San Brocardo

San Brocardo

eremita ( ca 1230) 2 Settembre

Il  primo superiore degli eremiti franchi sul monte S. BrocardoCarmelo, esperto sull’islam e sulle questioni orientali in generale, ebbe una visione in cui la Madonna lo consigliava.

Alla sua morte, fu sostituito da un francese di nome Brocardo, o Burcardo, che decise per prima cosa di stabilire una regola per gli eremiti. A tal fine,nel 1205, si rivolse al patriarca latino di Gerusalemme, S. Alberto (14 set.), che nei successivi cinque anni scrisse una breve regola, che Brocardo impose poi alla congregazione, in base alla quale ogni membro avrebbe dovuto vivere da solo in una cella separata, recitare l’Ufficio divino e incontrarsi giornalmente con gli altri per la Messa, osservare la povertà, la castità, e l’obbedienza, trascorrere lunghi periodi in silenzio, e svolgere il lavoro manuale.

Gli eremiti, che avevano cominciato a diffondersi per tutta la Palestina, incontrarono delle difficoltà dopo il IV concilio Laterano (1215), a cui, per ironia della sorte, Alberto di Gerusalemme avrebbe portato Brocardo come esperto sull’islam e sulle  questioni orientali in generale, se egli stesso non fosse stato ucciso prima che il concilio si riunisse. Fu emesso un decreto contro la formazione di nuovi ordini religiosi, e gli eremiti furono accusati poiché, ottenendo l’approvazione della loro regola dal legato anziché dalla Santa Sede, avevano disobbedito a questo canone.

S. Brocardo1Secondo la tradizione carmelitana, papa Onorio III (1216-1227) stava per sopprimere l’ordine, quando ebbe una visione in cui la Madonna lo consigliava di non farlo, e finalmente approvò la regola il 30 gennaio 1226.

Brocardo guidò la congregazione con pazienza e prudenza in questo periodo difficile, e mantenne l’incarico di priore fino alla morte, nel 1230. Pochi dettagli della sua vita sono stati documentati, ma si afferma che abbia miracolosamente guarito un emiro musulmano e lo abbia convertito alla fede cristiana. In arte, è raffigurato con un abito carmelitano, come per esempio sul confessionale nella chiesa agostiniana di Gand.

FONTE: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler