Letture di sabato 22 ottobre 2016

albero di ficoLETTURE DI SABATO

22 ottobre 2016

XXIX Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

“… se non vi convertite, perirete…”

SANTA MARIA DI CAPO D’ORLANDOsanta maria di capo d'orlando

22 ottobre 1598 – La notte del 22 ottobre 1598, sul castello di Capo d’Orlando, i fratelli Raffa, guardiani, videro un pellegrino che si mise a suonare la buccina, strumento che serviva a dare l’allarme durante le incursioni dei pirati… La storia e la nascita del santuario con un video.

Beato Matteo di Agrigento

Beato Papa Giovanni Paolo IIS. PADRE GIOVANNI PAOLO II

PAPA (1920-2005) 22 ottobre – Beatificato il 1 maggio 2011, dopo sei anni dalla sua morte (2 aprile 2005), La festa coincide con l’inizio del suo ministero  quindi il 22 ottobre 1978, sei giorni dopo la sua elezione a Papa avvenuta il 16 ottobre. È stato proclamato santo da Papa Francesco il 27 aprile 2014 festa della Divina Misericordia insieme a Giovanni XXIII.  In “Briciole di luce” la storia, i video.

Il Signore lo ha scelto come sommo sacerdote,gli ha aperto i suoi tesori,lo ha colmato di ogni benedizione.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, ricco di misericordia, che hai chiamato il beato Giovanni Paolo II, papa, a guidare l’intera Tua Chiesa, concedi a noi, forti del suo insegnamento, di aprire con fiducia i nostri cuori alla grazia salvifica di Cristo, unico Redentore dell’uomo. Amen

PRIMA LETTURA

Ef 4, 7-16 – Dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesìni.

RISURREZIONEFratelli, a ciascuno di noi, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto: «Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini». Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo. Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all’errore. Al contrario, agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo. Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella carità.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 121

RIT: Andremo con gioia alla casa del Signore.

chiesa di San Silvestro Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme! RIT

Gerusalemme è costruita come città unita e compatta. È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore. RIT

Secondo la legge d’Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Io non godo della morte del malvagio, dice il Signore, ma che si converta dalla sua malvagità e viva.

Alleluia.

VANGELO

Lc 13, 1-9 – Dal Vangelo secondo Luca

albero di ficoIn quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai“».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Come leggere la storia.

albero1 (2)Abbiamo ascoltato dal vangelo di ieri il rimprovero di Gesù per non essere capaci di leggere i segni dei tempi con la luce della fede. Oggi lo stesso Signore ci invita a riflettere sugli episodi di cronaca, accaduti in quei giorni, ma che sostanzialmente continuamente accadono nella storia degli uomini. Era ferma convinzione dei credenti di allora che ogni disgrazia derivasse da un castigo divino in seguito a peccati commessi. Gesù viene a correggere tale concetto: egli afferma che le vittime di quei disastri e di tutti quelli che sono accaduti o possono accadere, non sono periti per un castigo divino, sicuramente però dovevano essere letti come monito ad una vera conversione e un appello a cambiare vita, memori della fragilità dell’uomo. Come ci appare evidente questo insegnamento in questi giorni! La parabola del fico sterile viene proclamata a conferma di quanto Gesù ci ha già detto: se non ascoltiamo con la dovuta sollecitudine gli appelli divini, se non facciamo seguire a questi la nostra sincera conversione per rendere fruttuosa la vita, rischiamo di essere poi respinti dal Signore. Anche questa triste eventualità scaturisce più da una autocondanna che da un castigo. Ecco allora quella speranza di Dio in noi… che produca… altrimenti, se no, lo taglierai… (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERAcuore saldo

Accogli, o Padre, la nostra preghiera: la Tua grande misericordia converta i nostri cuori perché, liberi da ogni male, possiamo godere della vita del Tuo Figlio Gesù Cristo. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.