Madonna di Poggio

Madonna di Poggio 

Poggio di Castel S. Pietro (Italia) 22 febbraio 1550

madonna-di-poggioA circa due chilometri da Poggio, a metà strada tra Castel San Pietro Terme e Medicina, in provincia di Bologna, si trova il Santuario della Madonna di Poggio, sul luogo dell’apparizione della Madonna ad una povera vecchietta, mendicante e cieca, il 22 febbraio 1550.

Il territorio, nel 1500, dipende dalla città di Bologna, ed i numerosi suoi “castelli” o “borghi fortificati” ne formano la cinta difensiva. Le famiglie potenti che dominano Bologna sono in continua rivolta, per il potere, contro il governo pontificio dal quale dipendono. I rumori di guerra ed il continuo passaggio degli eserciti che pretendono alloggio e vitto gratuiti, e distruggono ogni cosa, aggravano pesantemente la condizione di povertà e di miseria in cui si trova la popolazione.

I contadini sono costretti a provvedere di viveri la città dove vivono i signori che hanno i feudi e le loro ville nella campagna, mentre la loro povertà li sommerge; le cronache dell’epoca riferiscono che molti abitanti del contado, costretti alla fame, cercano rifugio nelle città dove sperano di trovare un qualche mezzo di sopravvivenza.

Madonna di PoggioIn questo periodo inoltre scoppia la Riforma protestante che fa sentire i suoi influssi anche in Italia. Lutero che muore nel 1546, contesta il culto cattolico della Madonna che considera eccessivo e paganeggiante; egli nega che Maria abbia il potere di intercedere a favore dei suoi fedeli. La reazione delle nostre popolazioni, profondamente cristiane e devote alla Madonna, è quindi facile da immaginare!

In questo contesto storico e religioso, di povertà e di contestazione, avviene l’apparizione della Madonna di Poggio di Castel San Pietro, il 22 febbraio 1550. Essa è documentata da un piccolo, ma prezioso dipinto, di buona fattura che ancora oggi si può ammirare appeso alla parete destra nel presbiterio del Santuario. Esso è stato fatto eseguire dal vescovo di Bologna, Mons. Giovanni Campeggi, in visita pastorale a Castel San Pietro il 15 ottobre 1554, a soli quattro anni dall’avvenimento. Il quadro ritrae la facciata del Santuario, nella sua forma originaria, non molto dissimile dall’attuale; al centro, sulla strada, la Madonna parla ad una povera vecchietta appoggiata al bastone e con in mano la corona del Rosario.

Sotto l’immagine una didascalia, in latino, dice:

«Nell’anno del Signore 1550, il 22 febbraio, la Beata Vergine Maria, nella forma che qui appare, si mostrò ad Antonia Bedini che andava elemosinando un po’ di pane. La Madre SS. le disse: “Entra in casa, e nella madia, troverai quello di cui hai bisogno e vai in cerca; né finché vivrai, ciò ti verrà più meno».

apparizione di poggioEntrata in casa, la donna trova il pane di cui ha bisogno, che più non mancherà fino al giorno della sua morte, avvenuta il 1° gennaio 1551; inoltre constata di essere guarita dalla sua cecità. La notizia dell’avvenimento si diffonde con grande rapidità e la devozione alla Madonna cresce ogni giorno di più, tanto che nel marzo del 1551 si inizia subito la costruzione di una piccola chiesa che si va progressivamente ingrandendo.

Abbiamo già ricordato la testimonianza del vescovo Mons. G.Campeggi che durante la visita pastorale, a soli quattro anni dalla apparizione, constatata la grande devozione popolare per la Madonna di Poggio, commissiona il quadro che ancora oggi ricorda l’avvenimento. Un’altra testimonianza preziosa ci viene da un’iscrizione esistente fino alla metà del 1700, sulla parete interna della chiesa, rilevata da un pubblico notaio il 14 ottobre 1741, prima che venisse distrutta dai muratori per un restauro. Anche questa scritta, in latino, ci informa:

«Qui, avvenendo innumerevoli miracoli di ogni specie, con l’aiuto di tutti i fedeli, fu costruita questa chiesa dalle fondamenta, nell’anno del Signore 1551». 

madonna-de-poggioSono proprio i miracoli e le numerose grazie, attraverso le quali si manifestano ai fedeli la misericordia di Dio e l’intercessione di Maria, che danno credito al racconto di Antonia Bedini.

Il Santuario ha il suo centro devozionale in una bella e devota immagine uscita, con ogni probabilità, dalla scuola del Francia; essa potrebbe essere attribuita al figlio di Francesco, Giacomo, ricordato dai contemporanei come un noto “pittore di Madonne”. La morbida e naturale dolcezza dello stile rinascimentale ci dona una delle più belle Madonne del ’500: il dolce sguardo della Vergine si fissa sull’osservatore, e le mani sorreggono delicatamente il Bambino, quasi ad indicare che è Lui la causa della nostra salvezza ed il motivo di ogni nostra speranza.

Ogni anno, nella ricorrenza della Festa della Madonna di Poggio, dopo la solenne Celebrazione Eucaristica, si benedice «il pane dei poveri» che viene distribuito come segno di fraternità e di protezione per tutti: sembra così di gustare ancora il sapore di quel pane miracoloso che sfamò la povera Antonia nel lontano 1550.

Due domande al Rettore Don Giampaolo Burnelli:

Perché il miracolo era legato a Roma?
i pani dei poveriA Roma il 7 febbraio 1550 fu eletto il nuovo Papa nella persona di Giulio III. Questi venne incoronato solennemente il 22 febbraio festa della Cattedra di San Pietro.
“A Poggio Piccolo la notizia arriverà più tardi e farà scalpore, perché in quel giorno a Poggio, c’era la Madre del Signore che assicurava il pane a una poveretta, Atonia Bedini. Si tratta di una coincidenza che nessun libro di storia ha mai rilevato, né lo poteva, data l’esiguità del fatto di Poggio, confrontato con i grandi avvenimenti della successione al pontificato romano. Ma è successo.” (Dall’omelia di Don Serafino Zardoni).

Perché il miracolo era legato al Concilio di Trento?
Il miracolo era legato al Concilio di Trento perché la Madonna di Poggio disse ad Antonia Bedini: “ Va a casa tua e troverai pane e olio nella madia finché vivrai”. Al Concilio infatti si parlava di Eucarestia e di Olii santi, nella fede verso i Sacramenti della Chiesa minacciati dalle ideologie protestanti.02-Poggio_Castel_S_Pietro
Il Concilio, dopo l’elezione del nuovo Papa, ritornò al Palazzo Bevilacqua di Bologna e poi a Trento, e si chiudeva nel giorno in cui terminava il miracolo a casa Bedini. Questo perché mentre si concludeva la “Grande Assise”, moriva la nostra nonna Antonia. Possiamo vedere un misterioso legame tra il segno del pane, e la Chiesa che accoglie con fede l’Eucarestia e gli Olii santi per il bene della vita di fede dei credenti e a lode di Dio.

Fonti: http://www.donbosco-torino.it/ita/Maria/calendario/04-05/02-Madonna_Castel_S_Pietro.htmlhttp://www.donlucianosarti.it/pg/ilsorriso/edizioni/aprile2009/art2.html