LETTURE DI MARTEDÌ
22 novembre 2016
SANTA CECILIA
“…quale sarà il segno, …?». […] vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. …”
MADRE DI DIO PRONTA AD ASCOLTARE
Icon of the Mother of God “Quick to Hear”
22 novembre – Il monastero di Dochiariou è uno dei venti monasteri della Chiesa ortodossa oggi esistenti nella penisola del Monte Athos, in Grecia. È dedicato agli arcangeli Michele e Gabriele. Nella chiesa è custodita l’icona della della Madre di Dio pronta ad ascoltare.
San Pietro Esqueda Ramirez
Sacerdote e martire (1887-1927) 22 novembre – “Non trascurare il catechismo per nessun motivo”: consiglio normale in bocca ad un prete; che assume però valore di testamento, se si considera che viene pronunciato pochi minuti prima dell’esecuzione, alla quale il prete viene condotto in mezzo a botte, spintoni ed insulti.
Questa è una martire della fede,che sparse per Cristo il suo sangue; non temette le minacce dei giudici e raggiunse il regno del cielo
PREGHIERA DEL MATTINO
Ascolta, Signore, la nostra preghiera e per intercessione di santa Cecilia, vergine e martire, rendici degni di cantare le Tue lodi. Amen
PRIMA LETTURA
Ap 14, 14-19 – Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo.
Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura». Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 95
RIT: Vieni, Signore, a giudicare la terra.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 5-11 – Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
La mietitura del Signore
Siamo ormai abituati a notizie catastrofiche. […] Si avvicina il giudizio di Dio. Il Figlio dell’uomo ha un a corona d’oro e in mano una falce ben affilata. Gli esecutori della sua giustizia sono quattro angeli con altrettante falci, ognuno con compiti particolari ben precisi di distruzione. Non dovremmo ascoltare con la stessa leggerezza l’annunzio di un giudizio che si prospetta così severo. I giudicati sono io, siamo tutti noi. Si parla di spada affilata che viene a purificare il mondo, di rumori di guerre, di distruzioni e di sofferenze, perfino di falsi profeti che nella confusione aggiungono ancora angoli di oscurità. Suonerebbe quasi ironica la frase di Gesù: Non lasciatevi incantare da questi falsi profeti. State tranquilli. E’ invece un avvertimento saggio, e rassicurante, fondato non tanto sulla nostra bravura o sul nostro coraggio quanto sulla sua parola di verità, che può salvare anche in mezzo alle più catastrofiche distruzioni. Da noi si attende fiducia e rettitudine nella vita civile e in quella di fede. La scrittura ci dà un avvertimento: se non vogliamo essere giudicati da Dio, giudichiamoci da noi stessi con umiltà e sincerità. Egli accoglierà il nostro pentimento. (Omelia dei Monaci Benedettini Silvestrini su lachiesa.it)
PREGHIERA DELLA SERA
O Signore, noi viviamo in un tempo intermedio che prepara la Tua venuta, insegnaci a tenerci pronti e ravviva la nostra fede. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, che nella Tua potenza hai creato ogni cosa e nella Tua provvidenza la conduci a compimento, accogli la nostra preghiera e aiutaci a trovare nella Tua volontà la nostra pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.