Letture di lunedì 3 agosto 2015

LETTURE DI LUNEDÌoropa

3 agosto 2015

XVIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

MADONNA DI OROPA

Il Santuario di Oropa è il più importante Santuario mariano delle Alpi. La sua Madonna Nera arrivata a noi per la devozione disant’Eusebio di Vercelli racchiude misteri ed elargisce grazie da secoli! La storia e la video-storia.

SAN ASPRENO DI NAPOLISAN ASPRENO DI NAPOLI1

1° vescovo di Napoli (I sec) 3 agosto – Vari antichi documenti, tra i quali il Calendario marmoreo di Napoli, fissano la durata del suo episcopato in 23 anni. Secondo una leggenda si sarebbe convertito dopo essere stato guarito da san Pietro, che lo consacrò poi vescovo. La storia e la video-storia

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto, in mio aiuto. Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza: Signore, non tardare.

PREGHIERA DEL MATTINO

Mostraci la Tua continua benevolenza, o Padre, e assistici perchè Ti riconosciamo nostro pastore e guida; rinnova l’opera della Tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Amen

PRIMA LETTURA

Nm 11, 4-15 – Dal libro dei Numeri

In quei giorni, gli Israeliti ripresero a piangere e dissero: «Chi ci darà carne da mangiare? Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cetrioli, dei cocomeri, dei porri, delle cipolle e dell’aglio. Ora la nostra gola inaridisce; non c’è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna».Manna - Tissot_The_Gathering_of_the_Manna_
La manna era come il seme di coriandolo e aveva l’aspetto della resina odorosa. Il popolo andava attorno a raccoglierla, poi la riduceva in farina con la macina o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta con l’olio. Quando di notte cadeva la rugiada sull’accampamento, cadeva anche la manna.
Mosè udì il popolo che piangeva in tutte le famiglie, ognuno all’ingresso della propria tenda; l’ira del Signore si accese e la cosa dispiacque agli occhi di Mosè.
Mosè disse al Signore: «Perché hai fatto del male al tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, al punto di impormi il peso di tutto questo popolo? L’ho forse concepito io tutto questo popolo? O l’ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: “Portalo in grembo”, come la nutrice porta il lattante, fino al suolo che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri? Da dove prenderò la carne da dare a tutto questo popolo? Essi infatti si lamentano dietro a me, dicendo: “Dacci da mangiare carne!”. Non posso io da solo portare il peso di tutto questo popolo; è troppo pesante per me. Se mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; che io non veda più la mia sventura!».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.80

RIT: Esultate in Dio, nostra forza.

lodeIl mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha obbedito: l’ho abbandonato alla durezza del suo cuore. Seguano pure i loro progetti! RIT

Se il mio popolo mi ascoltasse! Se Israele camminasse per le mie vie! Subito piegherei i suoi nemici e contro i suoi avversari volgerei la mia mano. RIT

Quelli che odiano il Signore gli sarebbero sottomessi e la loro sorte sarebbe segnata per sempre. Lo nutrirei con fiore di frumento, lo sazierei con miele dalla roccia. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!

Alleluia.

Vangelo

Mt 14, 13-21 – Dal Vangelo secondo Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.acqua pietro3
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Aumenta la nostra fede…

Da un po’ di tempo stiamo seguendo le vicende del popolo eletto e il mistero di salvezza iniziato con loro. E’ la storia sacra, la storia della Promessa fatta da Dio, la Promessa che verrà mantenuta sempre, «perché Dio non può smentire se stesso». E’ una storia sacra ma essa è anche una storia dell’uomo. La storia della salvezza ma anche la storia della disobbedienza, della ribellione, del peccato. E anche oggi gli Israeliti si lamentano, protestano: Stavamo meglio quando PIETRO SULLE ACQUEstavamo peggio… eravamo schiavi ma avevamo buoni pesci, bei cocomeri, la cipolla, l’aglio…Ma Dio è paziente, Dio ascolta i loro lamenti, dà loro la manna da mangiare, dà loro tutto gratuitamente. Nel Vangelo la folla non ha tempo di lamentarsi. Gesù previene il loro desiderio, la loro fame, si preoccupa della loro sorte. Con fiducia guarda verso il celo, rende grazie in un momento in cui non c’è abbondanza, c’è solo un po’ di qualcosa. Non si abbatte, non si lamenta. Confida. Quante volte ci siamo trovati in difficoltà, magari non di mancanza di cibi ma di qualche altra cosa… Qual’era il nostro atteggiamento? Quello degli Israeliti che protestano, che si ribellano, che rimpiangono le cose passate o quello di Gesù che anche in difficoltà sa ringraziare, sa alzare le mani a Dio, sa guardare il cielo con supplicante fiducia… Chiediamo perché il Signore aumenti la nostra fede e anche nelle situazioni difficili siamo in grado di trovare la giusta via. ( Omelia dei Monaci Benedettini Silvestrini su http://www.qumran2.net/parolenuove/commenti.php?mostra_id=15807)

acquaPREGHIERA DELLA SERA

O Signore, che ci hai dai un cibo per la vita presente e un pane per la vita eterna, fà che la partecipazione e la condivisione a questi Tuoi doni, ci unisca in un solo corpo e in un solo spirito, a gloria del Tuo nome. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen

MADONNA DI OROPA

MADONNA DI OROPA

oropaIl Santuario di Oropa è il più importante Santuario mariano delle Alpi. La sua Madonna Nera arrivata a noi per la devozione di sant’Eusebio di Vercelli racchiude misteri ed elargisce grazie da secoli! Il 6 marzo fu portata fuori in pellegrinaggio per la prima volta. 

Il santuario di Oropa è un santuario mariano – dedicato alla Madonna Nera – situato una dozzina di chilometri a nord della città di Biella, a circa 1.159 metri di altitudine, in un anfiteatro naturale di montagne che circondano la sottostante città e fanno parte delle Prealpi biellesi.

Il santuario comprende oltre, ad un Sacro monte (il Sacro Monte di Oropa, dichiarato nel 2003 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO), la chiesa originaria sorta sulla base di un antico sacello ed il santuario attuale vero e proprio dotato di diverse strutture destinate all’ospitalità di fedeli e turisti. Nel marzo del 1957 papa Pio XII l’ha elevato alla dignità di basilica minore.

oropaSecondo la tradizione, il santuario di Oropa venne fondato da S. Eusebio vescovo di Vercelli nel IV secolo, che portò con se la venerata statua della Vergine con il Bambino, mentre fuggiva dalla Palestina a causa della furia della persecuzione ariana. Purtroppo non vi sono riscontri documentabili, ma è certo che fu proprio grazie a S. Eusebio che il Cristianesimo e la devozione mariana nelle valli biellesi si diffuse. A quei tempi infatti la popolazione del vastissimo territorio che corrisponde grosso modo all’odierno Piemonte era ancora quasi tutta pagana.

In Vercelli prevaleva il politeismo romano mentre nelle valli alpine e nel Monferrato si conservava intatto il culto degli antichi celti tra i quali la venerazione di grandi massi erratici. Dove rifulse l’animo apostolico di S. Eusebio fu l’impegno nell’eliminare il paganesimo specialmente nei centri di antichissimo culto come ad Oropa e a Crea sostituendo il culto delle deità femminili celtiche con il culto della Madre di Dio, Maria.

processione di oropaSant’Eusebio avrebbe nascosto la statua tra le rocce dove ora sorge la Cappella del Roc, costruita nella prima metà del Settecento dagli abitanti di Fontainemore, località valdostana ancora oggi fortemente legata al Santuario dall’antica processione notturna che si snoda ogni cinque anni tra i monti da Fontainemore in Valle d’Aosta verso Oropa, conservando ancora le tradizioni e il fascino antico.

In una Bolla di papa Innocenzo III del 2 maggio 1207 sono menzionate a Oropa due chiese dedicate a Santa Maria e a San Bartolomeo. Secondo i più recenti studi storici questi edifici risalirebbero almeno all’VIII-IX secolo. Si tratta di due piccoli edifici montani. Mentre Santa Maria è scomparsa nell’espansione del santuario, San Bartolomeo è stato recentemente riscoperto e riaperto al culto.

LaMadonnaNeraDiOropaDella prima metà del Trecento è la statua gotica della Madonna nera che si venera nel santuario. Alla Vergine sono attribuiti numerosi miracoli e grazie particolari. Inizialmente il simulacro della Vergine era ospitato in un sacello, il cui sito è ancora visibile nella parete nord della basilica antica, presso un masso erratico, che probabilmente era stato un luogo di culto precristiano.

Dal XV secolo le famiglie biellesi iniziano a costruire ad Oropa case private, che occasionalmente possono ospitare i pellegrini. Del 1522 è il primo quadro ex voto, opera di Bernardino Lanino. In epoca barocca il santuario ha una grande espansione architettonica, grazie anche alla protezione della Casa di Savoia. Sono attivi ad Oropa architetti illustri, fra i quali Filippo Juvarra (cui si deve fra l’altro la monumentale Porta Regia del santuario), Ignazio Galletti e Guarino Guarini.

Attorno alla basilica antica, che risale agli inizi del Seicento, viene edificato un santuario, che aveva le funzioni di ospizio per i pellegrini.

santuario di oropa1

Durante la peste del Seicento, la città di Biella fa voto alla Madonna d’Oropa e rimane incontaminata. Tuttora, annualmente, la città compie ad Oropa una processione solenne in osservanza di questo voto. 

Nel 1620 si ha la prima solenne incoronazione della Statua della Madonna nera che si ripete ogni 100 anni.

oropa processioneNel 1949 il simulacro della Vergine Bruna di Oropa venne portato, per la prima volta nella storia, all’esterno del santuario (che all’epoca, come la città di Biella faceva parte del territorio della provincia di Vercelli) per essere presentato ai fedeli delle diverse parrocchie della diocesi di Biella.

Il pellegrinaggio – che ebbe inizio il 6 marzo terminando tre mesi e mezzo dopo, il 24 luglio, quando la statua della Madonna Nera fece ritorno a Oropa – ebbe un grande seguito in termini di adesione popolare. Il simulacro della Vergine, custodito in una teca realizzata appositamente utilizzando uno speciale tipo di plexiglas (all’epoca chiamato vetro aeronautico) venne esposto non solo nelle chiese parrocchiali ma anche in cortili, cascine e fabbriche dislocate nelle varie borgate valligiane delle prealpi, oltre che in diverse chiese e luoghi di Biella città.

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Pilone votivo in ricordo della sosta della Madonna di Oropa

In numerose località vennero eretti piloni votivi in ricordo delle soste effettuate dalla statua nel corso dei suoi spostamenti sul territorio biellese, ed anche in varie chiese e cappelle rimangono lapidi commemorative a testimoniare la visita della Madonna d’Oropa.

A settembre-novembre ogni anno la statua viene rimossa dalla sua nicchia per le opportune verifiche ricognizione annuale sulle sue condizioni e una pulizia, ebbene da queste verifiche si è documentato che ogni anno la statua della Vergine con il Bambino non ha subito alcuna tarlatura o logoramento, inoltre il volto della Madonna e del Bambino risultano sempre libere da ogni residuo di polvere. Anche il piede della Vergine, nonostante l’uso antico di far toccare oggetti ricordo destinati a fedeli e ammalati, non sarebbe consumato. Questi fenomeni vengono costantemente controllati e verbalizzati.

santuario di oropa basilica superiore

La Basilica Superiore è un’ opera grandiosa voluta dalle ultime generazioni di biellesi e da tanti devoti alla Vergine Bruna, la cui testimonianza è stata lasciata nella sottostante cripta del suffragio, che accoglie nei suoi rivestimenti marmorei i nomi scolpiti dei devoti; si può qui ammirare un’interessante e rara collezione di presepiprovenienti da tutto il mondo, testimonianza di fede e di svariate culture che hanno attraversato i confini del tempo e dello spazio per giungere nelle braccia della Madonna Nera di Oropa.

All’interno del santuario si trova anche un osservatorio meteo-sismico fondato nel 1874 per opera del padre barnabita Francesco Denza di Napoli (1834-1894), fondatore anche del Regio osservatorio Carlo Alberto di Moncalieri e della rete di oltre trecento osservatori nel Regno d’Italia.

L’osservatorio di Oropa fa parte della rete meteo regionale del Piemonte e della rete sismica sia regionale che nazionale.In cinque occasioni l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia è stato posto al Santuario di Oropa:

Il maestoso complesso è frutto dei disegni dei più grandi architetti sabaudi. Tutti i maestosi edifici del santuario sono stati edificati nel corso dei secoli partendo dal suo cuore: il Sacello della Basilica Antica.

oropaPreghiera alla Madonna di Oropa

Che si recita ogni giorno nel Santuario

O Madre di Dio e Madre nostra Maria, che hai scelto la Conca di Oropa per collocarvi la tua prodigiosa immagine, strumento della Divina Misericordia per i molti che ti invocano: continua la tua materna assistenza a favore di noi, del popolo cristiano e dell’umanità tutta. Sostienici perché la nostra testimonianza dilati il Regno di Dio, nella Chiesa, nella famiglia, nella scuola nella società. Conforta i giusti nel divino servizio, conduci a penitenza i peccatori, ottieni consolazione agli afflitti e salute agli infermi. La tua materna bontà avvalori la nostra preghiera per coloro che ci hanno preceduto nella via dell’eternità. E noi continueremo ad amarti, invocarti e benedirti. O Regina potente e pietosa del Sacro Monte di Oropa. Ave Maria

Regina del Monte di Oropa, prega per noi.

Visita il sito uff su :
http://www.santuariodioropa.it/db/it/storia-e-cultura/storia-del-santuario

Fontihttps://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Oropahttps://it.wikipedia.org/wiki/Peregrinatio_Mariae

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SERVA DI DIO MADRE MARIA DEGLI ANGELI
SANT’EUSEBIO DI VERCELLI

 

 

 

ROSARIO A DIO PADRE

ROSARIO A DIO PADRE

dio 1Queste le promesse di Dio Padre: Ad ogni “Padre Nostro” che verrà recitato, decine di anime si salveranno dalla dannazione eterna e decine di anime verranno liberate dalle pene del Purgatorio. Le famiglie nelle quali tale Rosario verrà recitato riceveranno grazie particolarissime che verranno anche tramandate di generazione in generazione. Tutti coloro che lo reciteranno con fede riceveranno grandi miracoli, tali e talmente grandi quali non se ne sono mai visti nella storia della Chiesa.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

O Dio vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

CREDOpreghiera

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PRIMO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore.

serpente nel paradiso terrestre«Il Signore Dio disse al serpente: “poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche, sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”». (Gen. 3,14-15)

Ave Maria

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne E benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

10 Padre Nostro

Padre nostro, che sei nei cieli,sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà,come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano,e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,e non ci indurre in tentazione,ma liberaci dal male. Amen.

Gloria al Padre

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

Angelo di Dio

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

 

SECONDO MISTERO:

4annunciazione7Si contempla il trionfo del Padre al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione. 

«L’Angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.

 Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto“». (Lc 1, 30 ss,)

Ave Maria

10 Padre Nostro

Gloria al Padre

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

Angelo di Dio

 

TERZO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Getsemani quando dona getsemani1tutta la sua potenza al Figlio.

«Gesù pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Lc 22,42-44).

«Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: “Ecco, è giunta l’ora nella quale il Figlio dell’uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina». (Mt. 26,45-46). «Gesù si fece innanzi e disse loro: “Chi cercate?” Gli risposero: “Gesù il Nazareno“. Disse loro Gesù: “IO SONO!” Appena disse “IO SONO!” indietreggiarono e caddero a terra». (Gv 18, 4-6).

Ave Maria

10 Padre Nostro

Gloria al Padre

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

Angelo di Dio

 

QUARTO MISTERO:

il_figlio_prodigo[1]Si contempla il trionfo del Padre al momento di ogni giudizio particolare.

«Quando era allora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Disse poi ai servi: “presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi e facciamo festa questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». (Lc 15,20. 22-24)

Ave Maria

10 Padre Nostro

Gloria al Padre

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

Angelo di Dio

 

QUINTO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre al momento del giudizio universale.

paradiso«Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: “Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate“». (Ap. 21, 1-4).

Ave Maria

10 Padre Nostro

Gloria al Padre

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

Angelo di Dio

SALVE REGINA

Salve, Regina madre di misericordia, vita dolcezza speranza nostra salve. A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva a Te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi e mostraci dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del Tuo seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.  

LITANIE DEL PADRE

dio_padre (2)Signore, pietà – Signore, pietà

Cristo, pietà – Cristo, pietà

Signore, pietà – Signore, pietà

Cristo, ascoltaci – Cristo, ascoltaci

Cristo, esaudiscici – Cristo, esaudiscici

Padre del cielo, che sei Dio – abbi pietà di noi

Figlio, Redentore del Mondo, che sei Dio – abbi pietà di noi

Spirito Santo, che sei Dio – abbi pietà di noi

Santa Trinità Unico Dio – abbi pietà di noi

Padre creatore e sostegno del mondo, – abbi pietà di noi

Padre sapienza eterna, – abbi pietà di noi

Padre, bontà infinita, – abbi pietà di noi

Padre,provvidenza ineffabile, – abbi pietà di noi 

Padre,sorgente di ogni cosa, – abbi pietà di noi 

Padre, santissimo, – abbi pietà di noiDio padre1

Padre, dolcissimo, – abbi pietà di noi

Padre, d’infinita misericordia, – abbi pietà di noi

Padre, nostro difensore, – abbi pietà di noi

Padre, nostra gioia e nostra gloria, – abbi pietà di noi

Padre, ricco di bontà per tutte le creature, – abbi pietà di noi

Padre, splendore per la chiesa, – abbi pietà di noi

Padre, speranza dei cristiani, – abbi pietà di noi

Padre, distruzione degli idoli, – abbi pietà di noi

dio padre1Padre, saggezza dei capi, – abbi pietà di noi

Padre, regalità dei sovrani – abbi pietà di noi

Padre, consolazione dei popoli – abbi pietà di noi

Padre, gioia dei sacerdoti  – abbi pietà di noi

Padre, guida degli uomini  – abbi pietà di noi

Padre, dono della vita di famiglia – abbi pietà di noi

Padre, aiuto dei miseri – abbi pietà di noi

Padre, letizia dei poveri – abbi pietà di noi

Padre, guida dei giovani – abbi pietà di noi

Padre, amico dei piccoli, – abbi pietà di noi

Padre, libertà degli schiavi, – abbi pietà di noi

Padre, luce di coloro che sono nelle tenebre, – abbi pietà di noi

Padre, ricompensa degli umili, – abbi pietà di noi

Padre, lume dei giusti, – abbi pietà di noidiopadre

Padre, riposo nelle tribolazioni – abbi pietà di noi

Padre, speranza nella desolazione – abbi pietà di noi

Padre, rifugio di salvezza per i disperati  – abbi pietà di noi

Padre, consolazione dei poveri  – abbi pietà di noi

Padre, salvezza nei pericoli – abbi pietà di noi

Padre, pace e protezione dei perseguitati per la giustizia – abbi pietà di noi

Padre, consolazione degli afflitti – abbi pietà di noi

Padre, provvidenza degli orfani – abbi pietà di noi

Padre, forza degli anziani, – abbi pietà di noi

Padre, sostegno dei moribondi, – abbi pietà di noi

Padre, che ci disseti nella nostra povertà – abbi pietà di noi

Padre, vita dei morti – abbi pietà di noi

Padre, gloria dei santi – abbi pietà di noi

dio padre1Agnello di Dio che togli i peccati del mondo – perdonaci Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo – ascoltaci Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo – Abbi pietà di noi

PREGHIAMO

Padre, infinitamente buono e misericordioso, estendi il Tuo Regno d’Amore nel cuore di tutti gli uomini, per la Tua gioia e la loro felicità; e perché Tu sia conosciuto, amato ed onorato da tutti i Tuoi figli, conservi le nostre famiglie unite nella Tua Pace. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, Tuo Figlio Nostro Signore, e nostro Dio, che vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

Pater, Ave, Gloria per il Papa

 

PREGHIERA AL PADREdio padre

Padre, la terra ha bisogno di Te; l’uomo, ogni uomo, ha bisogno di Te; l’aria pesante e inquinata ha bisogno di Te. Ti preghiamo Padre, torna a camminare per le strade del mondo, torna a vivere in mezzo ai Tuoi figli, torna a governare le nazioni, torna a portare la pace e con essa la giustizia, torna a far brillare il fuoco dell’amore perché redenti dal dolore, possiamo divenire nuove creature.

Fonte:  “Pregate, pregate, pregate” ed. Shalom 

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Letture di domenica 2 agosto 2015

LETTURE DI DOMENICAdio padre

2 agosto 2015

XVIII Domenica del tempo ordinario – Anno B

FESTA DI DIO PADRE

1° domenica  o il 7 di agosto – Il mese di agosto è tutto dedicato a Dio Padre, ma secondo quanto rivelò  a Madre Eugenia Elisabetta Ravasio, anch’Egli desiderava avere un giorno tutto per Lui in cui essere festeggiato. Il messaggio dato a madre Eugenia è stato riconosciuto valido dalla chiesa, vi sono state richieste dirette di Dio Padre al papa e alle autorità ecclesiastiche, tra queste la richiesta di un’immagine. Le origini della devozione, i messaggi di Dio Padre, la preghiera e la novena a Lui dedicate da Madre Eugenia E. Ravasio – IL ROSARIO A DIO PADRE

S. EUSEBIO di VERCELLI2SAN EUSEBIO DI VERCELLI

Vescovo (371) 2 agosto – E’ venerato soprattutto come infaticabile sostenitore dell’ortodossia.  Considerato martire più per le sofferenze patite che per il tipo di morte. La storia e la video-storia. 

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto, in mio aiuto. Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza: Signore, non tardare.

PREGHIERA DEL MATTINO

Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l’opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo. Amen

PRIMA LETTURA

Es 16, 2-4. 12-15 – Dal libro dell’Esodo.

In quei giorni, nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne.
Gathering Manna Exodus 16:14-31Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d’Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».
Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio”».
La sera le quaglie salirono e coprirono l’accampamento; al mattino c’era uno strato di rugiada intorno all’accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c’era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l’un l’altro: «Che cos’è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.77

RIT: Donaci, Signore, il pane del cielo.

SEUCARISTIA-2 pane di vitaCiò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore e le meraviglie che egli ha compiuto. RIT

Diede ordine alle nubi dall’alto e aprì le porte del cielo; fece piovere su di loro la manna per cibo e diede loro pane del cielo. RIT

L’uomo mangiò il pane dei forti; diede loro cibo in abbondanza. Li fece entrare nei confini del suo santuario,questo monte che la sua destra si è acquistato. RIT

SECONDA LETTURA

Ef 4, 17. 20-24 – Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

paolo predicazione.1Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri.
Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità.C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Alleluia.

VANGELO

Gv 6, 24-35 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli eucarestia (6)dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Voi mi cercate… perché… !!!

Continua il discorso eucaristico del capitolo sesto del Vangelo di San Giovanni. Il Maestro introduce i suoi discepoli nel mistero eucaristico a tappe. Ha iniziato questa sezione con il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ora esorta i discepoli a leggere in profondità questo evento e non fermarsi solo sul risultato immediato dello sfamare migliaia di persone. Inizia quindi il suo insegnamento a partire dall’Antico Testamento e leggerlo alla luce della Verità che Egli stesso proclama. La Liturgia della Parola inizia con una lettura biblica tratta dall’Antico testamento. E’ laeucarestia consapevolezza che senza di esso anche per noi è difficile comprendere in pieno il messaggio di salvezza portato da Cristo. Noi, che accogliamo la completezza della Rivelazione di Dio, nell’Antico e Nuovo Testamento, possiamo comprendere appieno i misteri che Cristo ci rivela. L’esortazione di oggi è, nel considerare l’episodio della manna dell’Esodo una prefigurazione del mistero Eucaristico e quindi nella necessità del sostentamento. Gesù parla del sostentamento e del cibo ma di altra natura. Lui è il nostro cibo, lui dobbiamo mangiare. La sua parola, il suo corpo e il suo sangue devono essere il nostro pane quotidiano. Anche il Santo Padre ci esortava domenica scorsa di leggere più la Bibbia, di meditare la Parola di Dio, di adorare il Santissimo Sacramento dell’altare, di accostarci alla confessione e alla comunione eucaristica… Quanto tempo dedico alla lettura della Bibbia…?? O forse, ahimè, quando, l’ultima volta, ho avuto la Bibbia in mano??? Eppure questo è il nostro cibo spirituale, senza il quale la nostra anima non può vivere… (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

eucarestia3Aiutaci o Signore, ad amare, ad apprezzare e ad avvicinarci più spesso a quello che è il Tuo Corpo e il Tuo Sangue nella SS Eucarestia. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Concedi, a noi il dono della Tua sapienza, o Padre, e fà che la Tua Chiesa diventi segno concreto dell’umanità nuova, fondata nella libertà e nella comunione fraterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

MIRACOLO DELL’ICONA DI GESÙ MISERICORDIOSO

MIRACOLO DELL’ICONA DI GESÙ MISERICORDIOSO

2 agosto 1990

icona miracolosa di gesù misericordioso di ugo festaQuesta è la storia di una guarigione miracolosa e istantanea di un malato incurabile di nome Ugo Festa, grazie all’immagine di Gesù Misericordioso  per intervento del Papa Giovanni Paolo II nel 1990 in Italia”

Ugo Festa, 39 anni, di Piovene Rocchette, ex operaio della Lanerossi, sposato e padre di due figli, da 11 anni era malato di sclerosi a placche e da 7 anni questa malattia lo condannava alla sedia a rotelle, senza alcuna speranza di guarigione. Ha peregrinato da un ospedale all’altro, ha consultato invano fior di specialisti. Poi, alla fine, si è rassegnato alla sua sorte ed ha capito che era meglio imparare ad amare la sua carrozzina. Oltre che di sclerosi a placche, Ugo Festa soffriva anche di una grave forma di epilessia e di un deficit visivo di 7 diottrie.

Madonna di Lourdes

Cinque anni fa qualcuno gli consigliò di recarsi a Lourdes. Andò in Francia con molto scetticismo e non tanto per trovare la guarigione, quanto per “trovare la mamma”, che lo aveva abbandonato quando aveva soltanto 9 mesi. Dopo il bagno nell’acqua miracolosa Ugo Festa, che era un bestemmiatore incallito, non è più riuscito a bestemmiare. Da quel momento la sua vita è cambiata.

Una conversione autentica, con la decisione di dedicare la sua sofferenza a Dio. Seduto davanti alla Grotta, pensando alla sua madre naturale, sente la voce dell’Immacolata:

Io sono la tua prima Madre e tutte le altre madri ti sono madri”.

Ma la vera svolta è stato l’incontro con Giovanni Paolo II. Il Papa ha benedetto le cinque icone di Gesù Misericordioso che Ugo Festa aveva portato con sé, e gli ha raccomandato di affidarsi al Suo Cuore e all’intercessione della “sua” suor Faustina Kowalska, una religiosa polacca che negli anni trenta ebbe visioni e colloqui con Gesù.

ugo1

Il Santo Padre gli raccomandò anche di recarsi a Villazzano, nella diocesi di Trento, dove nella “Villa O Santissima” ha sede l’Alleanza Dives in Misericordia, una comunità di preghiera e di studio guidata da don Renato Tisot e composta di cristiani che ritornano al nucleo teologico di tutta la Bibbia, racchiuso nella grande rivelazione che “Dio è Misericordia” (1 Gv 4,8).

Senza essere molto convinto decise di ascoltare la raccomandazione del Santo Padre e si recò a “Villa O Santissima” nel momento in cui vi si svolgeva una settimana di evangelizzazione e spiritualità. Gli sembrava di essere circondato da esaltati, da fanatici. I primi giorni di preghiera furono traumatizzanti ma, convinto dai presenti decise di restare. In quel luogo di raccoglimento e di preghiera lo stato d’animo di Ugo Festa migliorò notevolmente, tanto da trovare la forza di perdonare sua madre e ringraziarla di avergli dato la vita.

misericordia

Il quarto giorno, mentre si trovava in prima fila nella cappella a pregare con tutti gli altri, ha provato improvvisamente una strana sensazione: la figura del Cristo dell’icona davanti alla quale pregava si è animata. Ugo vedeva muoversi la veste di Gesù e Lo vedeva tendergli le braccia. Aveva paura, voleva ripararsi dal gesto del Redentore, non voleva accettare ciò che stava accadendo. La visione si è ripetuta cinque volte e alla fine Ugo si è deciso a dire: “Tirami su, sei capace?” La figura del Cristo è uscita dall’icona per la sesta volta, si è avvicinata, il malato si è sentito toccare e si è trovato in piedi con le braccia alzate davanti all’immagine di Gesù.

Era il 2 agosto 1990. Ugo Festa era tornato a camminare, era scomparsa l’epilessia e, da 7 diottrie, il suo deficit visivo era ora di meno 0,7. Da quel momento Ugo non smette di pregare e di ringraziare Dio.

ugo450Il 29 agosto Ugo si è recato di nuovo dal Santo Padre per informarlo personalmente della grazia ricevuta, e questa volta lo ha fatto senza la sedia a rotelle, ma sorretto dalle proprie gambe.

Conforme alla realtà dei fatti: secondo la relazione del guarito trasmessa a don Serafin Michalenko a Roma (Vicepostulatore per la causa di beatificazione di suor Faustina) e secondo la stampa italiana (Il Mattino di Padova del 4 settembre 1990).

Apostolato della Misericordia Divina

00-695 Varsavia Nowogrodzka 44 n. 5 (Polonia)

Fonte: http://www.adim.it/index.php?option=com_content&view=article&id=153%3Ail-grande-miracolo-dellicona-di-gesu-misericordioso-nel-1990-a-trento&catid=9%3Aarticoli-vari&Itemid=89