MARIA SS DI GIBILMANNA

MARIA SS DI GIBILMANNA

Cefalù (PALERMO) – 5 aprile

Madonna_di_Gibilmanna_CefaluLa Pasqua del 5 aprile 1534 in una nave in balia delle onde si rifugia nei pressi di un borgo. Qui Maria SS appare ad un frate cappuccino dicendogli di prendere una statua che avevano a bordo e costruirgli un santuario.

La domenica di Pasqua del 5 aprile 1534 una nave che trasportava la statua della Madonna con bambino, si rifugiò da una tempesta nei pressi del borgo di Castello di Roccella. La leggenda narra che Maria apparve a un frate cappuccino che ha vissuto in Gibilmanna, dicendogli di andare a prendere la statua avvolta con una coperta di lana e costruire un santuario.

La statua venne caricata su un carro trainato da buoi, che lasciati in libertà, dopo giorni di viaggio si fermarono nel promontorio che sovrasta Cefalù, dove sorgerà l’attuale Santuario di Maria SS. di Gibilmanna.

Nel 1576 Padre Sebastiano durante la celebrazione della messa, nell’antica chiesetta, ebbe un’apparizione di Gesù, che lo invitò a dipingerlo così come lo vedeva. Padre Sebastiano, rimediando i colori dalle piante pestate presenti nel territorio dipinse un quadro, attualmente esposto nel Santuario. Padre Sebastiano Di Majo, già dei Minori Osservanti, fu il fondatore della comunità cappuccina del Santuario di Gibilmanna.

gibilmannaPresso il convento sembra abitasse l’eremita Giuliano de Placia da Misilmeri, la cui cella secondo una versione sarebbe stata nel tronco di un castagno. Il suo nome si legge sull’iscrizione del piedistallo (“Julianus de Placia de terra Musumeri fieri me fecit” su un lato e sull’altro “fu fatto in tempore di Presti Miceli Senaturo Chapelano”) di una venerata statua della Madonna, attribuita nell’Ottocento a Antonello Gagini.

Nel 1619 veniva eletto “guardiano” del convento padre Sigismondo da Pollina, coadiuvato dal fratello Germano Urbano (al secolo Ottaviano e Vincenzo Minneci), e fu decisa l’erezione di una nuova chiesa al posto dell’antica cappella benedettina, insufficiente a contenere i pellegrini. La chiesa fu completata nel 1623 e riaperta al culto nel 1625. Questa fu allargata verso ovest e dotata di una sacrestia e di una scalinata di accesso. La facciata era preceduta da un portico.

Nella nuova chiesa fu trasferita la venerata immagine della Madonna con Bambino, un affresco in stile bizantino dell’antica cappella benedettina, che fu distaccato e inserito nel muro della cappella della Madonna. Furono inoltre trasferiti la statua della Vergine e l’antico Crocefisso che secondo la leggenda aveva parlato a Padre Sebastiano. Per l’altare maggiore venne realizzato un nuovo dipinto raffigurante l’Assunta. La vecchia cappella fu quindi definitivamente abbattuta.

santuario gibilmannaIl portico che prevedeva la chiesa crollò e la facciata della chiesa fu rifatta in stile neogotico nel 1907. Il sagrato fu ornato nel 1927, al posto della precedente Croce in ferro, da un monumento dedicato a San Francesco.

Nel 1954 papa Pio XII dichiarò Maria Santissima di Gibilmanna patrona della diocesi e della città di Cefalù. Nel 1958 venne inaugurato nel convento il Seminario Serafico.

Ulteriori modifiche sono state apportate negli ultimi anni: la statua di San Francesco è stata trasportata nel lato destro del piazzale, i cortili interni sono stati ristrutturati, l’antica stalla trasformata in museo, mentre continuano i lavori per la creazione di una casa albergo per anziani, per l’allestimento dei laboratori di restauro e di un teatro ligneo.

GIBILMANNA (PA) – SANTUARIO – Casa di Esercizi Spirituali e incontri giovanili. – Museo – Biblioteca Convento dei Cappuccini – tel 0921-921835 Fax 921922 Convento (1535)

Fonti: http://www.fraticappuccinimessina.org/informa/informaview.asp?key=19; https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Gibilmanna#Il_convento_dei_Cappuccini

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