Letture di domenica 26 febbraio 2017

LETTURE DI DOMENICA

26 febbraio 2017

VIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)

“…Non potete servire Dio e la ricchezza. …”

MADONNA DEI RIMEDI DI PALERMO

26 febbraio 1950 – Nel 1064, la Madonna apparve consigliando di accendere un fuoco per sconfiggere un terribile morbo suscitato da ragni velenosi. Il 26 febbraio 1950 il Cardinale Ruffini grande devoto mariano dona al tempio il più grande tesoro, il simulacro della Madonna. La storia e due preghiere.

san Porfirio1San Porfirio di Gaza

vescovo (353-421) 26 febbraio – All’età di venticinque anni decide di abbandonare il mondo per  diventare  asceta, finchè una paralisi improvvisa lo obbliga a tornare a Gerusalemme, ma la grazia divina gli mostra ben altra strada…

Il Signore è mio sostegno, mi ha liberato e mi ha portato al largo, è stato lui la mia salvezza perché mi vuole bene.

PREGHIERA DEL MATTINO

Concedi, Signore, che il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la Tua volontà nella giustizia e nella pace, e la Tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al Tuo servizio. Per Cristo nostro Signore. Amen

abbraccio (3)

PRIMA LETTURA

Is 49,14-15 – Dal libro del profeta Isaìa

Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.61

abbraccio (2)RIT: Solo in Dio riposa l’anima mia.

Solo in Dio riposa l’anima mia: da lui la mia salvezza. Lui solo è mia roccia e mia salvezza, mia difesa: mai potrò vacillare. RIT

Solo in Dio riposa l’anima mia: da lui la mia speranza. Lui solo è mia roccia e mia salvezza, mia difesa: non potrò vacillare. RIT

In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio. Confida in lui, o popolo, in ogni tempo; davanti a lui aprite il vostro cuore. RIT

SECONDA LETTURA

1Cor 4,1-5 – Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corìnzi

abbraccio6 (2)

Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede agli amministratori è che ognuno risulti fedele.
A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

La parola di Dio è viva ed efficace, discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Alleluia.

VANGELO

Mt 6,24-34 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

su http://www.sacrocuore-bologna.it/it/audio.php  (DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Io non ti dimenticherò mai!

Dio è amore! Non possono mancare in Lui quelle intensissime e divine tenerezze che noi attribuiamo di preferenza alle nostre buone mamme. “Si dimentica forse una trinità1donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai”. Non è soltanto una splendida dichiarazione di amore: tutta la storia della salvezza è la conferma di questo amore viscerale di Dio per le sue creature. Egli è il Dio fedele lento all’ira e grande nell’amore. Egli perdona, Egli è la mia misericordia, dice un salmista! Egli attende con impazienza il figlio che si è perduto; non vede l’ora di dargli il suo abbraccio e riaverlo come figlio. Egli manda i suoi a compiere e perpetuare la sua missione nel mondo. Sono i suoi servi e i suoi amministratori dai quali esige assoluta fedeltà perché Egli per primo è fedele. Egli è per tutti il Dio provvido. Con l’esistenza ci ha dato nel nostro meraviglioso abitat anche tutto il necessario per vivere senza troppi affanni il tempo e prepararci all’eternità. Nella preghiera che Egli ci ha insegnato ci invita a chiedere il pane quotidiano, che per noi non significa soltanto il necessario al nostro corpo, ma anche quanto ci nutre nell’anima; la sua Parola e il Pane di vita. Per questo ci insegna ad essere sapienti, saper discernere cioè i veri valori: quelli del tempo e quelli dell’eternità. Ci dice: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perchè il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.” Ci siamo costruito le nostre umane sicurezze e abbiamo spento in noi la fede nella divina Provvidenza. Sono nate le ingordigie, gli affanni, le inquietudini e tutto ciò che scaturisce da questo. Dobbiamo riscoprire e tornare a vivere nella fede in Dio e immergerci ancora nel suo amore per acquietare i nostri animi e sopire i nostri appetiti smodati. Dio ci illumini!(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

trinità

PREGHIERA DELLA SERA

Stendi la Tua mano, o Padre, sull’umanità affaticata e oppressa; concedi a noi una fede ricca di memoria e audace nella testimonianza profetica del Tuo regno. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen