Santuario di Marija Bistrica

SANTUARIO DI MARIJA BISTRICA

Domenica che precede la festa di S. Margherita (13.7)

Marija Bistrica3La Regina del popolo croato è la Madonna Nera custodita nel più importante santuario croato; era stata nascosta e riscoperta grazie ad una luce soprannaturale nel 1588. Il fenomeno si ripropose il 15 luglio 1684.

Il popolo croato, infatti, venera e ama la Madonna in modo del tutto speciale e fra tutti i santuari mariani quello di Marija Bistrica è ormai il più importante di tutta la Croazia e accoglie ogni anno oltre mezzo milione di Pellegrini.

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La storia della Madonna di Bistrica inizia sul Vinski Vrh, dove una volta c’era la statua miracolosa della Madonna Nera, da cui il santuario è famoso ancor’oggi. La statua risale al Quattrocento, è l’opera di un autore sconosciuto dal popolo, e all’inizio fu celebrato nella cappella di legno sul Vinski Vrh fino al 1545. Siccome la cappella fu indifesa, proprio in prossimità dell’area delle conquiste dei Turchi (il 4 maggio 1545 sconfissero l’esercito del bano Nikola Zrinski vicino a Konjščina), il parroco seppellì di nascosto la statua, già allora famosa come miracolosa, al di sotto del coro della chiesa parrocchiale. Presto il parroco morì e portò con sé il segreto dove seppellì la statua della Beata Vergine Maria. La statua fu scoperta solo nel 1588: la miracolosa luce che sorgeva sotto il coro spinse i fedeli a scavare in quell’area e a trovare la statua di Maria completamente conservata. Il parroco Antun Plavašić (1574 – 1590) installò la miracolosa statua sull’altare, dove iniziarono a celebrarla con particolare devozione.

Nella prima metà del Settecento la parrocchia e la casa parrocchiale vengono costruiti e perfezionati continuamente, il che testimonia il potere finanziario della parrocchia. Questo fu possibile grazie alle visite dei pellegrini. L’aspetto odierno della basilica risale all’Ottocento.

Marija BistricaNel 1880 scoppiò l’incendio che completamente distrusse l’interno della chiesa. Solo l’altare principale con la famosa statua non fu rovinato. Durante il rinnovamento la statua fu custodita dalle suore di misericordia. Il nuovo altare in marmo, un altro regalo dell’Assemblea croata, fu consacrato da cardinale Mihalović nel 1883. In quell’occasione papa Leone XIII regalò il piedistallo dorato per la statua miracolosa.

Nel 1935 papa Pio XI assegnò a Marija Bistrica il titolo di basilica (basilica minor), e con il permesso del Capitolo dei Canonici della basilica di San Pietro a Roma in occasione del 250. anniversario del ritrovo della statua, Marija fu incoronata con una corona simile all’antica corona croata. Papa Paolo VI regalò a Marija Bistrica un calice d’oro e il santuario fu ufficialmente nominato “Il santuario nazionale croato della Madonna di Marija BistricaRegina dei Croati“.

Brevi cenni storici

Marija Bistrica

Fu grazie ad un Imperatore, un Papa e un Arcivescovo, ferventi devoti di Maria, che il culto mariano in Croazia si diffuse fin dal VII secolo. I missionari, venuti da Roma, non trovarono perciò difficoltà di sorta, seguendo i consigli del Pontefice nel loro lavoro apostolico: portare a Gesù per mezzo di Maria.

Intorno al 1300 la pressione musulmana si fece sentire assai forte; gli eserciti turchi risalirono la Penisola balcanica, investendo e conquistando uno dopo l’altro i vari Stati della Regione e puntando sull’Impero tedesco. La Serbia preferì scendere a patti; la Bosnia, conquistata nel 1463, restò con brevi intervalli in mano ai Turchi fino al 1878, ma la Croazia rimase un ostacolo insormontabile. L’attaccamento alla fede cattolica e alla sede di Roma, e in particolare al culto mariano, molto profondo e radicato nel popolo, contribuì in modo determinante all’esito della lotta contro gli invasori.

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Alla fine della Prima Guerra Mondiale, con il crollo della monarchia asburgica, nacque il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni [comprendente anche la Bosnia-Erzegovina], che nel 1929 prese il nome di Jugoslavia. Dopo l’occupazione da parte delle truppe tedesche, ungheresi e italiane, verificatasi durante la Seconda Guerra Mondiale, il popolo croato dovette subire un nuovo lungo periodo di persecuzioni: quelle del dominio comunista. Come in passato, la sua reazione fu di stringersi attorno al Clero, alle sue tradizioni e ai suoi Santuari.

In seguito, verso la fine degli anni Sessanta, prese l’avvio una fase di distensione che portò al ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Jugoslavia e il Vaticano. Un significato particolare ebbe, nel 1976, il cosiddetto “Giubileo croato”: la celebrazione congiunta dei mille anni del Santuario mariano della Madonna dell’isola di Solin, considerato il più antico della Nazione, e, insieme, dei mille e trecento anni dell’evangelizzazione del popolo croato. I centri principali di questo Giubileo furono due Santuari: quello di Solin, edificato dalla regina Jelena e ricostruito nel secolo scorso, e il Santuario nazionale di “Marija Bistrica”.

Beato Alojzije Stepinac1

L’Arcivescovo Stepinac iniziò la pratica dei Pellegrinaggi annuali al Santuario di Marija Bistrica fino a quando furono proibiti nel 1946 dal Governo comunista. Il Cardinale Luigi Stepinac (1898-1960), l’eroico Arcivescovo metropolita di Zagabria, riabilitato dal Parlamento della Croazia indipendente in data 14 febbraio 1992, prima di essere incarcerato (11 ottobre 1946) si recava ogni anno a piedi al Santuario, guidandovi un Pellegrinaggio della città di Zagabria e pronunciandovi commoventi omelie. È rimasto famoso il suo discorso che tenne nel Pellegrinaggio votivo del 1935, quando, rivolgendosi alla Madonna, disse: “Ti promettiamo che rimarremo fedeli a te e tuoi sinceri ammiratori. Fedeli finché si sentono i mormorii dei nostri ruscelli, finché rumoreggiano i nostri fiumi, finché spumeggia il nostro mare; fedeli finché saranno verdi i nostri prati, finché saranno dorati i nostri campi, finché vi sarà l’ombra dei nostri boschi, finché si sentirà il profumo dei fiori della nostra Patria“.

Tali parole profetiche si sono avverate alla lettera per lui e per tutto il popolo croato, che è restato fedele alla propria fede cristiana e all’amore ardente e fiducioso alla Madre di Dio, sia sotto il regime comunista sia durante la recente guerra civile jugoslava. In uno scenario da sogno, sul pendio antistante il Santuario di Marija Bistrica, sabato 3 ottobre 1998 si è radunata una folla di mezzo milione di Croati per assistere alla Beatificazione del loro intrepido Arcivescovo.

Alojzije Stepinac

Alojzije Stepinac

Il Beato Alojzije Stepinac – disse in quell’occasione Giovanni Paolo IInon ha versato il sangue nel senso stretto della parola. La sua morte è stata causata dalle lunghe sofferenze subite: gli ultimi 15 anni della sua vita furono un continuo susseguirsi di vessazioni, in mezzo alle quali egli espose con coraggio la propria vita per testimoniare il Vangelo e l’unità della Chiesa“.

Oggi la sua tomba a Zagabria è meta di continui Pellegrinaggi. Il seme caduto nella terra ha dato molto frutto.

 

Fonti:http://www.tzkzz.hr/it/meta/il-turismo-religioso/il-santuario-nazionale-della-madonna-di-bistrica,42.html;  http://www.mariadinazareth.it/Europa%20Cristiana/Luoghi%20di%20culto/Santuario%20Marija%20Bistrica.htm