioè uno sguardo limpido e poi essere certi di parabola Pagliuzza_Traveessere smossi e guidati dalla carità vera. Al quel punto però non si tratterebbe più di giudizio, ma di correzione fraterna. Ci torna alla mente la famosa favola di Fedro e delle due bisacce, una posta dietro le nostre spalle carica dei nostri difetti e l’altra sul davanti con i difetti degli altri. Vuol dire che siamo umanamente propensi a vedere facilmente le manchevolezze altri e restii a vedere le nostre. Pare inoltre che ci piaccia scrutare il male degli altri anche per scusare il nostro. Questi potremmo definirli i moti spontanei dell’anima, ma sicuramente non danno spazio alle virtù cristiane. Gesù dice chiaramente: «Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui». Se avessimo subito il giudizio di Dio secondo la più perfetta equità, saremmo tutti incappati inevitabilmente in una severa ed irrevocabile condanna. È prevalsa invece la misericordia, il perdono, la redenzione a prezzo del sangue di Cristo. Per questo il Signore non solo ci sollecita a non giudicare alcuno, ma aggiunge: «Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro». Non possiamo mai dimenticare che Colui che ha predicato e praticato amore fino al dono della vita, come suprema testimonianza, è stato vittima di un giudizio iniquo e di una condanna assurda. E dopo di Cristo i giudizi e le condanne inique si sono moltiplicate nel mondo, creando una vera schiera di vittime e di condannati innocenti. Così si agisce quando la misura dell’agire umano è la fredda norma scandita dalla ragione e spoglia di misericordia. Capita ancora che proprio coloro che hanno la trave negli occhi vogliano togliere la pagliuzza dall’occhio altrui cadendo nella peggiore ipocrisia. (Omelia dei Monaci Benedettini Silvestrini su lachiesa.it)

cuore con personePREGHIERA DELLA SERA

O Signore, Padre di bontà e di misericordia, donaci un cuore retto e capace di seguirti sopra ogni cosa, affinché nella Chiesa e nel mondo trionfi la legge dell’amore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno.  Amen.