Letture di giovedì 17 novembre 2016

SANTA ELISABETTA D'UNGHERIALETTURE DI GIOVEDÌ

17 novembre 2016

S. ELISABETTA D’UNGHERIA

“…verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; …”

basilica-di-santa-maria-danzica1LA CORONA DI DANZICA

Riconsacrazione 17 novembre 1955 – Danzica, già famosa per esservi il palazzo di Re Artù, ospita anche La Cattedrale di Santa Maria spesso chiamata la “Corona di Danzica”, ovvero il più grande tempio d’Europa costruito in mattoni. Le sue potenti mura e le sue torri si alzano in alto sopra l’orizzonte dominando città e dintorni.

Sant’Ugo di Lincolnsantugo-di-lincoln5

Vescovo (ca 1140-1200) 17 novembre – Suo padre soldato, sua madre morì che aveva solo otto anni, a 15 prende i voti per poi divenire certosino. Si dice che avesse il dono come s. Francesco di parlare con gli animali. La sua fama di santità era tale , che percorrevano grandi distanze, anche i re per poter avere un suo consiglio.

Dice il Signore: «Io ho progetti di pace e non di sventura; voi mi invocherete e io vi esaudirò, e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi».

PREGHIERA DEL MATTINO

Il Tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel Tuo servizio, perché solo nella dedizione a Te, fonte di ogni bene, possiamo avere la felicità piena e duratura. Amen

PRIMA LETTURA

Ap 5, 1-10 – Dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni apostolo.

apocalisse sigilliIo, Giovanni, vidi nella mano destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?». Ma
nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra, era in grado di aprire il libro e di guardarlo. Io piangevo molto, perché non fu trovato nessuno degno di aprire il libro e di guardarlo. Uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli». Poi vidi, in mezzo al trono, circondato dai quattro esseri viventi e dagli anziani, un Agnello, in piedi, come immolato; aveva sette corna e sette occhi, i quali sono i sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi, e cantavano un canto nuovo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue, uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e hai fatto di loro, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terra».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 149angelo che canta

RIT: Hai fatto di noi, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti.

Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell’assemblea dei fedeli. Gioisca Israele nel suo creatore, esultino nel loro re i figli di Sion. RIT

Lodino il suo nome con danze, con tamburelli e cetre gli cantino inni. Il Signore ama il suo popolo, incorona i poveri di vittoria. RIT

Esultino i fedeli nella gloria, facciano festa sui loro giacigli. Le lodi di Dio sulla loro bocca: questo è un onore per tutti i suoi fedeli. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.

Alleluia.

VANGELO

Lc 19, 41-44 – Dal Vangelo secondo Luca

Gerusalemme-sotto-assedio-israelianoIn quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Il lamento di Cristo.

Alcune opere degli uomini sono espressamente volute da Dio stesso. Allora il cielo diventa pienamente partecipe dei significati che quelle realtà annettono. Gerusalemme, con il suo maestoso tempio, era considerata la città di Dio, il luogo dove egli aveva fissato la sua dimora. Gli abitanti di quella città godevano di un grande privilegio e avrebbero dovuto con il loro comportamento rendere un culto particolare al Signore. Avrebbero dovuto testimoniare quella alleanza che Dio aveva stipulato con il suo popolo. Invece Gesù è testimone di un vero sfacelo religioso e morale che stava raggiungendo il suo culmine con il rifiuto e la condanna dello stesso Cristo, non riconosciuto come l’Inviato del Padre, il Messia. Gesù e il tempio di Gerusalemme

[…] Sono chiare le motivazioni che Gesù scandisce: non hanno compreso la via della pace e non hanno riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata. Ora quel rimprovero, motivo di pianto per Cristo, è rivolto a tutta l’umanità, a ciascuno di noi e alla sua Chiesa. Dopo secoli ancora non abbiamo compreso la via della pace nonostante la redenzione; non abbiamo compreso appieno il tempo e i tempi in cui siamo visitati da Dio e dal suo Unigenito. Ci sono ancora i motivi di pianto per Cristo, è ancora accorato il suo lamento. «Se tu conoscessi il dono di Dio…», credo siano queste le parole che Cristo ci sta rivolgendo. Attende la tua e la mia risposta.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

cuore feritoPREGHIERA DELLA SERA

O Dio che ci hai inviato il Tuo Spirito, fuoco ardente di carità, riscalda il nostro cuore perché non si chiuda agli impulsi della Tua grazia, ma viva sempre nell’ascolto e nella testimonianza dei Tuoi insegnamenti. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.