LETTURE DI MERCOLEDÌ
12 ottobre 2016
XXVIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
“…«Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!». ”
NOSTRA SIGNORA DEL PILAR
12 ottobre – Il più antico santuario di Spagna e probabilmente di tutta la cristianità è il santuario di Nostra Signora del Pilar a Saragozza, in quanto nel 40 d.C. ancora vivente la Madre di Cristo pose il suo piede sulla famosa colonna. Famoso il miracolo che rese la gamba amputata ad un giovane più di 5 anni prima. In “articoli vari” la storia e la video-storia.
San Edwin
Re martire (584-633) 12 ottobre – Edwin fu un re giusto e capace, giunto alla fede cristiana solo dopo una lunga riflessione, e totalmente impegnato, per quello che era in suo potere, senza mai ricorrere alla forza per convertire i suoi sudditi.
Se consideri le nostre colpe, Signore, chi potrà resistere? Ma presso di te è il perdono, o Dio di Israele.
PREGHIERA DEL MATTINO
Ci preceda e ci accompagni sempre la Tua grazia, Signore, perché, sorretti dal Tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per Cristo nostro Signore. Amen
PREGHIERA DEL MATTINO
PRIMA LETTURA
Gal 5, 18-25 – Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.
Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 1
RIT: Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. RIT
È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. RIT
Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Lc 11, 42-46 – Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Ascoltiamo oggi con umiltà le parole amare e severe che Cristo rivolge ai farisei e ai dottori della legge. Oggi queste parole vengono rivolte a noi. Vediamo quanta verità vi sia anche per noi? Pagare la decima significava riconoscere le proprie dipendenze nei confronti di colui a cui la si pagava, in questo caso a Dio. E Dio oggi ci dice: “Non ho bisogno dei vostri beni, perché tutto appartiene a me. Non smetto invece di richiamarvi alla giustizia e all’amore”. Nelle nostre società che posto spetta alla giustizia e all’amore? La morte interiore è molto più temibile della morte fisica, perché la morte spirituale ha conseguenze eterne. È spaventoso essere dei “sepolcri” già da vivi, perché allora bisogna cambiare ancora molto, mentre l’uomo persiste volentieri in quanto in lui è negativo. Come uscire da questa situazione? Ritornare a vivere è rispondere alla chiamata di Cristo. È molto facile essere giudici degli altri. È facile far rimarcare agli altri i loro errori e le loro mancanze. Invece, quando si tratta di noi stessi, ci risparmiamo: troviamo per noi delle regole più elastiche, con numerose scappatoie e riserve per giustificare il nostro comportamento. Cristo ha detto che siamo tutti uguali di fronte a Dio. Bisogna imparare a misurare sia noi sia gli altri con le stesse regole: quelle di Cristo. (Tratto da LaChiesa.it)
PREGHIERA DELLA SERA
O Dio,Tu solo basti: nella Tua misteriosa benevolenza, hai voluto creare il cuore umano capace del divino. Desiderosi di ricevere la vita che viene da Te, come Teresa d’Avila anche noi ci mettiamo alla scuola di Gesù, nostro maestro e salvatore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.