Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 5a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO 

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

1°/2° LIBRO (5a parte)

da pag. 414 del primo libro a pag 46 del secondo

Gesù istruisce Giuda di Keriot detto l’Iscariota e fa un paragone tra il suo personaggio e quello di Giovanni, l’uno l’opposto dell’altro. Gesù termina il discorso relativo alle tentazioni.

(Gesù istruisce Giuda Iscariota)Colui che vuole vivere per lo spirito e portare altri a vivere la stessa vita deve posporre la carne, direi quasi ucciderla nelle sue prepotenze, per dare tutte le sue cure allo spirito. … “Che devo lasciare Maestro?” “Tutto quello che sai che ti turba. Perché Dio è Pace e, se ti vuoi mettere sul sentiero di Dio, devi sgomberare la tua mente, il tuo cuore e la tua carne da tutto ciò che pace non è e porta seco turbamento. … la vita è dono di Dio, e solo a Dio che l’ha data è deferito il potere di toglierla. 

Chi si uccide confessa la sua superbia, e la superbia è odiata da Dio. …

4 giudaL’umile compatisce e perdona, anche se soffre dell’offesa ricevuta. Il superbo non perdona. … Se il colpevole corresse ai piedi del Padre – si chiama Padre per questo, o Giuda, ed è Padre di perfezione infinita – e piangendo lo supplicasse di perdonarlo, offrendosi all’espiazione, ma senza disperazione, il Padre gli darebbe modo di espiare per meritarsi il perdono e salvarsi lo spirito. … non sarà più perdonato a chi muore in disperazione. … Dio dirà: “Tu hai giudicato, tu, creatura dotata di ragione e di soprannaturale scienza, creata libera, da Me, di seguire il sentiero da te scelto, e hai detto: “Dio non mi perdona. Sono separato per sempre da Lui. Giudico che devo di mio applicarmi giustizia per il mio delitto. Esco dalla vita per fuggire dai rimorsi” senza pensare che i rimorsi non ti avrebbero più raggiunto se tu fossi venuto sul mio paterno seno. E, come hai giudicato, abbiti. Io non violento la libertà che ti ho data”. Questo dirà l’Eterno al suicida. Pensalo, Giuda.

La vita è un dono e va amata. …

La vita è scopo o è mezzo? E’ mezzo. Serve per il fine che è l’eternità. … Continenza della cane in tutti i suoi appetiti, in tutti. Continenza della mente in tutti i suoi desideri, in tutti. Continenza del cuore in tutte le sue passioni che sanno di umano. Illimitato amore di Dio e di prossimo, volontà di servire Dio e prossimo, ubbidienza alla Parola divina, eroismo nel bene e nella virtù. …

Non sono venuto per gli angeli, i quali, dopo la caduta di Lucifero, inorridiscono anche solo alla larva di un pensiero d’orgoglio. Ma sono venuto per gli uomini. Per fare, degli uomini, degli angeli. L’uomo era la perfezione del creato. Aveva dell’angelo lo spirito e dell’animale la completa bellezza in tutte le sue parti animali e morali. Non vi era creatura che l’eguagliasse. Era il re della Terra, come Dio è il Re del Cielo. Satana ha strappato le ali all’angelo-uomo e vi ha messo artigli di fiera e brame di immondezza e ne ha fatto un che ha più nome di uomo-demone che di uomo soltanto. Io voglio cancellare la deturpazione di Satana, annullare la fame corrotta della carne inquinata, rendere le ali all’uomo, riportarlo ad essere re, coerede del Padre e del celeste Regno. So che l’uomo, se vuole volerlo, può fare quanto Io dico per tornare re e angelo. …

Ho preso vera carne per poter sapere, per esperienza di carne, quali sono le tentazioni dell’uomo. … Tentati, tutti lo possono essere. Peccatori, solo chi vuole esserlo. … Non ho mai voluto peccare. E questo … per mostrare all’uomo che il Figlio dell’uomo non peccò perché non volle peccare e che l’uomo, se non vuole, può non peccare. “Sei stato mai in tentazione?” “Ho trent’anni, Giuda. … anche fossi stato nel più solitario luogo della Terra, credi tu che le tentazioni non sarebbero venute? … Ma la volontà attenta e la preghiera costante sono umida rena sulla vampa d’inferno: la soffoca e doma. … La tentazione … Satana la rende più acuta, esatta, seducente di ogni atto compiuto. Inoltre l’atto soddisfa e talora nausea, mentre la tentazione non cade ma, come albero potato, getta più robusta fronda. … tutto quanto sarà chiesto in mio nome al Padre verrà concesso. … Grande non sarà chi è potente, ma chi è umile e santo. … darò sempre preferenza a ciò che è umile.

Sai cosa è che mi stanca? Il disamore.

Nessuno è perfetto, Giovanni. Non i giovani e non i vecchi. Ma, se avrete buona volontà, giungerete alla perfezione e quanto mancherà in voi lo metterò Io. … Se tutti foste uguali, sareste una forza in un carattere e delle deficienze in tutti gli altri. Mentre così formate un’unione perfetta, perché si completa a vicenda. L’amore vi unisce, vi deve unire, l’amore per la causa di Dio.

(Gesù sottolinea all’autrice le differenze tra Giovanni e Giuda) Giovanni … la figura del mio prediletto. Egli è colui che si spoglia anche del suo modo di pensare e di giudicare per essere “il discepolo”. E’ colui che si dona senza volere di sé – del se stesso antecedente all’elezione – neppure una molecola. Giuda è colui che non si vuole spogliare di se stesso. E la sua è perciò una donazione irreale. Porta con sé il suo io malato di superbia, di sensualità, di cupidigia. Conserva il suo modo di pensareNeutralizza perciò gli effetti della donazione e della Grazia. Giuda: capostipite di tutti gli apostoli mancati. E sono tanti! Giovanni: capostipite di quelli che si fanno ostie per mio amore. Il tuo capostipite. Io e la Madre siamo le Ostie eccelse. Raggiungerci è difficile, impossibile anzi, perché il nostro sacrificio fu di una asprezza totale. Ma il mio Giovanni! E’ l’Ostia imitabile da tutte le classi di miei amatori … E’ colui che ama. … Giuda investiga, cavilla, si impunta e, se anche mostra di cedere, in realtà conserva la sua forma mentale. Giovanni si sente un nulla, accetta tutto, non chiede le ragioni, è pago di farmi felice. Ecco l’esempio. … Accetta tutto, dicendo sempre come l’Apostolo: “Tutto quello che Tu fai è ben fatto, Maestro”, per meritare di sentirti sempre dire: “Sei la mia amorosa pace” Ho bisogno di sollievo anche Io, Maria. Dammelo. Il mio Cuore per tuo riposo.

(A Giuda)  Mi fai molte domande e mi dai molti ragguagli sulla città e i suoi abitanti. 4 giuda1Ma non mi apri il tuo animo. … Io amerò lo stesso, di amor beato il santo, di un amor sofferente il peccatore. …

(A Simone, in riferimento a Giuda) Il dolore è maestro di tante cose. … Gli altri si formano anche da sé, per solo contatto. Io non voglio far tutto da Me. Chiedo la volontà dell’uomo e l’aiuto di altri per formare un uomo. Vi chiamo ad aiutarmi … e vi sono grato dell’aiuto.

(A Giovanni)  Mi rattrista solo constatare quanto l’uomo è corrotto da Satana, che gli travia il pensiero. Tutti, sapete? Tutti avete il pensiero turbato da lui! Ma verrà, oh! Verrà il giorno in cui avrete in voi la Forza di Dio, la Grazia; avrete la Sapienza col suo Spirito … Allora avrete tutto per giudicare giustamente. … Quando sarà l’ora, il Maestro creerà i suoi operai e li manderà per il mondo… desidero che vi consigliate a vicenda.

Maledizione attira maledizione.

Non odiare. Non desiderare il male. Non desiderare di fare il male. … In nome di Dio perdona … per colpa di Satana avvenne la strage (quella detta degli innocenti)  … dovessi incenerire per ogni peccato verso Me! … No, Giuda. Io sono venuto per creare. Non per distruggere. … Io vorrei rendervi alla carne, anche alla carne, i figli. Ma Io ve lo dico: siate buoni, rassegnati, perdonate, sperate, gioite in una speranza, in una certezza giubilate. Presto riavrete i vostri figli, angeli nel Cielo, perché il Messia sta per aprire le porte dei Cieli e, se giusti sarete, la morte sarà Vita che viene e Amore che torna… Quando non ci vogliono, non si maledice, ma ci si ritira pregando per i poveri folli che muoiono di fame e non vedono il Pane.

4. giuda2Per i morti, poi, che hanno bisogno di preghiere, non è necessario esser presso le loro ossa per darle. Nel Giorno eterno per dare un ancor più vivo gaudio ai beati. Pensate, non solo gli spiriti saranno riuniti e si ameranno come e molto più che sulla Terra, ma anche gioiranno di rivedersi con quegli aspetti che in Terra ebbero…

Tu arguisci perciò che il mio amore e l’amarmi porti sfortuna (Si rivolge a Giuda)   …la vita? E’ un tempo di sosta direi il limbo, che il Padre Dio vi dà per provare la vostra natura di figli buoni o di bastardi, e per destinarvi, in base alle vostre opere, un futuro che sarà senza più soste né prove.

Come salvi? Chi? “ Chi ha buona volontà di salvezza. Salvo insegnando ad esser puri a volere il dolore ma l’onore, il bene ad ogni costo”. .. l’anima? “E’ ciò che dell’uomo fa un dio e non un animale. Il vizio, il peccato l’uccide e, uccisa che sia l’uomo torna animale repellente. … C’è sempre modo di dire con carità la verità.

DAL SECONDO LIBRO 

(E’ accaduto un fatto che ha rovinato i piani di Giuda) Vedi in questo una risposta di Dio. Non vada mescolato ciò che è dell’uomo con ciò che è di Dio… Solo se vi sarà un pugno di vero lievito e di vero incenso in Israele, si formerà il pane e si profumerà l’altare. … Voglio dire che, se vi sarà chi verrà alla Verità con cuore retto, la Verità si spargerà come lievito nella massa della farina e come incenso per tutto Israele. … Io non porto mai denaro. Ma questo l’ho preso perché è purificato dalla carità.

La Misericordia passa e offre il crivello… Il primo: quello fatto da brevi verità fondamentali. … Se l’anima lo accoglie, comincia la prima purificazione. La seconda avviene col crivello dell’anima stessa, che confronta il suo essere con l’Essere che si è rivelato. E ne ha orrore. E inizia la sua opera. … E’ operazione lunga e di “volontà” dell’anima. … Tutto turba un anima che si lavora: la curiosità, gli zeli inconsulti, le intransigenze come le eccessive pietà.

(Un pastore a Gesù)  “… non credono, non giurano, non vogliono che Giovanni (il Battista). E’ il loro “santo” e non vogliono che quello.” Peccato comune a molti paesi e a molti credenti presenti e futuri. Guardano l’operaio e non il padrone che ha mandato l’operaio. … Dimenticano che l’operaio può intercedere. Ma uno solo può concedere: il padrone. 

Avete un destino. Si. Lo avete. Nella mente di Dio che vi crea è un destino per voi. … le regole che Egli ha date per far felici quelli che sono suoi. Ve le mostra. … Le due potenze nemiche sono Satana e la carne. Nella carne metto la vostra e quella del mondo, ossia le pompe e le seduzioni del mondo, ossia la ricchezza le feste, gli onori, i poteri che dal mondo e nel mondo si hanno e che non sempre si hanno onestamente e meno ancora risanno usare onestamente se, per un complesso di cause ad essi l’uomo perviene. Satana, maestro della carne e del mondo, parla anche per esso e per la carne. Anche lui ha le sue regole … più facile è andare verso queste regole, piegare verso queste potenze, … Entrano… E divengono padroni … aguzzini. Vi legano al loro banco di galera, vi ci incatenano, non vi lasciano più alzare il collo dal loro giogo, e la loro sferza vi riga a sangue se cercate sfuggir loro. … Se sapete darvi quel martirio, ecco allora che passa la Misericordia. … guardo la tua volontà.

4 gesùIo ho bisogno di strappare due anime a Satana. Non vi è che la penitenza che lo possa. Vi chiedo aiuto. Sarà formazione anche per voi. Imparerete come si strappano le prede a Mammona. Non tanto con le parole, quanto col sacrificio… Ogni anima preda del Nemico è avvolta in turbini di voci infernali… … Sappiate ricordare come si preparò Cristo e come si preparano gli apostoli.

… l’umiltà di dire “sono uomo e peccatore” è già battesimo che fa mondo il cuore. … Per prepararsi ad essere maestri bisogna essere stati scolari. Io tutto sapevo come Dio. La mia intelligenza mi poteva anche fare capire le lotte dell’uomo, per potere intellettivo e intellettualmente. Ma un giorno qualche mio povero amico, qualche mio povero figlio, avrebbe potuto dire e dirmi: “Tu non sai cosa è esser uomo e avere senso e passioni”. Sarebbe stato rimprovero giusto. … ho una carne anche Io, amici. Una vera carne. Ed essa è soggetta alle stesse debolezze che hanno tutte le carni. … per mia volontà ho piegato in sul nascere tutte le passioni non buone, ho lasciato crescessero potenti come cedri secolari le sante passioni dell’amore filiale, dell’amore patrio, delle amicizie, del lavoro, di tutto quanto è ottimo e santo. E qui ho sentito nostalgia della Mamma lontana, qui ho sentito bisogno delle sue cure … la stanchezza … Ho pianto… 

La tristezza… richiamo magico per Satana.

Non è peccato esser tristi se l’ora è penosa. E’ peccato cedere oltre alla tristezza e cadere in inerzia o in disperazione. Ma Satana subito viene quando vede uno caduto in languore di spirito. … Prende sempre aspetti benigni. La tentazione respinta non cade, ma si fa più forte, anche perché Satana l’aizza. … l’altra concupiscenza: quella dell’orgoglio. … Ma l’oro… Chiave che apre, cerchio che salda, esso è l’alfa e l’omega di novantanove su cento delle azioni umane. Per il pane e la donna l’uomo diviene ladro. Per il potere anche omicida. Ma per l’oro diviene idolatra4 tentazione

(Gesù termina il discorso relativo alle sue tentazioni nel deserto) …Vincendo l’animale che era connesso alla natura dell’uomo, ecco Io ero l’Uomo-Dio. Lo sono. E come Dio tutto posso. E come Uomo tutto conosco. Fate anche voi come Me, se vorrete fare ciò che Io faccio. E fatelo in memoria di Me. … la mia prima croce di Redentore: quella del contatto con mondo.

(Gesù e Simone)  …Amalo Simone questo povero Giuda.. Te ne prego. Se lo amerai… ti parrà più buono. “Mi sforzo a farlo… per Te… Ma è lui che rompe i miei sforzi come fossero canne del fiume… Ma, Maestro, io ho una legge sola: fare ciò che tu vuoi. Perciò amo Giuda, nonostante qualcosa gridi in me contro di lui e verso me stesso.” Che cosa, Simone? “Non so di preciso.. Qualcosa che è come il grido del milite di guardia nella notte… e che mi dice: “Non dormire! Osserva!” Non so… Non ha nome questa cosa. Ma c’è… c’è in me contro di lui.” Non ci pensare più, Simone. Non sforzarti a definirla. Fa male conoscere certe verità… e potresti sbagliare la conoscenza. Lascia fare al tuo Maestro. Tu dammi il tuo amore e pensa che esso mi fa felice…    

… se puoi, in futuro, non mentire neppure per raggiungere una azione buona… …

Noi abbiamo l’obolo di Dio e di coloro che onestamente cercano Dio… e non ci mancherà mai l’indispensabile. Credilo.

La benedizione opera e dura se gli animi rimangono fedeli alla Legge di Dio ed alla mia dottrina. In caso contrario la grazia cessa. … il dolore … Aumenta i meriti dei giusti che lo subiscono senza disperazione e ribellione e lo offrono, offrendosi con la loro rassegnazione, come sacrificio di espiazione per le proprie manchevolezze e le colpe del mondo, ed è redenzione per coloro che giusti non sono. “E’ tanto difficile soffrire!”, dice il contadino … Lo so che l’uomo lo trova difficile. E, sapendo come lo avrebbe trovato tale, il Padre non aveva dato il dolore ai suoi figli. Venne perla colpa. Ma quanto dura il dolore sulla Terra? … Sempre poco, anche se dura tutta la vita. Ora Io dico: non è meglio soffrire per poco che per sempre? Non è meglio soffrire qui che nel Purgatorio? Pensate che il tempo là è moltiplicato per uno a mille. Oh! Che in verità vi dico che non maledire, ma benedire il soffrire si dovrebbe, e chiamarlo “grazia”, e chiamarlo “pietà”

Giuda è il vostro insegnamento vivente. … Anche per voi i buoni sono in proporzione che vi era fra i buoni e Giuda. E più uno è buono e più ne soffre. Ma anche per voi, e questo lo dico specialmente per coloro che sono preposti alla cura dei cuori, è necessario imparare studiando Giuda.

Beati quelli che vogliono conoscermi per amarmi. In loro e a loro Io sarò benedizione.