Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 27a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

DAL 6 LIBRO (27a parte)

Da pag. 31 a pag 119

Si può proprio dire che in questa parte Gesù mette a nudo lo spirito umano, le sue debolezze e i suoi punti di forza. Fortemente toccante il discorso che rivolge a Giuda davanti alla madre di quest’ultimo.   

(Gesù parla dell’uomo) Ha tutto meno la divinità. Vuole quella. Vuole il soprannaturale per stupire, per essere acclamato, temuto, conosciuto, celebrato… E per avere qualcosa di ciò che solo Dio può dare gratuitamente si abbranca a Satana, il quale è la Scimmia di Dio e dà simulazioni di doni soprannaturali.

(Simone Zelote) “… Ho notato che i più grandi peccatori quando si convertono superano nella giustizia noi, uomini di relativa colpevolezza. Perché mai?” “Perché la contrizione in loro è in proporzione al loro peccato. San Simone apostoloImmensa. Perciò li stritola sotto la macina del dolore e dell’umiltà. “Il mio peccato è sempre contro di me” dice il salmista. Ciò tiene umile lo spirito. E’ un ricordo buono, quando è ricordo unito a speranza e a fiducia nella Misericordia. Le mezze perfezioni, o anche meno di mezze, molte volte si arrestano perché non hanno il pungolo del rimorso di aver peccato gravemente e di dover riparare a farle procedere verso la perfezione vera.

“ … Se non possedere la forza della perfezione, conquistata con una volontà decisa in questo tempo che avanza, come potrete resistere alla tempesta che Satana e i suoi figli scatenerà contro il Maestro e la sua Dottrina? … Chi più si sforzerà a divenire perfetto in questo tempo che resta, colui più sarà capace di esser fedele.

“… se non c’è umiltà non si procede. L’orgoglio è la pietra su cui ha piedestallo Satana. …”

(Gesù parla alla madre di una ragazza da lui risuscitata, che non desidera più sposarsi) “Più di Samuele essa è amata da Dio. Perché più che a Samuele essa dà amore a Dio. E’ di Dio tua figlia.  … era nel sepolcro da un anno se Io non agivo. … dico che l’Altissimo ha diritto più di ogni altro sui suoi figli, e che molto sta per mutarsi nella Religione, e sarà d’ora in poi possibile alle vergini di esser tali in eterno per amore di Dio.”

elisabetta6(Maria SS) “ Non peccare col tuo pensiero e con la tua lingua. Non è infelicità dare a Dio un figlio, ma gloria ben grande. Mi hai detto un giorno che il tuo dolore era di non avere avuto che una figlia, perché avresti amato avere il maschio sacro al Signore. Non un maschio ma un angelo, un angelo che precederà il Salvatore nel suo trionfo tu hai. E vuoi dirti infelice?

(MARIA SS) Mia madre spontaneamente mi consacrò al Signore dal primo palpito che udì nel seno di me, concepita in tarda età. E non mi ebbe che per tre anni. Né io l’ebbi che nel cuore. Eppure la sua pace nel morire fu l’avermi data a Dio… …”

E Giovanni chiede: “Perché, Signore, quando era indemoniato ti nuoceva meno di ora?Non potresti guarirlo perché non ti nuoccia?” “Perché adesso ha accolto in sé un demonio intelligente.Prima egli era albergo preso di forza da legione di demoni. Ma mancava in lui il consenso ad averli. Ora la sua intelligenza ha voluto Satana, e Satana ha messo in lui una forza demoniaca intelligente. Contro questa seconda possessione nulla posso. Dovrei violentare la volontà libera dell’uomo.”

(Gesù ai discepoli) Ebbene, ve lo prometto. Per quanto, credetelo, il Paraclito saprà farsi capire dalle vostre anime. Ma verrò Io a dirvi: “Giacomo, fa questo e quello. Simon Pietro, non sta bene che tu faccia quest’altro. Giuda, (Taddeo) fortificati per essere pronto a questo o a quest’altro”.

Oh! Molto bene. Ora sono più quieto. E vieni sovente, sai? Perché io sarò come un povero bambino sperduto e che non fa che piangere e… fare cose non buone…”.

E quasi quasi Pietro ci piange da ora… Giuda Taddeo chiede: “Non potresti farlo per tutti, da ora? Voglio dire: per i dubitosi, per i colpevoli, per i rinnegatori. Forse un miracolo…

“No, fratello. Il miracolo fa molto bene, il miracolo di tal genere specialmente, quando è dato a tempo e luogo, a persone non maliziosamente colpevoli. Dato a persone maliziosamente colpevoli, aumenta la loro colpevolezza perché aumenta la loro superbia. … Si dicono: “Dio si umilia con me perché io sono santo”. E’ la rovina completa. … Guai, guai a chi prende questa via satanica. Il dono di Dio si muta in esso in veleno di Satana. … Molto sovente l’uomo se ne inebria  umanamente, e da spirituale diviene tutto umanità, e poi scende e diviene satanicità.” …

Così fa Dio con le anime. Da loro i doni e, come una madre, avverte e insegna. Ma poi ognuno deve da sé ragionare a come usarli.”

bambini-gesu-pietro-ivaldi“Ogni stato è buono, se in esso si serve il Signore. Nella Chiesa futura occorreranno vergini e matrone. Tutte utili al trionfo del Regno di Dio nel mondo e al lavoro dei fratelli sacerdoti. …”

… “E l’umiltà è il segno più netto della mia dottrina. Chi mi vuole seguire deve amare la Verità, la Purezza e l’Umiltà, avere carità per tutti ed eroismo per sfidare l’opinione degli uomini e le pressioni dei tiranni. …”

“… Gesù vuol dire l’amore di Dio fatto carne e sceso fra gli uomini per essere conosciuto e per far conoscere l’amore che sarà il segno della nuova éra. … vuol dire “Salvatore”. … Vi salvo tutti, … purché voi vogliate darmi la volontà di essere salvati. … Perciò amore, umiltà, fede, rassegnazione, compassione. Ecco. Voi, che discepoli siete, cosa avete fatto oggi di grande? Direte: “Nulla. Abbiamo servito un pasto”. No. Avete servito l’amore. Vi siete umiliati. Avete trattato da fratelli gli sconosciuti di tutte le razze, senza chiedere chi sono, se sono sani, se sono buoni. E lo avete fatto in nome del Signore …”

D’ora in poi, e con misura sempre più stringente, vi farò fare ciò che dovrete fare quando il Maestro sarà tornato al Cielo dal quale è venuto. Vi farò assistere a eucarestia_sacerdoteciò che è il Sacerdote futuro. Più che le parole, osservate i miei atti, ripeteteli, imparateli, uniteli all’insegnamento. Allora diverrete discepoli perfetti. … Non atti buoni, o apparentemente tali, per essere lodati dagli uomini, ma azioni sante per meritare la lode di Dio. 

Fate il vostro dovere di sudditi verso l’autorità, come fate quello di fedeli verso Dio. Vogliate vedere in ogni autorità non un oppressore ma un elevatore, perché vi dà il modo di santificarlo e di santificarvi con l’esempio e l’eroismo.

Se la morte vi leva il compagno o la compagna, non siate, potendolo, vogliosi di nuove nozze.

Amate gli orfani anche per il compagno scomparso, e voi, servi, siate sommessi ai padroni, e se sono imperfetti santificateli col vostro esempio. Grande merito ne avrete agli occhi del Signore. In futuro nel mio Nome non saranno più padroni e servi, ma fratelli. Non saranno più razze, ma fratelli. Non saranno più oppressi e oppressori che si odiano, perché gli oppressi chiameranno fratelli i loro oppressori.

Chi più ha, dia a chi non ha o ha poco. Chi più sa, insegni a chi non sa o sa poco, e insegni con pazienza e umiltà, ricordando che, in verità, prima della mia istruzione nulla sapevate. Ricercate la Sapienza non per lustro, ma per aiuto nel procedere nelle vie del Signore. Le donne maritate amino le vergini, e queste le specchio dell'animaconiugate, ed entrambe diano affetto alle vedove. Tutti siete utili nel Regno del Signore. I poveri non invidino, i ricchi non creino odi con la mostra di ricchezze e la durezza di cuore. Abbiate cura degli orfani, dei malati, dei senza dimora. Aprite il cuore prima ancora della borsa e della casa, perché se anche date, ma con mal garbo, non fate onore, ma offesa a Dio che è presente in ogni infelice. In verità, in verità vi dico che non è difficile servire il Signore. Basta amare.     

Non vi ho mai lusingato sulla facilità di appartenermi. Appartenermi vuol dire vivere nella Luce e Verità, ma mangiare anche il pane della lotta e delle persecuzioni. Ora, però, più voi sarete forti nell’amore e più sarete forti nella lotta e nella persecuzione.

Basta la superbia a fare di un dono un danno. Basta il disorientamento provocato da una cosa che esalta per cui si perde di mira il Fine supremo e buono, per fare di un dono un danno.

E’ la dolcezza, la pazienza, la carità, perseveranti nonostante ogni ripulsa, che finiscono ad ottenere.

Io capisco e compatisco il vostro cuore che soffre nel non vedermi amato. Ma vorrei sapervi, vedervi più soprannaturali negli atti e nei mezzi per farmi amare.

“Simone mio! Non giurare mai sul futuro di un uomo. E’ la cosa più incerta che ci sia. Nessun elemento, presente al momento del giuramento, può essere mallevadoria di sicuro giuramento. Ci sono delinquenti che diventano santi, e ci sono giusti, o dall’apparenza di giusti, che divengono delinquenti.”

“… Dio, dal modo come tu risponderai a questa grazia, ti assolverà delle tue colpe. …” … “perché hai detto quelle parole a quell’uomo? Non le usi mai…”, chiede curioso Pietro. “Perché quell’uomo sarà uno dei miei nemici. E questa colpa futura aggraverà quella che già ha.” “E lo hai guarito?!”, chiedono tutti stupefatti. “Sì. Per i piccoli innocenti.(i suoi figli)” “Umh! Tornerà ad ammalarsi…” “No. Per la vita del corpo, dopo lo spavento e la sofferenza avuta, avrà cura. Non si ammalerà più.” “Ma peccherà contro Te, dici. Io lo facevo morire.” “Tu sei un uomo peccatore, Simone di Giona.” “E Tu sei troppo buono Gesù di Nazaret” replica Petro. (si parla dell’uomo che nella Passione colpirà con un sasso Gesù al capo.) 

volto37Lo vedi, Signore? Lazzaro non fa che piangere”, dice pietosa Marta. “Digli che non lo faccia. Si sfinisce!” “La carne ha anche i suoi diritti. La sofferenza è penosa, Marta, e la carne piange. Ha bisogno di questo sfogo. Ma l’anima è rassegnata, non è vero, amico mio? La tua anima di giusto fa volentieri la volontà del Signore…”

Lo vedi a che porta un primo peccato? A questo, o Giuda! Ha cominciato ad essere spergiuro alla donna, poi a Dio; indi si è fatto calunniatore, mentitore, bestemmiatore, poi si è dato al vino, ed ora è omicida. Così si diviene di Satana, o Giuda. Abbilo sempre presente…” Gesù è terribile mentre col braccio teso indica Samuele. Ma poi guarda la madre che, aggrappata ad un’imposta, si regge a stento, scossa da un tremito, e pare prossima a morte, e con mestizia dice: “E così, o Giuda, vengono uccise, senz’altra arma che quella del delitto del figlio, le povere madri!.. Per essa ho pietà. Ho pietà delle madri, Io! Io, il Figlio che non vedrà pietà per la Madre sua…” Gesù piange… Giuda lo guarda sbalordito…

“… Molti in futuro saranno come esso, e col sapore dell’Agnello sulla lingua, e non dell’agnello nato da pecora, ma dell’Agnello divino, andranno al delitto. Perché ciò? Come ciò? Non te lo chiedi? Ma Io te lo dico lo stesso: perché avranno preparato quell’ora con molti antefatti, commessi per sbadataggine all’inizio, per cocciutaggine poi. Ricordalo, Giuda.”  

(Gesù a Lazzaro) “ … Dio si è fatto Uomo per aiutare gli uomini. Ma gli uomini possono aiutare Dio. Le opere dei giusti saranno unite alle mie nell’ora della Redenzione. Dei giusti, morti da secoli, viventi, o futuri. … non ci può essere amore più grande, per il Signore e per il prossimo, di questo di saper patire e morire per dare gloria al Signore e salvezza eterna ai fratelli nostri.

… Darsi per salvare. Spingere l’amore fino a farsi rogo immolatore per salvare. Allora l’amore è perfetto. E grandissima sarà la santità del generoso.”