DON LUIGI STURZO

DON LUIGI STURZO

don Luigi_SturzoPresbitero e politico italiano nacque il 26 novembre 1871 a Caltagirone il 26 novembre 1871. Tutta l‘attività politica di Sturzo è fondata su una questione centrale: dare voce in politica ai cattolici.

Di origini nobili, ma fragile di costituzione non poté andare a scuola, quindi studiò in seminario dove venne poi ordinato sacerdote. Don Luigi Sturzo, allo scopo di mettere in contatto gli studenti delle diverse regioni d’Italia, fondò l’Associazione dei Giovani Ecclesiastici. Insegnante di filosofia, sociologia, diritto pubblico ecclesiastico, italiano e canto sacro.

Nel 1897 istituì a Caltagirone una Cassa Rurale dedicata a San Giacomo e una mutua cooperativa, che diede fastidio ai liberali conservatori e fondò anche il don luigi sturzogiornale di orientamento politico-sociale La croce di Costantino il 7 marzo dello stesso anno. Oltre ai consensi il giornale suscitò le ire dei massoni a causa del metodo rettilineo e coraggioso che usava Luigi Sturzo per ottenere i consensi, quindi il 20 settembre 1897 bruciarono una copia del giornale, nella piazza principale di Caltagirone. Il mantenimento dell’unità dei cattolici, voluta da papa Leone XIII, diventava sempre più arduo.

Tentò invano di introdurre nell’Opera una riflessione sui problemi dell’Italia Meridionale.  Luigi Sturzo nel 1900 fu visto tra i fondatori della Democrazia Cristiana Italiana, ma in realtà aveva pure rifiutato la tessera del partito. In seguito alla Ribellione dei Boxer in Cina, che volevano la cacciata degli stranieri dalla Cina, Sturzo presentò formale domanda al vescovo per partire missionario in quelle terre lontane, ma il vescovo, date le sue don-sturzoprecarie condizioni di salute, gli negò il suo consenso e Sturzo ubbidì. Verso i primi anni del Novecento Luigi Sturzo divenne il collaboratore del quotidiano cattolico Il Sole del Mezzogiorno e nel 1902 guidò i cattolici di Caltagirone alle elezioni amministrative.

Nel 1905 verrà nominato consigliere provinciale della Provincia di Catania. Nel 1912 divenne vicepresidente dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia. Nel 1915, essendo stato molto attivo nell’Azione Cattolica Italiana, divenne il Segretario generale della Giunta Centrale del movimento. Nel 1919 fondò il Partito Popolare Italiano (del quale divenne segretario politico fino al 1923) e il 18 gennaio 1919 si compie ciò che a molti è apparso l’evento politico più significativo dall’unità d’Italia: dall’albergo Santa Chiara di Roma, don Sturzo lancia “l’Appello ai Liberi e Forti”, carta istitutiva del Partito Popolare Italiano:

don-luigi-sturzo« A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnano nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà »

Nello stesso anno, infine esce a Roma Il Popolo Nuovo, organo settimanale del neonato partito. Mussolini, presentando Sturzo come un ostacolo alla soluzione della questione romana, fece in modo che Sturzo perdesse anche l’appoggio delle gerarchie vaticane. Alla fine di questa campagna il prete di Caltagirone il 10 luglio fu costretto a dimettersi dalla segreteria del partito. Si rifugiò così dal 1924 al 1940 prima a Londra, a Parigi e poi a New York. A Londra animò diversi gruppi politici di italiani fuoriusciti e di cattolici europei fondando il People and Freedom Group.

1952-Luigi-SturzoDopo il referendum tra monarchia e repubblica ritornò in Italia, nella casa generalizia delle Canossiane in Roma. Difese la libera iniziativa con l’argomento dell’economicità e della libertà. Pur riprendendo una vita politica attiva, non aderì formalmente alla Democrazia Cristiana. Nell’agosto 1947 l’Assemblea regionale siciliana lo elesse giudice dell’Alta Corte per la Regione siciliana.

Il 17 settembre 1952, fu nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Sturzo accettò la nomina, aderendo al gruppo misto, solo dopo aver ricevuto la dispensa da papa Pio XII. Morì a Roma l’8 agosto 1959 all’età di ottantasette anni; oggi è sepolto nella Chiesa del Santissimo Salvatore a Caltagirone dove la salma è stata traslata il 3 luglio 1962. A 40 anni dalla sua morte il comune di Caltagirone pose nella Scalea del Palazzo Municipale una lapide in memoria di Luigi Sturzo.

FONTEhttps://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Sturzo