Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 9a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO 

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

3° LIBRO (9a parte)

Nella prima parte del terzo volume abbiamo diverse riflessioni sull’animo umano, tra cui il passaggio attraverso le beatitudini, il senso della preghiera e della comunione con Dio. Viene anche svelato il perchè l’Antico Testamento proponeva talvolta soluzioni opposte al messaggio evangelico d’amore senza riserve.

(Gamaliele e Gesù) … Aspetto quel segno per credere”. “Quando un terreno è desolato non basta un fulmine a dissodarlo. Non lo riceve il terreno. Ma le pietre che lo coprono. Lavora almeno a rimuoverle, Gamaliele. Altrimenti, se saranno così, nel profondo di te, il segno non ti porterà a credere. … La Genesi vive nella natura. Ora, uno che sa vedere, sa anche credere. … Guardare vuol dire credere, se si sa vedere. … Troppa scienza, Gamaliele. E troppo poco amore, e troppo poca umiltà. … Ogni pensiero santo è nato nella Mente perfetta ed è riflesso nella mente del giusto. Può il Verbo ignorare allora i pensieri dei giusti, che sono i pensieri del Pensiero? … Ascendi come Hillele.” “ Che vuoi dire?” “Ascendi. Egli ti è avanti perché ha saputo credere più umilmente di te. …”    

Il miracolo porta alla fede coloro che già sono per quella via. Ma nei senza umiltà – la fede prova sempre che esiste in un’anima umiltà – porta ad una bestemmia.

Ma Io accetto molto volentieri un dono solo, quello anzi lo cerco. … Il vostro cuore. Il vostro pensiero. Datemelo. Per vostro bene.

matteo (2)( Matteo)Mi sei parso turbato e ti ho seguito. Non sei contento della tua giornata? Hai toccato il cuore di Eli, hai acquistato come discepolo Simone d’Alfeo… Tu mi hai detto, quel giorno, che eri molto felice perché io mi ero convertito…” (Gesù) “Si. Ma tu eri realmente convertito. Ed eri schietto nella tua evoluzione al Bene. Venivi a Me senza tutto un lavoro di pensiero, venivi per volontà di spirito. Non così Eli… e neppure Simone. Il primo non è che toccato alla superficie: L’uomo-Eli è scosso. Non lo spirito-Eli. Quello è sempre uguale. Caduta l’effervescenza che il miracolo di Doras e del nipotino ha prodotto in lui, sarà l’Eli di ieri e di sempre. Simone!… Simone, lui pure non è ancora altro che un uomo. Se mi avesse visto insolentito, invece che celebrato, mi avrebbe compatito e mi avrebbe, come sempre, lasciato. … Ma non sono queste conversazioni, sotto pungolo di considerazioni umane, quelle che mi fanno felice. Mi avviliscono anzi. …”

Dio sa l’ora. Non l’uomo. Dio sa i mezzi, non l’uomo. Lasciate fare a Dio, meritando il suo aiuto con una condotta santa. … Buono, Giuda. Buono. Lascia il giudizio a Dio.

(Gesù insegna ai discepoli a pregare in modo solitario e silenzioso) Io ho sempre pregato per voi. Ma ora voglio che voi preghiate da voi. … la preghiera… è colloquio di figli col Padre, di spiriti a Spirito, aperto, caldo, confidente, raccolto, schietto. Tutto è la preghiera: è confessione, è conoscenza di noi stessi, è pianto su noi stessi, è promessa a noi stessi e a Dio, è richiesta a Dio, tutto fatto ai piedi del Padre. E non deserto1può farsi nel frastuono, fra le distrazioni, a meno di essere colossi nell’orazione. Ed anche i colossi ne soffrono di questo urto e rumore del mondo nelle loro ore di orazione. … Mattina, mezzogiorno e sera ci riuniremo per pregare insieme con le antiche parole d’Israele e per spezzare il pane, e poi ognuno tornerà nella sua grotta, stando di fronte a Dio e alla sua anima, stando di fronte a quanto vi ho detto sulla vostra missione e alle vostre capacità. Misuratevi, ascoltatevi, decidete. … sarete i miei ministri. Andate. Ognuno da solo. Io sarò in quella grotta. Sempre presente. Ma non venite senza seria ragione. Dovete imparare a fare da voi ed a stare da voi.

Il ventre troppo satollo appesantisce lo spirito. Io vi voglio elevare e non rendervi zavorra.

(Gesù si rivolge direttamente alla Valtorta) ti faccio osservare come può cambiare tutto, una sola frase omessa o una parola male trascritta. … Pensa dunque e comprendi come venti secoli abbiano potuto privare di parti, non deleterie alla dottrina ma alla facilità di comprendere il Vangelo, il Vangelo apostolico. Questo, opera che se risaliamo alle origini scopriamo ancora fatica del Disordine, spiega tante cose e si presta ai figli del Disordine per tante altre cose. …   

Ora a te e ai tuoi compagni vi pare che di quanto vi ho detto più nulla o ben poco sia in voi. Forse vi ricordate bene le parti che più sono consone alla vostra particolare natura: i violenti le parti violente, i meditativi le parti meditative, gli amorosi le parti tutto amore. Senza forse è così. Ma credete: tutto è in voi. Anche se vi pare che sia dileguato. Lo avete assorbito. Il pensiero vi si dipanerà come un filo multicolore portandovi le tinte dolci o severe a seconda che ne avete bisogno. Non abbiate paura. Pensate pure che Io so e che mai vi manderei se vi sapessi incapaci di fare.

4 gesùNon è vergogna l’ignoranza. E’ vergogna il persistere nell’ignoranza quando c’è chi è pronto a chiarire i dubbi.  … l’anima è visibile in tutto quanto differenzia l’uomo dal bruto. Quando la tua piccina ti dirà i primi suoi pensieri, pensa che quell’intelligenza è la sua anima che si disvela. Quando ti amerà non con l’istinto ma con la ragione, pensa che quell’amore è la sua anima. Quando ti crescerà al fianco bella, non tanto di corpo ma di virtù, pensa che quella bellezza è la sua anima. E non adorare l’anima, ma Dio Creatore della stessa, Dio che di ogni anima buona si vuole fare un trono. …(l’anima)  Vi contiene ed è in voi contenuta. Quando vi lascia siete cadaveri. … L’immortalità dell’anima, ossia l’immortalità della parte superiore dell’uomo è il mistero più certo e più consolante del credere. E’ quello che ci assicura di dove veniamo, di dove andiamo, di chi siamo, e ci leva l’amaro di ogni separazione. … solo con questo mio sacrificio Io potevo risolvere i punti insuperabili alla vostra ragione, e dopo aver abbattuto l’errore, liberando il pensiero, potevo liberare anche l’anima da una schiavitù che per ora non ti posso spiegare. Perciò ho chiuso la Sapienza in un corpo, la Santità in un corpo. La Sapienza la spargo come seme sul terreno e polline ai venti, la Santità come da preziosa anfora infranta fluirà sul mondo nell’ora della Grazia e santificherà gli uomini. Allora il Dio ignoto sarà noto.

(Maria SS parla ad una peccatrice) Tu sei già salvata perché hai avuto buona volontà di salvarti, perché hai appreso la purezza, il dolore, il Bene. L’anima è rinata. Sì. Ti occorre la sua parola per dirti in nome di Dio: “Sei perdonata”. Io questo non lo posso dire. Ma ti do il mio bacio a promessa, a principio di perdono… 

Io sorreggevo con la preghiera le anime degli apostoli usciti dall’orazione con una forza nuova nella mente e nel cuore. Una forza che non viene da studio umano ma da completo abbandono in Dio. Coloro che più hanno dato sono coloro che più si sono dimenticati. Dimenticare se stessi è ardua cosa. L’uomo è fatto di ricordi, e quelli che più hanno voce sono i ricordi del proprio io. Bisogna distinguere fra l’io e l’io. Vi è lo MARIA1spirituale io dato dall’anima che si ricorda di Dio e della sua origine da Dio, e vi è l’io inferiore della carne che si ricorda di mille esigenze che tutto abbracciano di se stessa e delle passioni e che … soverchiano, se lo spirito non è ben robusto, la voce solitaria dello spirito che ricorda la sua nobiltà di figlio di Dio. …perciò per essere perfetti come discepoli bisogna sapere dimenticare se stessi, in tutti i ricordi, le esigenze, le pavide riflessioni dell’io umano.  … fra i miei dodici, coloro che hanno più dato … sono coloro che non si sono più ricordati di ciò che erano e si sono totalmente fusi a Dio da non temere. Di nulla.

Il mondo sempre più vi assalirà, crescendo in esso i lupi contro Me Pastore e contro il mio gregge … Quanto basta al gregge non basta a voi, piccoli pastori. … Perché pensate che là dove è un pastore idolo periscono per veleno le pecore o per assalto di lupi. …

Voi dovete portare la luce di Dio. … La luce di Dio splende là dove il lucignolo è immerso in abbondate liquido di orazione e di carità. 

Guai, tre volte guai ai pastori che perdono la carità, che si rifiutano di ascendere giorno per giorno per portare in alto il gregge che attende la loro ascesi per ascendere. Io li percuoterò abbattendoli dal loro posto e spegnendo del tutto il loro fumo. Guai, tre volte guai ai maestri che ripudiano la Sapienza per saturarsi di scienza sovente contraria, sempre superba, talora satanica, perché li fa uomini mentre … se ogni uomo ha destino di divenire simile a Dio, con la santificazione che fa dell’uomo un figlio di Dio, il maestro, il sacerdote ne dovrebbe avere già l’aspetto dalla Terra, e questo solo, di figlio di Dio.

Non vi violenta Iddio nel pensiero e neppure nella santificazione. Voi siete liberi. Ma vi beatitudinirende la forza. Vi rende la liberà sull’impero di Satana. A voi riporvi il giogo infernale o mettere all’anima le ali angeliche. … Non diciamo: “Guai se non farò questo!” rimanendo tremanti in attesa di peccare, di non essere capaci di non peccare. Ma diciamo: “Beato me se farò questo!” … Beato me se sarò povero di spirito perché mio allora è il Regno dei Cieli! Beato me se sarò mansueto perché erediterò la Terra! Beato me se più del pane e del vino per saziare la carne avrò fame e sete di giustizia. La Giustizia mi sazierà!   Beato me se sarò misericordioso perché mi sarà usata divina misericordia! Beato me se sarò puro di cuore perché Dio si piegherà sul mio cuore puro ed io lo vedrò! Beato me se avrò spirito di pace perché sarò da Dio chiamato suo figlio, perché nella pace è l’amore, e Dio è Amore che ama chi è simile a Lui! Beato me se per fedeltà alla giustizia sarò perseguitato, perché a compensarmi delle terrene persecuzioni Dio, mio Padre, mi darà il Regno dei Cieli! Beato me se sarò oltraggiato e accusato bugiardamente per saper essere tuo figlio, o Dio! Non desolazione ma gioia mi viene da questo perché questo mi uguaglia ai tuoi servi migliori, ai Profeti, per la stessa ragione perseguitati, … Guardiamo così la via della salute. Attraverso la gioia dei santi.

“Beato me se sarò povero di spirito”… Il male non basta non farlo, bisogna anche non desiderare di farlo. … Il desiderio malvagio avvelena e guasta, poiché permane più a lungo dell’atto violento, più in profondità dell’atto stesso. … Colui che si affeziona smoderatamente ad una cosa, ecco che pecca. … Le grazie che Dio ci concede non sono un male e non lo devono divenire. … E solo chi non se ne fa degli idoli ma dei mezzi per servire in santità Dio, mostra di non avere un attaccamento peccaminoso ad esse. gesubambina

“Beato me se sarò mansueto”. … Non mettete in fuga le anime. Attiratele con l’amore. Perché la mansuetudine è amore, così come lo è la povertà di spirito. Se tali sarete erediterete la Terra e porterete a Dio questo luogo, già prima di Satana, perché la vostra mansuetudine, che oltre che amore è umiltà, avrà vinto l’odio e la superbia uccidendo negli animi il re abbietto della superbia e dell’odio.

“Beato me se saprò piangere senza ribellione.” Il dolore non era. Ma l’uomo lo mise sulla Terra e per una depravazione del suo intelletto si studia di sempre più aumentarlo, con tutti i modi. Oltre le malattie e le sventure conseguenti da fulmini, tempeste, valanghe, terremoti, ecco che l’uomo per soffrire, e per far soffrire soprattutto … escogita le armi micidiali sempre più tremende e le durezze morali sempre più astute. … Il pianto non lo fa adulto, riflessivo, intelligente. Solo coloro che piangono, o che hanno pianto, sanno amare e capire. … E sanno amare Dio perchè hanno compreso che tutto è dolore fuorché Dio, perchè hanno compreso che il dolore si placa se pianto sul cuore di Dio … da dolore diviene consolazione. Si. Coloro che piangono amando il Signore saranno consolati.

“Beato me se avrò fame e sete di Giustizia.”… Non è la carne che diviene immortale, è l’anima. E va nutrita per portarla all’immortalità, alla quale, per amore, essa poi porterà la carne nella risurrezione beata. Nutrimento dell’anima è la Sapienza, è la Giustizia. … e più se ne gusta e più cresce la santa avidità del possedere la Sapienza e di conoscerla Giustizia. La curiosità della mente può essere appagata, ma la necessità dello spirito no. … Siate fedeli e sarete saziati da Colui che vi ama.

“Beato me sarò misericordioso”… a base di ogni male ancora si trovano sempre due radici: l’avidità e la superbia. … Perdonate, compatite, soccorrete, istruite, sorreggete.

Cuore di Gesù (4)“Beato me se sarò puro di cuore”… chi ha Dio ha inspiegabili, anche a se stesso, mutamenti sostanziali per cui diviene santo, sapiente, forte, e sul suo labbro fioriscono parole, e i suoi atti assumono potenze che non sono, no, della creatura, ma di Dio che vive in essa. Cosa è la vita di colui che vede Dio? Beatitudine. E vorreste privarvi di simile dono per fetide impurità?

“Beato me se avrò spirito di pace”… Colui che è pacifico effonde la pace anche senza parole.

“Beato me se sarò perseguitato per amore della giustizia”…L’uomo è tanto insatanassato che odia il bene ovunque si trovi, che odia il buono, quasi che chi è buono, anche se tace, lo accusi e rampogni. Infatti la fede del credente vero fa apparire ancora più viva la ipocrisia del falso credente. Infatti non può non essere odiato dagli ingiusti colui che col suo modo di vivere è un continuo testimoniarela giustizia. E allora, ecco, che si infierisce sugli amanti della giustizia.

“Beato se sarò oltraggiato e calunniato”…Prima di ora furono calunniati ed oltraggiati i Profeti. … Pure voi, pure voi, oltraggiati e calunniati per essere stati di Dio, avrete il trionfo celeste, … ecco che allora ogni lacrima vi sarà cara, perché per essa avrete conquistato questa gloria eterna che in nome del Padre Io vi prometto.

Se la paura di un castigo può trattenere tre volte su dieci, la certezza di un premio slancia sette volte su dieci. Perciò più che la paura fa la fiducia. … La Legge è morta in molti cuori, soffocata sotto le valanghe di troppe soprastrutture. Io sono venuto a levarle tutte. … colui che si permette di violare uno fra i minimi di questi comandamenti sarà tenuto minimo nel Regno dei Cieli. E colui che indurrà altri a violarli sarà ritenuto minimo per lui e per colui che egli indusse alla violazione.

Io non vi dico:”Uccidete i falsi profeti e gli ipocriti fedeli”. Anzi vi dico: caifa_gesuLasciatene a Dio il compito”. Ma vi dico:”Fate attenzione, scostatevene per non intossicarvi dei loro succhi.” … Un tempo era detto:”Amerai il tuo amico e odierai il tuo nemico”. No. Non così. Questo è buono per i tempi in cui l’uomo non aveva il conforto del sorriso di Dio. Ma ora vengono i tempi nuovi, quelli in cui Dio tanto ama l’uomo da mandargli il suo Verbo per redimerlo. Ora il Verbo parla. Ed è già Grazia che si effonde. Poi il Verbo consumerà il sacrificio di pace e di redenzione e la Grazia non solo sarà effusa, ma sarà data ad ogni spirito credente nel Cristo. Perciò occorre innalzare l’amore di prossimo a perfezione che unifica l’amico al nemico. Siete calunniati? Amate e perdonate. Siete percossi? Amate e porgete l’altra guancia a chi vi schiaffeggia pensando che è meglio che l’ira si sfoghi su voi, che la sapete sopportare, anziché su un altro che si vendicherebbe dell’affronto.  

L’antica parola: “Occhio per occhio dente per dente”, che non è nei dieci comandi ma che è stata messa perché l’uomo privo della Grazia è tal belva che non può che comprendere la vendetta, è annullata, questa sì che è annullata, dalla nuova parola: Ama chi ti odia, prega per chi ti perseguita, giustifica chi ti calunnia, benedici chi ti maledice, benefica chi ti fa danno, sii pacifico col rissoso, condiscendente con chi ti è molesto, soccorri di buon grando chi a te ricorre e non fare usura, non criticare, non giudicare”. … Più darete più vi sarà dato… Cercate di amare e di farvi amare. Le liti costano più di un accomodamento amichevole e la buona grazia è come un miele che a lungo resta col suo sapore sulla lingua. … “Non vi adirate”, perché un più alto giudizio è su di voi e calcola anche le azioni immateriali. … il buon accordo è sempre il migliore degli affari …

Alzate in tutte le cose lo sguardo a Dio.  

giurare

Uno degli errori facili nell’uomo è la mancanza di onestà anche verso se stesso. E dato che l’uomo è difficilmente sincero e onesto, ecco che da se stesso si è creato un morso per essere obbligato ad andare per la via che ha detto. … Questo morso è il giuramento. Ma non è necessario il giuramento fra gli onesti, e Dio, di suo, non ve lo ha insegnato. … Colui che sente il bisogno di giurare è perché è già insicuro di se stesso e del concetto del prossimo a suo riguardo. … questa abitudine del giuramento è una conseguenza della disonestà morale dell’uomo.

Liberatevi dalle misure nel pregare.

… La preghiera è azione d’amore. E amare si può tanto orando che facendo il pane, tanto meditando che assistendo un infermo, tanto compiendo pellegrinaggio al Tempio che accudendo alla famiglia, tanto sacrificando un agnello quanto sacrificando i nostri anche giusti desideri di raccogliersi nel Signore. Basta che uno intrida tutto se stesso e ogni sua azione nell’amore. … però non fate come i deboli nella fede e nell’amore, i pagani della religione vera … i quali, deboli e pagani, sentono morire la fede se non si vedono esauditi. Voi chiedete. E vi pare giusto di chiedere. Infatti per quel momento non sarebbe neanche ingiusta quella grazia. Ma la vita non termina in quel momento. E ciò che è bene oggi può essere non bene domani. Voi questo non lo sapete, perché voi sapete solo il presente, ed è una grazia di Dio anche questa. Ma Dio conosce anche il futuro. E molte volte per risparmiarvi una pena maggiore vi lascia non esaudita una preghiera.

Chi fa digiuno con spirito d’amore, di amore si nutre!   il digiuno

Lazzaro diventerà santo, perché amando ciò che Io amo amerà la perfezione.

Dio vi dà le ricchezze terrene. A quali molte, a quali appena quante necessitano al vivere, e vi dice: “Ora a te. Io te le ho date. Fai di questi mezzi un fine quale mio amore lo desidera per tuo bene. Io te le affido. Ma non perché tu te ne faccia un male. Per la stima che ho in te, per riconoscenza dei miei doni, tu fa fruttare, e per questa vera Patria, i tuoi beni”.

Profana il bene lo spirito di superbia, il desiderio di esser notati nel fare il bene e la ricerca della lode. … Dimenticatevene. (del bene fatto) Dell’atto in se stesso dimenticatevene. Vi resterà sempre presente una luce, una voce, un miele, e vi farà luminoso il giorno, dolce il giorno, beato il giorno. Perché quella luce sarà il sorriso di Dio, quel miele la pace spirituale che è ancora Dio, quella voce la voce del Padre-Dio che vi dirà: “Grazie”.

Anche se non avrete più potenza di denaro, solo che abbiate amore e santità, potrete beneficare chi è povero, stanco o afflitto. La vita del vostro spirito è ben più preziosa del ventre e delle membra, vale molto più del cibo e del vestito, così come la vita materiale è più del cibo e il corpo più della veste.

Gesù mia salvezzaNon siate gente di poca fede. Non vi angosciate per un futuro incerto Cercate prima le cose veramente necessarie: la fede, la bontà, la carità, l’umiltà, la misericordia, la purezza, la giustizia, la mansuetudine, le tre e le quattro virtù principali, e tutte, tutte le altre ancora, in modo da essere amici di Dio e di avere diritto al suo Regno. E vi assicuro che tutto il resto vi sarà dato per giunta senza che neppure lo chiediate. … Affliggetevi di essere imperfetti, non di essere scarsi di beni terreni. … Lasciate ad ogni giorno il suo affanno!