Madonna dei Rimedi

MADONNA DEI RIMEDI

Palermo (Italia) 16 luglio 1951 

MADONNA DEI RIMEDIOgni Santuario mariano ha una storia di particolare amoroso intervento della Madonna. Cosi è avvenuto anche a Palermo. Qui la Madonna offre un rimedio ad un terribile morbo causato da insetti velenosi simili a ragni.  

Ruggero I° dei Normanni, conquistata col fratello Roberto il Guiscardo la Calabria verso la meta del sec. XI, muove decisamente verso la Sicilia, da due secoli in possesso dei Saraceni. La vittoria lo accompagna dovunque, e cosi di tappa in tappa si avvicina a Palermo tenuta saldamente dagli Arabi. Durante l’assedio lungo e difficile, tra gli accampamenti normanni si diffonde un terribile morbo, causato da insetti velenosi (una specie di ragni). Trovati inutili i rimedi umani, il pio Ruggero si rivolge alla Madonna. Questa gli appare e gli suggerisce di accendere un fuoco tra gli accampamenti. Il morbo scompare (1064). Nel 1072 Ruggero entra in Palermo e fa erigere un tempietto alla Madonna, con l’iscrizione: “Alla Madre di Dio e di misericordia” sotto il titolo di “Rimedio di S. Maria“, che divenne in seguito “Madonna dei Rimedi“. Questo titolo rimase, mentre non sappiamo le vicende del tempio ruggeriano.

ORIGINE DELL’ATTUALE SANTUARIO 

All’inizio del 1600 era viceré di Sicilia Don Fernando Paceco Duca di Villena. In un’ora di grandi angustie fece venire da Roma un suo grande amico e consigliere, il MADONNA DEI RIMEDI2rev. P. Domenico di Gesù Maria, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, e n’ebbe tanto conforto che offri al rev. Padre una “fondazione”. E cosi negli anni 1610-1611 ebbe inizio il nuovo monastero la dove un tempo sorgeva “la Madonna dei Rimedi”.

Presto però il Villena ebbe a successore D. Pietro Giron Duca d’Ossuna, che si mostrò contrarissimo a tale fondazione in quel posto “per ragioni militari, ed era deciso di allontanare senz’altro i Monaci, che timorosi e fiduciosi attendevano salvezza dalla Madonna. II viceré ebbe una visione o rivelazione, con le chiarissime parole: “Perché molestare i miei figli e cacciarli da un luogo a me consacrato ? Non basto forse io a difendere il tuo palazzo e la città dal nemico?”. Da quel momento il viceré divenne valido difensore e benefattore munifico e del monastero e del tempio, che sorse grande e maestoso, nello stile rinascimentale siciliano proprio del 600: e fu inaugurato con ogni solennità nel 1625 col titolo di ” Madonna dei Rimedi”.

 

IL SANTUARIO NELLA TEMPESTA 

Per oltre 200 anni il tempio ebbe vita prosperosa: fino al tempo della Rivoluzione delle idee e delle istituzioni (meta dell’800).Nel 1860 Garibaldi entrava trionfalmente in Palermo, e il nostro monastero veniva invaso dalle nuove soldatesche, sostituendo quelle regie borboniche che da qualche tempo ne MADONNA DEI RIMEDi3occupavano una parte. Nel 1866, con l’unita d’Italia, un decreto di soppressione degli Ordini religiosi cacciava gli ultimi monaci e spegneva la lampada del tempio. Questo venne adibito via a deposito, a dormitorio, a stalla… Quadri, altari, suppellettili, ecc., tutto venne asportato, tutto restò profanato. Cosi per 89 anni.

LA RISURREZIONE 

Tale oltraggio alla religione e all’arte cessava per l’opera del Card. Ernesto Ruffini che con il solito coraggio superando innumerevoli difficoltà, coadiuvato anche dal Presidente della Regione On. Alessi, riusciva a riscattare il tempio dal Ministero della Difesa: 1948, e poco dopo lo consegnava alla cure degli antichi proprietari, i Carmelitani Scalzi che proprio allora dal Veneto scendevano in Sicilia per interessamento del Comm. Bartolini di Roma e dei Superiori dell’Ordine. Cosi la Madonna un’altra volta si dimostrava veramente “la Madonna dei Rimedi”.

Il 16 luglio 1951, festa del Carmine: il simulacro viene incoronato con diadema d’argento. E’ diventato immediatamente meta ininterrotta di pellegrini che alla Madonna dei Rimedi chiedono quel conforto che altri non sanno dare.

ATTO DI CONSACRAZIONE DEGLI INFERMI A MARIA 

Composta. da Sua Santità Pio XII 

O Madre clemente e pia, la cui anima fu trapassata dalla spada del dolore, eccoci, noi poveri malati accanto a te, sul Calvario del tuo Gesù.

Eletti alla sublime grazia della sofferenza e desiderosi di compiere anche in noi quel che Madonna_dei_Rimedi_01bmanca alla passione di Cristo, a pro del corpo di lui che è la Chiesa (Cfr. Col. i, 24), noi consacriamo a te le nostre persone e le nostre pene, affinché tu ponga le une e le altre sull’altare della Croce del tuo divin Figlio, umili ostie di propiziazione per la salute spirituale nostra e dei fratelli.

Accogli, o Madre addolorata, questa nostra consacrazione, e convalida nei nostri cuori la grande speranza che, come siamo partecipi dei patimenti di Cristo, cosi possiamo aver parte al suo conforto nella presente e nella eterna vita. Cosi sia !

PREGHIERA

alla Madonna dei Rimedi 

Maria, Madre di Gesù, vedi da quanti mali sono preso e circondato.

Innumerevoli colpe hanno macchiato l’anima mia, smoderate passioni minacciano di travolgermi ancora nel peccato, lusinghe ognor crescenti mi trascinano, incauto, verso l’errore e la corruzione.

Tu che sei il Rifugio dei peccatori, l’Aiuto dei Cristiani e la Mediatrice di tutte le grazie, porgi a me, misero, il rimedio del tuo soccorso.

Madre mia, fiducia mia, mostra che sei mia Madre infiammando d’amor di Dio il mio cuore. Cosi sia.

E. Card. RUFFINI

Fonte: http://www.mariadinazareth.it/apparizione%20palermo.htm