Gli Angeli e i Papi

GLI ANGELI E I PAPI

2 ottobre

Arcangeli-tosiniDa Papa Pio XI a Giovanni XXIII, da Pio XII al nostro amato Papa Francesco che oggi festeggia con noi tutti gli Angeli, vediamo cosa ne pensavano e ne pensa il papa odierno in merito a questi nostri grandi protettori.

Noi teniamo a dire, anche un debito di riconoscenza al nostro angelo custode – disse poi Pio XI – di esserci sentiti sempre da lui assistiti in modo mirabile. Soventissimo sentiamo che egli è qui, vicino a noi, pronto all’assistenza, all’aiuto“. Egli raccomanda spesso la devozione all’angelo custode, in modo speciale a certe categoria di visitatori e fedeli, come i rappresentanti diplomatici della Santa Sede, i missionari, gli educatori. “Quando mi accade – confidò Pio XI – di dover parlare con qualche persona, con la quale so che l’argomentare è difficile e per cui il linguaggio deve essere accentuato con forma speciale di persuasione, allora raccomando all’angelo mio custode perché, di tutto, faccia parola all’angelo custode della persona che devo incontrare: Pio XIsicché una volta stabilita l’intesa tra i due spiriti, il colloquio risulta per il meglio ed è facilitato“.

Gli ex segretari particolari di Pio XI hanno rivelato ancora altri particolari della familiarità del Pontefice con gli angeli. Ecco, ad esempio, cosa scriveva il cardinale Carlo Confalonieri: “Era devotissimo degli angeli custodi, del suo personale in primo luogo e di quelli che riteneva preposti agli uffici ecclesiastici e alle varie circoscrizioni territoriali. Quando doveva compiere qualche delicata missione, pregava il suo angelo di preparare e facilitare la strada, predisponendo gli animi. Anzi, in circostanze di particolari difficoltà, pregava pure l’angelo dell’altro interlocutore, perché illuminasse e ispirasse il suo protetto. Entrando nel territorio della diocesi di Milano, si era inginocchiato a baciare la terra che il Signore gli affidava e aveva invocato la protezione dell’angelo della diocesi. Quando prendeva congedo da un prelato incaricato di qualche missione, gli rivolgeva abitualmente l’augurio della liturgia: ‘Il Signore sia sulla vostra via e il suo angelo vi accompagni sempre’.L’ENCICLICA “HUMANI GENERIS

Pio XII parlò anche lui della missione degli angeli nella vita cristiana, tuttavia senza abbandonarsi a confidenze come il suo predecessore Pio XI e il suo successore Giovanni XXIIIL’Enciclica “Humani generis“, pubblicata nell’Anno Santo 1950, segnalava aiPio_XII_Pacelli vescovi “alcune false opinioni che minacciavano di sovvertire i fondamenti della dottrina cattolica”. Denunciava certi teologi e riaffermava l’esistenza degli angeli contro coloro che la mettono in discussione, che riducono gli angeli a figure mitiche e ne fanno quasi “volatili celesti” o delle entità vaporose. L’allocuzione rivolta da Pio XII il 3 ottobre 1958 a 700 pellegrini americani è un vero gioiello di teologia pastorale. Colui che fu chiamato “Pastore angelico” esorta i fedeli a “trattenersi familiarmente” con gli angeli custodi. Secondo il suo metodo pastorale, Pio XII parte dalle cose terrene per elevare gradualmente gli uditori alle realtà celesti. Dopo aver evocato le bellezze del mondo visibile – il mare, il cielo stellato – ammirate dai pellegrini d’oltreoceano durante il loro viaggio, il Papa ricorda loro “che esiste anche un altro mondo, un mondo invisibile, ma altrettanto reale” quanto il nostro. Questo mondo invisibile che ci circonda è popolato di angeli. “Essi erano nelle città che hanno visitato… erano i vostri compagni di viaggio“.

Ispirandosi alla Sacra Scrittura, ai Padri e alla liturgia, il Papa indica la missione degli angeli nella vita degli uomini. “Ogni uomo, per quanto umile sia, è vegliato dai suoi angelo custodeangeli. Sono gloriosi, puri, splendidi, e vi sono stati dati per compagni di via: hanno l’incarico di vigilare con cura su di voi, affinché non vi scostiate dal Cristo, loro Signore. E non solo vogliono difendervi dai pericoli che vi attendono lungo il cammino, ma sono attivi accanto a voi e vi incoraggiano quando vi sforzate di salire sempre più in alto nell’unione con Dio attraverso Cristo“. Poiché si è propensi talvolta a limitare la missione degli angeli custodi a un ufficio di difesa e di protezione, specialmente sul piano materiale, Pio XII con tutta la tradizione cristiana va oltre. “Il nostro angelo custode – dice il Papa – ha cura ancora della nostra santificazione. L’angelo custode fa di tutto per favorire la nostra ascesa spirituale e per sviluppare la nostra vita di intimità con Dio. L’angelo custode è un maestro di ascesi e di mistica, è una guida e un trascinatore verso le vette“. Pio XII esorta i fedeli a mantenere fin da quaggiù relazioni di familiarità con i loro invisibili compagni di strada, chiamati a divenire un giorno i loro visibili compagni d’eternità.Pope_Francis_in_March_2013

Anche il nostro caro papa Francesco non è meno interessato agli angeli e proprio oggi 2 ottobre 2013 festa di tutti gli angeli ha affemato: ”Oggi celebriamo la memoria degli angeli custodi. La loro presenza rafforzi in ciascuno di voi, cari giovani, la certezza che Dio vi accompagna nel cammino della vita”. Dunque anche Papa Francesco crede alla presenza viva e attiva degli esseri angelici e lo ringraziamo di cuore per la benedizione che ci è giunta al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro nel saluto ai pellegrini di lingua italiana.

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