Apparizioni alle Ghiaie di Bonate

APPARIZIONI alle GHIAIE di BONATE

 13 maggio 1944 – MARIA REGINA DELLA FAMIGLIA

Regina della Famiglia_Ghiaie di BonateLa parrocchia di Ghiaie di Bonate, si trova nella diocesi di Bergamo. Le apparizioni incominciano durante la II Guerra Mondiale il 13 maggio 1944 ad una bimba di appena 7 anni: Adelaide Roncalli. Apparizioni che vennero poi confermate dalla Madonna ad un veggente riconosciuto dalla Chiesa in Amazzonia.

Ghiaie di Bonate prende il nome dal terreno ghiaioso del fiume Brembo. Dal 13 maggio al 31 luglio 1944, in questo paesino della Bergamasca, giunsero più di tre milioni di pellegrini, maree di persone venute per lo più a piedi o con altri mezzi mettendo in pericolo la loro vita a causa dei continui bombardamenti e mitragliamenti.

Con immagini di repertorio 

La Seconda Guerra Mondiale straziava l’Italia con lutti e rovine. La gente viveva nell’angoscia e le privazioni di ogni genere e il sogno della pace sembrava irraggiungibile. Quando tutto pareva perduto per l’Italia e il mondo, quando il Papa rischiava di essere deportato in Germania, la speranza si riaccese per miracolo. In questo paesino sconosciuto al mondo, nel tardo pomeriggio del 13 maggio 1944, la Madonna apparve ad una bambina di 7 anni.
Come aveva fatto a Fatima il 13 maggio 1917 durante la Prima Guerra mondiale, la Madonna scelse ancora il 13 maggio per lanciare di nuovo al mondo, dilaniato dalla Seconda Guerra mondiale, i suoi messaggi di speranza e di pace. Le apparizione di Ghiaie di Bonate vennero definite “L’epilogo di Fatima“.

Cortesi_Adelaide_CazzamalliNel 1944, al Torchio, sottofrazione delle Ghiaie di Bonate Sopra, abitava la famiglia Roncalli composta da un figlio Luigi e da sette figlie: Caterina, Vittoria, Maria, Adelaide, Palmina, Annunziata e Romana (e Federica morta in tenera età). Papà Enrico aveva rinunciato alla vita del contadino e prestava servizio come operaio in uno stabilimento locale. La mamma Anna Gamba, casalinga, doveva crescere con pazienza certosina la numerosa prole. Adelaide aveva allora sette anni. Era nata il 23 aprile 1937 alle ore 11 al Torchio e battezzata il 25 aprile dal parroco Don Cesare Vitale. Frequentava la classe prima elementare; era una bambina comune, piena di salute e di vivacità, le piaceva giocare. Nulla faceva presagire fino a quel pomeriggio del 13 maggio 1944 quando le apparve la Sacra Famiglia, che il suo nome avrebbe varcato non solo i confini d’Italia, ma quelli d’Europa.

Le apparve per tredici giorni in due cicli: il primo dal 13 al 21 maggio, il secondo dal 28 al 31 maggio. La Madonna le predisse:
“Soffrirai molto, ma non piangere perché dopo verrai con me in paradiso.” “In questa valle di veri dolori sarai una piccola martire…”

Ma Adelaide era troppo bambina per valutare subito la gravità di queste parole. Don Luigi Cortesi, giovane e brillante professore del Seminario di Bergamo, filosofo, giunse alle Ghiaie il venerdì 19 maggio 1944. Non con mandato del vescovo ma di propria adelaideiniziativa, assistendo alle visioni, violò il divieto del vescovo ma pensò comunque che l’autorità ecclesiastica dovesse tollerare che qualcuno violasse il divieto per indagare e riferire esattamente i fatti. Il 22 maggio diede un ampio resoconto al vescovo che non lo rimproverò ma lo ringraziò.
Interpretò quel ringraziamento come un permesso sottaciuto e continuò a studiare la bambina e diede ordine che nessuno potesse avvicinarla senza il suo permesso. Sottopose la bambina per molto tempo a dure prove, con forti pressioni sulla psiche e la coscienza della bimba. Il 15 settembre 1945 riuscì finalmente a farla ritrattare facendole scrivere, con l’inganno, su una pagina di quaderno:

“Non è vero che ho visto la Madonna. Ho detto una bugia, perché non ho visto niente. Non ho avuto il coraggio di dire la verità, ma poi ho detto tutto a don Cortesi. Adesso però sono pentita di tante bugie. Adelaide Roncalli. Bergamo-15 settembre 1945”.

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Si andò di male in peggio per molto tempo e don Cortesi continuò la sua crudele opera inquisitoria. Dopo crescenti rimostranze di persone oneste, il vescovo di Bergamo finì, ma troppo tardi, per vietare perentoriamente a don Cortesi di avvicinare la bambina. Il 12 luglio 1946, smentì la ritrattazione che venne firmata da 7 testimoni:

Adelaide in estasi“Ghiaie Bergamo 12-7-1946 Roncalli Adelaide
È vero che ho visto la Madonna (Io ho detto che non ho visto la Madonna perché mi aveva dettato Don Cortesi ed io per ubbedire a lui ho scritto così). Roncalli Adelaide”

Ma era tardi. Anche padre Agostino Gemelli, psichiatra e psicologo di fama internazionale, incaricato espressamente dal vescovo di effettuare esami approfonditi sulla bambina Adelaide che aveva fatto una relazione favorevole, accanitamente contrastato da Don Cortesi che riuscì a guidare anche la commissione teologica. Il 30 aprile 1948, il vescovo di Bergamo mons. Bernareggi emise il decreto di “non consta” proibendo ogni forma di devozione alla Madonna, venerata come apparsa a Ghiaie di Bonate. Spostata di qua e di là, contro il suo volere e all’insaputa dei suoi genitori, contrastata, derisa e calunniata, Adelaide portò la sua croce, lontano da casa. Al compimento del suo quindicesimo anno, ottenne dal vescovo di entrare tra le suore Sacramentine di Bergamo. Morto il vescovo, qualcuno riuscì a strappare l’ordine di farla uscire dal convento costringendola a rinunciare al disegno vocazionale che Maria aveva manifestato su di lei. Questa rinunzia le portò molta sofferenza e le costò una lunga malattia.

Qualunque adolescente sarebbe uscita distrutta da una vicenda come la sua, ma Adelaide era forte e si riprese. Stanca di aspettare che le si riaprisse la porta del convento, decise di sposarsi ed andò a vivere a Milano dove si dedicò con Regina della Famiglia ghiaie di bonatesacrificio alla cura degli ammalati. Passarono gli anni e Adelaide rimase chiusa nel silenzio impostole dai superiori. Finalmente, avvalendosi dei decreti del Concilio Vaticano II in materia di diritto all’informazione, Adelaide si sentì sgravata dalle proibizioni che le erano state imposte e decise di riaffermare solennemente e ufficialmente, davanti a notaio, la veridicità delle apparizioni.

Molte furono le testimonianze dei malati guariti durante e dopo le apparizioni. Diverse guarigioni furono istantanee, perfette ed inspiegabili. Durante quel periodo, fu anche istituito un ufficio apposito per le indagini di rito. Nel decreto del vescovo si legge: ” Con questo non intendiamo escludere che la Madonna, fiduciosamente invocata da quanti in buona fede la ritenevano apparsa a Ghiaie, possa avere concesso grazie speciali e non ordinarie guarigioni, premiando in tal modo la loro devozione verso di Lei”. Stando a quanto appena affermato, nella gente comune, rimangono tre dubbi persistenti.

1) I tanti ammalati, guariti inspiegabilmente dal 13 maggio 1944 fino al giudizio del vescovo del 30 aprile 1948 perché recatisi “in buona fede” a Ghiaie di Bonate (non conoscevano ancora la posizione della Chiesa in merito a quelle apparizioni), se veramente nulla di speciale fosse accaduto a Ghiaie di Bonate, non si sarebbero di certo sognati di recarsi a pregare la Madonna e a chiedere grazie in quel luogo sconosciuto. Tutte quelle guarigioni sarebbero avvenute? Quando?

2) Per tutti coloro che, dal 1948 ad oggi, non più “in buona fede” (perché a conoscenza del “non consta” e delle proibizioni del decreto vescovile), hanno invece creduto all’innocenza di una bambina di sette anni e si sono recati in pellegrinaggio sul gh_adelaideluogo delle apparizioni ed hanno pregato da soli o in gruppo, con o senza la presenza di sacerdoti, ed hanno invocato specificatamente l’aiuto della Madonna di Ghiaie di Bonate o Regina della Famiglia ottenendone grazie speciali o guarigioni, come devono ritenersi premiati? Di certo, per aver creduto nelle apparizioni e rivelazioni della B. Vergine ad Adelaide Roncalli a Ghiaie di Bonate ed avere invocato specificatamente l’aiuto della Madonna delle Ghiaie o Regina della Famiglia. Non di certo come indicato nel decreto.

3) ad un vescovo di Bergamo viene affidata una diocesi in Amazzonia, qui la Madonna appare al veggente Edson Glauber con il nome “Nostra Signora Regina del Rosario e della Pace“. In una di queste apparizioni, confermate dalla Chiesa, la Madonna dirà di essere realmente apparsa a Ghiaie di Bonate, ma non essere stata accolta. Dunque come si può confermare le apparizioni in un posto che ne certifica un’altro non considerato vero?

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Edsono Glauber il veggente dell’Amazzonia informato da Nostra Signora Regina del Rosario e della pace, di essere veramente apparsa alle Ghiaie di Bonate. 

Nel 1949, un anno dopo la pubblicazione del decreto vescovile, Papa Pio XII ricevette in udienza privata la bambina Adelaide Roncalli che gli rivelò il segreto a lui riservato che la Madonna le aveva confidato il 17 maggio 1944 durante la quinta apparizione. Il Papa, ricevendo Adelaide, manifestava certamente di credere alle apparizioni di Ghiaie di Bonate; altrimenti che cosa avrebbe spinto quel grande pontefice a ricevere la fanciulla, visto il “non consta” del decreto vescovile?

Padre Pio avrebbe detto a gente di Bonate recatasi da lui a Petralcina: “Ma cosa ci venite a fare voi, quaggiù, voi che avete a casa vostra la Madonna di Bonate?”

La veggente Adelaide Roncalli si è spenta nella notte tra sabato e domenica del 23-24 agosto 2014 a Milano, dove risiedeva da molti anni con il marito e le due figlie all’età di 77 anni.

Tratto dal Sito ufficiale http://www.madonnadelleghiaie.it/ dove è possibile trovare anche filmati, testimonianze e altre informazioni.

6 thoughts on “Apparizioni alle Ghiaie di Bonate

  1. Io ci credo; ci ho sempre creduto.
    Adesso Maria Adelaide è con Gesù e con la Madonna, finalmente!

  2. Ci ho creduto sempre a queste apparizioni e ho chiesto e ricevuto una grazia per la mia famiglia.Eravamo in un periodo molto critico con gravi disagi economici,ho visitato la cappellina per tre sere continue insieme a mio marito e i miei due figli e la terza sera tornata a casa ho ottenuto la risoluzione di un grosso problema che si risolvette portandoci pace e serenità ed aiuto economico .Ringrazio la Madonna per il suo amorevole aiuto.

  3. Credo sempre alle persone oneste che ci aiutano a far credere sempre più alla Nostra Madre Maria

  4. Adelaide , adesso non soffri più , con quelle che hai passato , perché la chiesa non voleva credere e avevi contro molte persone , che a suo tempo crederanno , ora sei con la tua mamma , con la Regina delle Famiglie e veglia su noi e ricordati delle persone che hanno creduto a Maria e che hanno sempre pregato che le apparizioni di Maria venissero riconosciute.
    Se la chiesa riconosceva già subito queste apparizioni , la Famiglia e il futuro dei nostri figli non sarebbe così in pericolo.
    Ma l’uomo ha la sua libertà che ci lascia Dio quindi può scegliere di fare il bene o il Male. Ma sa che se sceglie il bene sta con Dio , se sceglie il male , arrivano i castighi come sono successi ai nostri progenitori in primis Adamo e Eva e poi a tutti li altri.
    Attendo la benedizione di Maria e di Dio.

    Siano lodati Gesù, Giuseppe e Maria e Dio

  5. CARA ADELAIDE, ORA CHE SEI VICINO ALLA MAMMA CELESTE, PREGA PER TUTTI NOI POVERI PECCATORI

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