Santa Clelia Barbieri

Santa Clelia Barbieri

fondatrice (1847-1870)13 luglio

Morta a 23 anni riesce comunque a fondare la Congregazione delle Minime dell’Addolorata insieme ad un gruppo di amiche. Troppo povera per imparare bene a leggere e a scrivere in tenera età, questo non le impedì di scrivere una lettera al suo sposo Gesù.

Clelia Barbieri nacque a S. Giovanni Persiceto il 13 febbraio 1847 a Le Budrie, nella campagna  bolognese, in una famiglia povera ma devota, e mostrò sin dall’inizio una carità insolita. Figlia di Giuseppe e Giacinta Nanetti, è nata e rinata al fonte battesimale nello stesso giorno, conosce ben presto la fatica e il dolore. Il papà muore, stroncato dal colera, l’11 luglio 1855. Lei riceve la cresima l’8 giugno 1856. Sotto l’azione dello spirito, la fanciulla si sente presa da un grande pensiero e mentre lavora vicino alla sua mamma, le chiede “ Mamma, come posso fare per farmi santa?”.

La famiglia divenne poverissima, perciò Clelia Barbieri non completò l’istruzione elementare, imparando a leggere durante l’adolescenza. La fanciulla delle Budrie ha l’intuizione globale della sua vocazione, sotto l’aspetto contemplativo e missionario: Dio e gli altri, preghiera e servizio di carità. Clelia fa la Prima Comunione il 27 giugno 1858. In Clelia Barbieri, la prima comunione suscitò quelle interiori decisioni che determineranno il suo orientamento spirituale per tutti gli anni futuri. Con la guida del parroco cominciò a rendersi utile in parrocchia, insegnando agli altri bambini il catechismo, e con l’aiuto di Teodora Baraldi formò un gruppo di preghiera insieme alle sue sorelle e agli amici: le “ Operaie della dottrina cristiana”.

clelia barbieri1Il parroco, Gaetano Guidi, divenne sua guida spirituale e fu colpito dalla sua intensa vita di preghiera. Nel 1868, Clelia Barbieri e tre altre giovani donne cominciarono a vivere insieme in una casa vicino alla chiesa, che fungeva già da scuola, e fecero voto all’Addolorata e a S. Francesco di Paola (2 apr.), istituendo la Congregazione delle Minime dell’Addolorata.

Clelia Barbieri è considerata una delle fondatrici, insieme ad Orsola Donati e ad altre due compagne. La congregazione s’impegnò nell’attività della parrocchia, nell’istruzione, e nella cura degli infermi e degli anziani, ma dovette affrontare l’opposizione delle autorità locali e attendere molto tempo per l’approvazione ecclesiastica, che fu garantita inizialmente nel 1905, ma che giunse solo nel 1934.

Nelle lunghe ore che Clelia Barbieri passava presso il tabernacolo, Gesù le riempiva di sé con una capacità di pregare sempre più profonda. A contatto con il Cristo vivo, diventava sempre più capace di amare e donare. Clelia non solo faceva il catechismo in parrocchia e nella sua casa, ma andava nelle case dov’è c’erano bambini o ragazzi da istruire, a portare il Vangelo. Lei imparava a servire i più poveri, i malati e a stare accanto ai moribondi che avevano bisogno di cure e di assistenze.

Nel 1869, Clelia Barbieri ha avuto due grandi esperienze mistiche: “ una ispirazione grande” durante la S. Messa del 31 gennaio e la lavanda dei piedi del Giovedì santo del 25 marzo.

Film – Documentario

1a parte – 2a parte – 3a parte – 4a parte

LETTERA ALLO SPOSO GESU’

Caro il mio Sposo Gesù. Una memoria io voglio scrivere per averla sempre in memoria.Grandi sono le grazie che Iddio mi fa il giorno 31 del mese di gennaio 1869 nel mentre che io mi trovava in Chiesa a udire la santa Messa mi sentì una inspirazione granda di mortificare la mia volontà in tutte le cose per piacere sempre più il Signore e io mi sento la Santa Clelia Barbierivolontà di farlo ma le mie forze non ne ò bastanza grandi. Oh grande Iddio voi vedete la mia volontà che è quella di amarvi e di cercare sempre di stare lontano dalla vostra offesa ma la mia miseria è tanto grande che sempre vi offendo. Signore apprite il vostro cuore e butate fuora una quantità di fiamme d’amore e con queste fiamme acendete il mio fate che io brucio d’amore.Ah cara la mia buona figlia tu non puoi credere quanto sia grande l’amore ché ti porto il bene è straordinario che ti voglio la speranza che ho di vederti santa è straordinaria, dunque coraggio nei combattimenti sì fatti pure coraggio che tutto andarà bene e quando ai dele cose che ti disturbano fatti coraggio a confidarmelo e io con l’aiuto del Signore cercherò di chietarti amate Iddio e non ti dimenticare di me povera peccatora.

Sono la tua serva Clelia Barbieri 

Prima di congedarsi dalla scena di questo mondo, essa rassicura le compagne: “ State di buon animo, perché io me ne vado al cielo, ma sarò sempre con voi e non vi abbandonerò mai”. Clelia Barbieri morì di tubercolosi a ventitré anni il 13 luglio 1870; nel beatificarla Papa Paolo VI, il 27 ottobre 1968, ha lodato la sua “innocenza interiore“, nata e nutrita da una continua consapevolezza di Dio e da un dialogo intimo con lui, da cui sgorgava la sua bontà semplice, affettuosa e amabile.

È stata canonizzata da Giovanni Paolo II il 9 aprile 1989, e l’anno successivo proclamata patrona dei catechisti dell’Emilia Romagna.

E’ INVOCATA: – come patrona dei catechisti dell’Emilia Romagna

Fonti: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler /http://www.santuarioclelia.it/CleliaBarbieri.html / ; http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/lettera%20allo%20sposo%20gesu.htm

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La voce di Clelia

2 thoughts on “Santa Clelia Barbieri

  1. Bellissima la storia di Santa Clelia ,io non la conoscevo .Sono venuta a conoscenza tramite mia nuora Silvia tu Monica sai chi è ….e mia nuora che è malata che ho raccomandato anche a Vicka oggi c‘e la festa e lei credo si sia fatta portare…..spero che Santa Clelia l‘assista .ciao Monica a presto .

  2. Ciao Anna! Allora una preghiera speciale per lei oggi è d’obbligo!! Buon pomeriggio! :)

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