Letture di venerdì 10 marzo 2017

LETTURE DI VENERDÌ

10 marzo 2017

I Settimana di Quaresima

“…va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. …”

SANTA MARIA DEI MIRACOLI D’ANDRIA

Provincia di Barletta-Andria-Trani – 10 marzo 1576 – Il Santuario si trova ad Andria una provincia italiana della Puglia settentrionale, il cui capoluogo è congiunto fra le città di Barletta, Andria e Trani, unico caso in Italia. Qui si conserva un’icona bizantina della Vergine con il Bambino ritenuta miracolosa. La storia e la video-storia.

Santa Madre Eugenia di Gesù
S. Giovanni Ogilvie
Ven. Rachelina Ambrosini

Rachelina2Studentessa e scrittrice (1925-1941) 10 marzo – Rachelina morta in odore di santità a soli 16 anni, riceve spesso l’apparizione della Madonna e di Sant’Antonio, che le preannunzierà la data della sua morte. Molte sono le testimonianze di persone che hanno che hanno beneficiato della sua intercessione verso l’Altissimo. La storia e la video-storia.

Salvami, o Signore, da tutte le mie angosce. Vedi la mia miseria e la mia pena, e perdona tutti i miei peccati.

PREGHIERA DEL MATTINO

Concedi, Signore, alla Tua Chiesa di prepararsi interiormente alla celebrazione della Pasqua, perché il comune impegno nella mortificazione corporale porti a tutti noi un vero rinnovamento dello spirito. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Ez 18, 21-28 – Dal libro del profeta Ezechiele.

Così dice il Signore Dio: «Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli Ezechielevivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio – oracolo del Signore – o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l’empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà. Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.129

RIT: Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?

pregare (2)Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica. RIT

Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi ti può resistere? Ma con te è il perdono: così avremo il tuo timore. RIT

Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola. L’anima mia è rivolta al Signore più che le sentinelle all’aurora. RIT

Più che le sentinelle all’aurora, Israele attenda il Signore, perché con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. RIT

CANTO AL VANGELO

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore, e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Mt 5, 20-26 – Dal Vangelo secondo Matteo

litigareIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Oltre i limiti della legge…

«Avete inteso…, ma io vi dico…». Gesù si propone come una sconvolgente novità. Egli non viene ad abolire la legge, ma a darne compimento. Sicuramente non possiamo prendere a modello la «giustizia» farisàica, che si fonda sulla scrupolosa osservanza della legge nei suoi aspetti formali ed esteriori, ma non ne percepisce e pratica lo spirito. Gesù stimmatizza i loro comportamenti e arriverà a definirli sepolcri imbiancati. La vera religiosità è animata dalla fede e dall’amore ed è tutta pace cuore coppiaorientata alla gloria di Dio e all’assidua ricerca della sua santissima volontà. Gli stessi comandamenti di Dio possono essere deformati, sminuendo il loro vero significato e le implicazione morali che ne derivano. Si può uccidere il prossimo anche senza privarlo della vita fisica e perciò anche soltanto l’insulto deve essere ritenuto lesivo del precetto dell’amore e meritevole di condanna. Questo tipo di mancanza, assai frequente, se non adeguatamente riparato, rischia di invalidare anche i momenti migliori della nostra esperienza religiosa. Per cui se stiamo andando a portare la nostra offerta al Signore e la coscienza ci rimprovera un comportamento scorretto nei confronti del nostro prossimo o un risentimento da parte di qualche nostro fratello, nei nostri confronti, dobbiamo prima cercare la riconciliazione e poi tornare a portare il nostro dono.

AMICIZIAL’esempio che Gesù ci riferisce è facilmente applicabile alla partecipazione alle nostre liturgie ed in particolare a quella eucaristica. Talvolta non è sufficiente il rapido esame di coscienza che il celebrante c’invita a fare prima della celebrazione, per scoprire la nostra vera situazione nei confronti di Dio e del nostro prossimo. Non è sufficiente neanche lo scambio del segno della pace prima di accedere alla mensa eucaristica. Bisognerebbe ristabilire prima la pace piena e poi venire veramente liberi a godere della piena comunione con il Signore. Soltanto così siamo capaci di comprendere e vivere la vera giustizia, ciò che è giusto non secondo l’umana accezione, ma secondo il volere divino. Questo è il culto che dobbiamo a Dio, questo è il candore che deve adornare la nostra anima prima di entrare nel banchetto di Dio. C’è da temere che siano ancora molti i profanatori del tempio perché incapaci di perdono e di riconciliazione. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

amicizia1PREGHIERA DELLA SERA

O Dio, non c’è cosa che Ti stia a cuore più della vita, della dignità e della reputazione dell’uomo, tanto che perdoni volentieri al malvagio che si pente e lo fai rivivere; concedi a tutti noi la grazia di amarci e di rimanere uniti a Te nell’osservanza della Tua Parola. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.