LETTURE DI DOMENICA
11 giugno 2017
“… «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. …”
FESTA DELLA SS TRINITÀ
DOMENICA SUCCESSIVA ALLA PENTECOSTE
La prima testimonianza in merito a questa festa ci viene dal monaco Alcuino di York, …Dal Compendio di Benedetto XVI al Trattato sulla Trinità di Sant’Agostino e Sant’Ilarione, ed il Santuario di Vallepietra.
Madonna dei Miracoli
di Casalbordino (Italia) – 11 giugno 1576 – Il santuario della Madonna dei Miracoli, in Casalbordino, provincia di Chieti trae la sua origine dall’apparizione della Beata Vergine Maria ad un contadino di Pollutri di nome Alessandro Muzio, avvenuta l’11 giugno 1576. La fama dei miracoli concessi per Sua intercessione venne riportata persino da Gabriele d’Annunzio. In articoli vari la storia delle apparizioni e la nascita del Santuario.
SAN BARNABA
apostolo (I sec) 11 giugno – Barnaba non era nel numero originale degli apostoli, ma sia S. Luca che i Padri apostolici lo designarono con questo titolo per la sua opera apostolica e per l’incarico speciale a lui affidato di portare l’annuncio della fede fuori da Gerusalemme. In briciole di luce la storia, la video-storia e la leggenda milanese.
Sia benedetto Dio Padre, e l’unigenito Figlio di Dio, e lo Spirito Santo: perché grande è il suo amore per noi.
PREGHIERA DEL MATTINO
PRIMA LETTURA
Es 34, 4-6. 8-9 – Dal libro dell’Èsodo
Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà».
Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervìce, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tua eredità».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
PS.: Dn 3
RIT: A te la lode e la gloria nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri. RIT
Benedetto il tuo nome glorioso e santo. RIT
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso. RIT
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno. RIT
SECONDA LETTURA
2 Cor 13, 11-13 – Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano.
La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, a Dio, che è, che era e che viene.
Alleluia.
VANGELO
Gv 3, 16-18 – Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo
(DISPONIBILE DA DOMENICA)
COMMENTO
Soprattutto quando ci si accosta alla dottrina della Trinità, si ha l’impressione di essere di fronte a una sciarada beffarda.
E invece. E invece, l’essere concretissimo di Dio è comunione che liberamente si effonde. Anzi, ci chiama a varcare la soglia della sua vita intima e beatificante. Non riusciamo a capire perché Dio si sia interessato di noi: più di quanto, forse, noi ci interessiamo a noi stessi. Proprio mentre eravamo peccatori, il Padre ha mandato il suo Figlio per offrirci la vita nuova nello Spirito. Liberamente. Per amore. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito”.
Cristo non si impone. Non costringe ad accettarlo. Si consegna alla nostra decisione. È questa la vertigine della vita umana. Possiamo passare accanto al Signore Gesù che muore e risorge, senza degnarlo di uno sguardo nemmeno distratto. E, tuttavia, non possiamo fare in modo che egli non esista come il Dio fatto uomo che perdona e salva. “Chi non crede è già stato condannato”. Ma se ci apriamo alla sua dilezione… Allora Cristo si rivela come colui che ha suscitato in noi tutte le attese più radicali. E colma a dismisura queste attese.
È la redenzione. È la grazia. È lo Spirito che abita in noi e ci conforma al Signore Gesù. La vita nuova, che ci viene donata, apparirà in tutta la sua gloria oltre il tempo. Inizia qui, ed è la “vita eterna”.(Tratto da LaChiesa.it)
PREGHIERA DELLA SERA