Santi Coniugi Martin

SANTI CONIUGI MARTIN

Genitori di S. Teresa di Gesù Bambino

Luigi (1823 – 1894) 29 luglio – Zelia (1831 – 1877) 28 agosto

coniugi_santi_martinLouis Martin e Marie-Azélie, inizialmente orientati alla consacrazione religiosa, s’incontrarono e da allora non si separarono più. Dal loro matrimonio, nacquero nove figli, ma solo cinque femmine sopravvissero, tra queste suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, Dottore della Chiesa dal 1997.

«Il Buon Dio mi ha dato un padre e una madre più degni del Cielo che della terra», scriveva santa Teresina in una lettera del 26 luglio 1897. Louis Martin e Zélie Guérin (beatificati il 19 ottobre 2008 a Lisieux) sono stati genitori secondo il Cuore di Dio.

Ambedue avrebbero desiderato consacrarsi al Signore. Lui, a 22 anni, aveva deciso di consacrarsi a Dio nell’ospizio del Gran San Bernardo, ma l’ostacolo insormontabile era lo studio del latino, ed era diventato così un espertissimo orologiaio, anche se i suoi pensieri continuavano ad abitare il cielo ed il suo cuore restava costantemente orientato a Dio. Lei pensava proprio di poter diventare una brava Figlia della Carità, ma la Superiora di Alençon, senza mezzi termini, le aveva detto che quella non era sicuramente la volontà di Dio. Aveva così iniziato a fare la merlettaia, diventando abilissima nel raffinato “punto di Alençon”, anche se il suo capolavoro continuava ad essere il suo silenzioso intreccio di preghiera e carità.

Luigi e Zelia martinUn giorno Zélie, passando sul ponte Saint Leonard di Alençon, incrociò un giovane uomo la cui nobile fisionomia, l’andatura riservata, l’atteggiamento pieno di dignità, la impressionarono. Nello stesso tempo, una voce interiore le mormorò in segreto: «È quest’uomo che ho preparato per te».

A mezzanotte del 13 luglio 1858 si sposarono nella chiesa di Notre Dame in Alençon. A motivo della loro profonda religiosità e dell’amore per Dio, decisero insieme di non consumare il matrimonio. Tuttavia, con l’aiuto di un padre spirituale, i due sposi maturarono un diverso atteggiamento: la verginità venne integrata in un giusto orientamento del sacramento del matrimonio, che ha per suo specifico fine la procreazione. Nasceranno nove figli, ma solo cinque di essi raggiungono l’età adulta.

Perché Luigi e Maria conoscono le sofferenze e i lutti delle altre famiglie, soprattutto a quel tempo: la morte, in tenerissima età, di tre figli, tra cui i due maschi; l’improvvisa morte di Maria Elena a neppure sei anni; la grave malattia di Teresa, il tifo di Maria e il carattere difficile di Leonia. Tutto accettato con una grande fede e con la consapevolezza ogni volta di aver “allevato un figlio per il cielo”.

Luigi-e-Zelia-_-martinScriverà Zélie nella lettera del 4 marzo 1877: «[…] quando abbiamo avuto i nostri figlioli, le nostre idee sono un po’ cambiate: non vivevamo più che per loro, questi erano la nostra felicità e non l’abbiamo mai trovata se non in loro. Insomma, tutto ci riusciva facilissimo, il mondo non ci era di peso».

Dio, nel focolare dei Martin, sarà sempre «il primo servito». Il carteggio di Zélie è una vera e propria cronaca familiare, dove si evince che la Santa Messa e la preghiera erano la fonte della loro esistenza. Zélie era una mamma tenerissima; scrisse nella lettera datata 4 aprile 1868: «è un lavoro così dolce occuparsi dei propri bambini!», così i figli sentivano che erano stati desiderati e che i genitori vivevano per loro: far piacere a Cristo e far piacere ai genitori divenne per essi un tutt’uno.

Tratto caratteristico della grande fede dei Martin era il pieno abbandono alla Divina Provvidenza, ecco che, nonostante lo straziante dolore per la perdita di ben quattro figli, essi non caddero nella disperazione. Scriveva, ad una cognata reduce da un aborto spontaneo:

«Che il buon Dio vi accordi la rassegnazione alla sua santa volontà. Il vostro caro piccolo bambino è presso di Lui; vi vede, vi ama, e voi lo ritroverete un giorno. È una grande consolazione che io ho provato e che provo ancora.

SANTI CONIUGI MARTIN1Quando ho chiuso gli occhi ai miei cari piccoli bambini e li ho seppelliti, ho provato un grande dolore, a cui mi sono tuttavia rassegnata. […] Molti mi dicevano:Sarebbe stato meglio non averli mai avuti”. Non potevo sopportare questo linguaggio. Non trovavo affatto che le pene e le preoccupazioni potessero essere messi sulla bilancia con la felicità eterna dei miei figli. Inoltre, essi non erano perduti per sempre, la vita è corta e piena di miserie, li si troverà lassù» (17 ottobre 1871).

Louis fu per Zélie un eccezionale sostegno. «Cara Amica – le scriveva l’8 ottobre 1863, in occasione di un viaggio d’affari a Parigi – non potrò arrivare ad Alençon che lunedì; il tempo mi sembra lungo e non vedo l’ora di essere vicino a te». Era sempre attento a non vederla troppo affaticata e le raccomandava la calma e la moderazione nel lavoro. Quando rimase vedovo a 54 anni, a causa di un cancro al seno di Zélie, dopo 19 di matrimonio, si consacrò interamente alla felicità delle figlie, felicità per l’eternità, non per l’effimero inglobato nell’attimo fuggente.

famiglia martinConfessione frequente, adorazioni notturne, attività parrocchiali, esami di coscienza sulle ginocchia della mamma e il catechismo imparato in braccio al papà fecero sì che le figlie si ponessero al servizio della Chiesa. Louis morirà a 71 anni dopo un umiliante declino, causato dall’arteriosclerosi e da una progressiva paralisi, avendo prima, comunque, la gioia di donare tutte le cinque figlie al Signore: quattro nel Carmelo di Lisieux e una fra le Visitandine di Caen.

Louis pretendeva l’ordine e la pulizia in tutto e si mostrava dispiaciuto quando, per distrazione o negligenza, si sprecava, si perdevano le cose, si deteriorava qualcosa… Testimonierà la figlia, suor Geneviève: «Noi non avevamo che una domestica, ma era lui che faceva il lavoro grosso». Giocava con le figlie, le portava in pellegrinaggio, in vacanza e organizzava viaggi insieme a loro… ma al primo posto c’era sempre la Trinità, con i suoi diritti: le ragazze Martin vissero in una famiglia dove era stata innalzata la vittoriosa Croce di Cristo.

Santa Teresina confesserà: “Pensando a papà penso naturalmente al buon Dio”, sussurra, mentre alle consorelle confida: “Non avevo che da guardare mio papà per sapere come pregano i santi”.

luigi martin e famiglia

Il 26 marzo 1994 san Giovanni Paolo II ha proclamato le loro virtù eroiche. Sono stati poi beatificati il 19 ottobre 2008 a Lisieux, sotto il pontificato di papa Benedetto XVI, dopo che è stata riconosciuto come miracolo per loro intercessione il salvataggio della vita di Pietro Schilirò, un neonato di Monza con una grave malformazione ai polmoni che non lasciava speranza. A questo miracolo è seguito quello in favore di Carmen, una bambina di Valencia, fatto che ha aperto la strada alla loro canonizzazione.

Teresa scriverà: “Avevo soltanto buoni esempi intorno a me, naturalmente volevo seguirli”. Dichiarazione delle figlie al processo di beatificazione di Teresa: “La nostra mamma vigilava con grande attenzione sull’anima delle sue bambine e la più piccola mancanza non era lasciata senza rimprovero. Era un’educazione buona e affettuosa, ma oculata e accurata”.

Sono stati canonizzati il 18 ottobre 2015, da papa Francesco nel corso della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.

PREGHIERA PER L’INTERCESSIONE DEI CONIUGI MARTIN

SANTI CONIUGI MARTIN e santa teresina

Dio nostro Padre, io ti ringrazio di averci donato i Beati Coniugi Luigi Martin e Zelia Guérin, che, nell’unità e fedeltà del matrimonio, ci hanno offerto la testimonianza di una vita cristiana esemplare, compiendo i loro doveri quotidiani secondo lo spirito del Vangelo.

Allevando una numerosa famiglia, attraverso le prove, i lutti e le sofferenze, hanno manifestato la loro fiducia in te ed aderito generosamente alla tua volontà.

Signore, facci conoscere i tuoi disegni a loro riguardo, e accordami la grazia che ti chiedo (…), nella speranza che il padre e la madre di santa Teresa di Gesù Bambino possano un giorno essere proposti dalla Chiesa come modello alle famiglie del nostro tempo.

Amen

Fontihttp://www.santiebeati.it/dettaglio/91078http://www.therese-de-lisieux.catholique.fr/Priere-par-l-intercession-des-parents,427.html