Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 6a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO 

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

2° LIBRO (6a parte)

da pag. 47 a pag. 151

In questo secondo volume Gesù insegna come reagire alle critiche. Nel primo esempio si rivolge a Lazzaro accusato dagli ebrei perchè appassionato di letture profane. Nel secondo esempio vedremo come risponde alle critiche che la sua famiglia, (secondo una logica umana, e non divina, anche appropriate), gli rivolge. Infine  vi sono le prime lezioni che darà ai suoi discepoli.

(Lazzaro)  Io non sono degno di tanto onore. Ma, poiché la tua santità si umilia sino alla mia miseria, vieni, mio Signore, entra, e sii padrone della mia povera casa.

Io devo vincere in ognuno il male per mettervi il bene… e non tutti vogliono…

evangelo…  Credi, Lazzaro, che su chi è caduto ha più potere uno sguardo d’amore che una maledizione. E se l’amore è deriso?” “Insistere ancora. Insistere sino all’estremo … Il colpevole, il posseduto è uno che è assorbito dall’ingannevole suolo coperto di fiori alla superficie e che sotto è mobile fango. Credi tu che, se uno sapesse cosa è mettere anche un atomo di sé in possesso di Satana, lo farebbe? Ma non sa… e dopo… O lo paralizza lo stupore e il veleno del Male, o lo fa impazzire e, per sfuggire al rimorso di essersi perduto, colui si dibatte, si appiglia ad altro fango, suscita pesanti onde col moto inconsulto, e queste sempre più affrettano il suo perire. L’amore è il canapo, il filo, il ramo di cui tu parli. Insistere, insistere… finché è afferrato… Una parola… un perdono… … tanto per fermare la discesa e attendere il soccorso di Dio.. Lazzaro, sai che potere ha il perdono? Porta Dio in aiuto del soccorritore… … Corrompe quello che turba lo spirito e lo allontana da Dio. … Ne hai turbamento, di quello che leggi? Ti stacca da Dio e dalla sua Legge? “No, Maestro. …” E allora continua a leggere… Ti servirà conoscere il mondo pagano… Continua. … L’amore vero che hai al tuo Dio rende sterili i germi profani che la lettura può spargere in te. In tutte le azioni dell’uomo vi è possibilità di bene o di male. A seconda che si compiono. Amare non è peccato se si ama santamente. Lavorare non è peccato se si lavora quando è giusto. Guadagnare non è peccato se ci si accontenta dell’onestoIstruirsi non è peccato se, per l’istruzione, non si uccide l’idea di Dio in noi. Mentre è peccato anche servire l’altare, se lo si fa per utile proprio. Ne sei persuaso, Lazzaro?

Troppo pochi sono quelli che pospongono il riposo alla conoscenza della Verità. L’uomo… oh! L’uomo! Si dimentica troppo di avere un’anima e pensa e si preoccupa solo della carne. … Tutto può darmi il mondo di male, ma tutto al mondo perdonerò perché per venire al mondo e redimerlo ho avuto Lei, l’umile e grande Regina del mondo, che il mondo ignora, ma per la quale ha avuto il bene ed ancor più avrà nei secoli.

evangelo-simon pietro(Gesù a Simone) Benediciamo il Signore per questa gioia che mi dai, per la onestà tua nel dire: “Ho peccato”

Pensa sempre: “Se fossi nel loro caso, che farei?” … nulla avviene senza che Dio lo permetta. Anche le dominazioni: sventure senza pari per un popolo. Ma che quasi sempre, se questo popolo con rettezza si esamina, possono dirsi volute dallo stesso, coi suoi modi di vivere contrari a Dio.

Bisogna fare così. Lo faccio anch’Io. Andare avanti. Senza stanchezze. La stanchezza è ancora una radica della superbia umana. E così la fretta. …

Guardate tutto il creato e pensate a Chi lo fece. Meditate sul progredire dell’uomo e pensate alla sua origine. Pensate a quest’ora che si compie e calcolate quanti secoli l’hanno preceduta. Il creato è opera di calma creazione. Il Padre non fece disordinatamente tutto. Ma fece per successivi tempi il creato. L’uomo è opera di un progredire paziente. L’uomo attuale, e sempre più progredirà nel sapere e nel potere. Questi poi saranno santi o non santi a seconda del suo volere. Ma l’uomo non si fece dotto di un subito. … Quante sconfitte prima di riuscire! Ma riuscì. E andrà oltre. Non sarà più felice per questo, perché, più che nel bene, si farà esperto nel male. Ma progredirà. … Tutto è pazienza. …. Ma nulla deve essere violenza. Nulla. La violenza è sempre contraria all’ordine; e Dio, e ciò che da Dio viene, è ordine. Non vogliate essere da più di Dio. 

Il mondo non vuole essere salvato. Solo nella misura da uno a mille mi vorrà conoscere, e nella misura da uno a diecimila mi seguirà realmente. E dico ancora molto. Non sarò conosciuto neppure dai miei più intimi. … Conoscere vuol dire amare con fedeltà e virtù… e vi sarà chi non mi conoscerà. 

L’Amore è avido di amore … Amarmi per solo amare sarà proprietà di pochi. … Io vorrei darvi pace anche umana. Ma non posso. Vi devo dire: soffrite ancora. E ciò è triste per Uno che ama. …La mia pace vi sia tutela contro le durezze di chi vi angustia.

evangelo1(Gesù benedice la campagnaHo messo un sigillo su tutte le cose. Perché i satana non possano, nocendo ad esse, nuocere a quegli infelici. Non potevo nulla di più… … Se Dio a tutto provvedesse commetterebbe furto verso i suoi amici. Li priverebbe della facoltà di essere misericordiosi e di ubbidire perciò al comandamento d’amore. I miei amici devono avere questo segno di Dio, in comune con Lui: la santa misericordia che è di opere e di parole. E le infelicità altrui danno modo ai miei amici di esercitarla. Hai compreso il pensiero? … Dio lo avrai, con completo possesso, quando, per la tua volontà sarai riuscito a comprenderlo e a meritarlo. … Quanto in nome di mia Madre si chiede, in nome di mia Madre Io do.

Ho preferito prendere coloro che sono vergini di dottrine e cognizioni, perché più facilmente in essi penetrerò con la mia dottrina, ed anche perché – … – voglio che, ricordando la loro primitiva ignoranza di Dio, non ne abbiano sdegno e con pietà li ammaestrino, ricordando con quanta pietà Io li ho ammaestrati. … Siamo tutti uguali. Tutti abbiamo le stesse manchevolezze e tutti abbisognamo dello stesso ammaestramento. 

Ecco: fratelli. Voglio che tali vi chiamiate e tali vi vediate.

(1° lezione ai discepoli nell’uliveto presso NazaretAmatevi per aiutarvi. Amatevi per insegnare ad amare. 

evangelo2

(2° lezione ai discepoli presso la casa di Nazaret)  Nulla di quanto è nascosto rimane sempre tale. O è Dio che prende la cura di rendere note le opere di un suo figlio attraverso i suoi segni di miracolo, o attraverso le parole dei giusti che riconoscono i meriti di un fratello. Oppure è Satana che, attraverso la bocca di un imprudente – non voglio dire di più – compie rivelazioni su ciò che i buoni hanno preferito tacere per non eccitare all’anticarità, o svisa le verità in modo da creare confusione nei pensieri. Perciò viene sempre il momento che l’occulto viene reso noto. … Quante volte uno fa per bontà, vera bontà, ma umana bontà! Ed essendo umano, ossia essendo di non perfetta intenzione il suo agire, desidera sia noto agli uomini, e spuma e si arrovella nel vedere che resta ignoto, e studia il modo di farlo noto. No, amici. Non così. Fate il bene e datelo al Signore eterno. Oh! Lui saprà , se è bene per voi che sia, farlo noto anche agli uomini.

(3° lezione)  E chi vede un atto mai giudichi dalle apparenze. Non accusate mai, perché le azioni degli uomini possono avere talora brutti aspetti e celare altri motivi. Perciò non giudicate mai alcuno. […] I maestri hanno una stessa parola per tutti gli scolari. Come avviene allora che dieci scolari divengono giusti e dieci divengono malvagi? E’ perché ognuno aggiunge di suo ciò che ha nel cuore, e questo pesa verso il bene o pesa verso il male.

evangelo3Il primo fattore di riuscita è in voi.

Sovente l’uomo soggiace a questi elementi imponderabili che sono l’amore patrio, o l’amore ad una idea, e devia, come alcione disorientato, dalla sua méta. La méta è Dio. Tutto vedere in Dio per vedere bene. Non mettere sé o altra cosa al di sopra di Dio. E se proprio uno sbaglia… o Pietro! o voi tutti! Non siate intransigenti. Lo sbaglio che tanto vi urta fatto da uno di voi, non lo avete proprio mai fatto voi? Ne siete sicuri? E ammesso che non lo abbiate mai fatto, che vi resta a fare? Ringraziarne Dio e basta. E vigilare. Continuamente. Per non cadere domani in quello che fino ad oggi è stato evitato. … Satana è in agguato. E solo i vigilanti saranno i vincitori. Gli altri? Chiedete degli altri? Per gli altri quel che è scritto sarà.

Anche i contrasti servono per giungere ad una più esatta conoscenza e ad una chiarificazione. Altrimenti sarebbero soltanto cattiveria. E che sono i contrasti se non temporali che provocano le nubi di diversa specie? E queste nubi non si evangelo4accumulano piano piano nei cuori coi malumori inutili, con le piccole gelosie, con le fumose superbie? Poi viene il vento della Grazia e le unisce, perché scarichino tutti i loro cattivi umori e torni il sereno.

(Gesù si reca dallo zio che non vuole perdonarlo per avergli portato via i 2 figli e lo considera un folle) Sono venuto per dargli la persuasione che tutto è inutile quando il cuore si serra nell’astio. … Io rispetto l’onestà del vecchio credente che è fedele, anche se ha una fede deviata, a ciò che è stata la sua religione sino a quest’ora. … L’umanità ha corrotto l’idea del Salvatore e ne ha abbassato la soprannaturale regalità ad una povera idea di sovranità umana. Io devo fendere la dura scorza dell’ebraismo, penetrare, ferire per giungere al fondo e portare, là dove è l’anima di esso ebraismo, la fecondazione della nuova legge. … L’Eterno giudica esser venuto il momento che crei la nuova pianta della fede nel Dio uno e trino. Io, per permettere che la volontà di Dio si compia e l’ebraismo divenga cristianesimo, devo intaccare, perforare, penetrare, fare strada sino al nocciolo e scaldarlo col mio amore, perché si desti e si gonfi, germogli, cresca, cresca, cresca, divenga la pianta potente del cristianesimo, religione perfetta, eterna, divina. E in verità vi dico che l’ebraismo arà perforabile solo per una parte a cento. … Devo disunire le carni ed i sangui per prendere meco gli spiriti atti al Cielo sin da questa Terra, per prendere i servi del Cielo. Perciò sono venuto a chiamare i forti, perché di “forti” è fatto il mio esercito di miti. Miti ai fratelli, forti verso il proprio io e l’io del sangue famigliare. Non piangere, cugino. Il tuo dolore, Io te lo assicuro opera presso Dio a pro di tuo padre e dei tuoi fratelli più di ogni parola, non solo tua, anche mia. Non entra la parola dove il preconcetto fa barriera, credilo. Ma la Grazia entra. E il sacrificio è calamita di grazia. In verità vi dico che quando Io chiamo a Dio non vi è altra ubbidienza più alta di questa. E occorre farla senza neppure arrestarsi a calcolare quanto e come agiranno gli altri al vostro andare verso Dio. …

evangelo5I primi nemici dei vocati sono i familiari. 

Sacro è colui che non solo esternamente ma internamente santo si conserva. Allora Dio è con lui. … Egli perdona, perdona, perdona. Ma esige volontà di uscire dal peccato per continuare a perdonare. Stolto chi dice: “Signore, perdono” e poi non fugge ciò che lo induce a continuo peccato! … Nulla accascia quanto la mala coscienza … non vi è peccatore tanto peccatore, che non possa far rinascere col suo pianto le virtù che il peccato ha strappate dal suo cuore.

… per avere questo Cielo benedetto, … Occorre non essere avidi di ricchezze. Non avidi nel senso di volerle ad ogni costo, anche mancando ad onestà e amore. … Non vi è pentimento finché dura l’appetito per l’oggetto per cui peccammo. Ma quando uno si umilia, quando uno si mutila del membro morale di una mala passione che può chiamarsi donna o oro, … Dio lo accoglie …

(La zia Maria prega Gesù dopo la morte del marito)  Ascolta, Maria. Sii buona. Io ti giuro che se potessi, se fosse bene farlo, lo farei. Oh! Strapperei al Padre questa grazia, per te, per mia Madre, per Giuda e Giacomo e anche, sì, anche per Alfeo, Giuseppe e Simone. Ma non posso. Tu ora hai tanto male al cuore e non puoi capire la giustizia di questo mio non potere. … Non è giusto che la famiglia in cui un santo vive sia esente dalle inevitabili sventure della vita. Se così fosse, Io dovrei essere eterno sulla Terra, eppure presto morrò, né Maria, la santa Madre mia, potrà strapparmi alla morte. … Questo farò. Prometterti, per questo dolore, la pace al tuo Alfeo, assicurarti che non ne sarai divisa, darti la mia parola che la nostra famiglia sarà riunita nel Cielo, ricomposta in eterno e che, fin che Io viva ed oltre, infonderò sempre alla mia cara parente tanta pace, tanta forza, sino a fare di lei una apostola presso tante povere donne che più facile sarà a te, donna, avvicinare. … Mia Madre… fu vedova prima di te… e ti conforterà come Lei sa.     

(Gesù risponde all’accusa di aver guarito di sabato)  Insinuazioni come minacce, derisioni come calunnie. Tutto userà il Nemico comune per strappare anime al Cristo e farsene prede. Io vi dico: chi persevererà sarà salvo; ma anche vi dico: chi ha più amore alla vita e al benessere che alla salute eterna è libero di andare, di lasciarmi, di occuparsi della piccola vita e del transitorio benessere. … Una sfida è corsa da secoli fra l’Eterno e Satana. … I contendenti sono due: Io e lui. Voi nel mezzo. …

evangelo6Chi non è voglioso di Cielo non avrà il Cielo.

E’ l’anima che va battezzata con la volontà vostra, per essere monda al convito di Dio. Non vi è colpa tanto grande che non possa esser lavata dal pentimento prima, dalla Grazia poi, dal Salvatore infine. … Basta che egli sia completo nel rinunciare alla colpa, eroico nel resistere alla tentazione, sincero nella volontà di rinascere. … gli angeli, spiriti puri e perfetti, viventi nella luce della Ss. Trinità e in essa giubilanti, nella loro perfezione hanno, e riconoscono di averla, una inferiorità rispetto a voi, … l’inferiorità del non potersi sacrificare, del non poter soffrire per cooperare alla redenzione dell’uomo. … Soffrite, sacrificatevi, siate simili al mio Agnello. Siate corredentori… … Molti non comprenderanno ancora questa grandezza. E’ troppo superiore all’uomo. … Più puri sarete e più comprenderete. Perché l’impurità, quale essa sia, è sempre fumo che annebbia e appesantisce vista e intelletto. Siate puri. Iniziate ad esserlo dal corpo per passare allo spirito. Iniziate dai cinque sensi per passare alle sette passioni. Iniziate dall’occhio … vede … e concupisce la carne. … l’oro … il potere. … più puro sarà il vostro occhio e più puro sarà il vostro cuore. … Se avrete castità di carne, avrete castità di ricchezza e di potere. Tutte le castità avrete e sarete amici di Dio. Non temete di esser beffati per essere casti. Temete solo di essere nemici di Dio. 

evangelo7… se in tutte le contese il più prudente sapesse cedere e, in luogo di accanirsi a voler ragionare, conciliasse, magari spartendo a metà quello che, anche voglio ammettere,fosse suo di diritto, sarebbe sempre meglio e più santo. Non sempre uno nuoce col partito preso di nuocere. Delle volte fa male senza volere. Pensate sempre questo e perdonate. … mancasse all’uomo ogni cosa, ma restasse il Padre, non sarebbe già piena la gioia dell’uomo?

Vi lascio credere di esser liberi, perché vi palesiate sempre più per quello che siete, cosa che avviene quando uno scolaro, o un maniaco, si crede perso di vista dal sorvegliante. Cosa vi fa perdere sapore celeste? Ciò che è umano. … colui a cui più è dato, più è tenuto a dare. … l’umanità è così… Perde lo slancio dopo il primo balzo. … Esser sempre vigili e pronti. … Fedeli dovete essere al Padrone che vi ha preposti a questo servizio. Sarà premiato quel servo che il Padrone trova sempre vigilante e che la morte sorprende in stato di grazia. … non pensate di agire in due modi. Dio non si irride e non si inganna. … offesa fatta agli uomini è come fatta a Dio. Vogliate che Dio veda voi quali volete esser veduti dagli uomini. Siate umili. … Io vi do l’esempio. Fate come faccio. Umili, dolci, pazientiIl mondo si conquista con questo. Non con violenza e forza. Forti e violenti siate contro i vostri vizi. Sradicateli, a costo di lacerarvi anche lembi di cuore. Vi ho detto, giorni or sono, di vigilare gli sguardi. Ma non lo sapete fare. … Siate sinceri. … Siate casti nel fare il bene. Anche nel fare elemosina. … Siate contenti del poco. Dio vi dà il necessario. Basta.  … Ma vuole da voi fiducia e morigeratezza. Se avrete fiducia, Egli non vi deluderà. Se avrete morigeratezza, il suo dono giornaliero vi basterà … Pagani sono coloro che, più che Dio, amano l’oro e il potere per apparire dei semidei. … il mal giudizio è offesa. E solo chi è santo vero non risponde offesa ad offesa. Perciò astenetevi da offendere per non essere offesi. … evangelo8Miglioratevi d’ora in ora, con pazienza, con fermezza, con eroicità. E chi vi dice che divenire buoni non sia penoso? Anzi vi dico: è fatica più grande di tutte. Ma il premio è il Cielo e merita perciò consumarsi in questa fatica.

Ad uno che soffre tutto si perdona.

… C’è ancora qualcuno che, perché mi serve, pretende che io sia il suo servo e faccia miracoli a getto continuo in suo favore, facendo della sua vita un tappeto fiorito, facile, umanamente glorioso? La mia via, il mio lavoro, il mio servizio è la croce, il dolore, le rinunce, il sacrificio. L’ho fatto Io. Lo facciano coloro che si vogliono dire “miei”. Questo non è per Giovanni, ma per i dottori malcontenti e difficili.

One thought on “Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 6a parte

  1. Vorrei con ardore che Cristo sia il mio vivere, la mia vita, il mio Tutto!
    Vorrei con fervore portarlo con me ovunque e con chiunque
    Vorrei sempre averlo nel cuore, per poter sentire il fuoco del suo amore che mi arde senza consumarmi
    Vorrei annegare nei suoi occhi e restare chiuso nel suo cuore per sempre!

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