VALTORTA 42a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO 

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

8° LIBRO (42a parte)

da pag 31 a pag 82

Gesù spiega a Maria Valtorta la differenza tra il soprannaturale e l’occulto e l’importanza della preghiera incessante. Durante una delle sue diatribe al tempio parla con i giudei delle arti subdole del demonio, specificando la differenza dell’essere schiavi, servi e figli, per spiegare meglio la figura di Dio, inteso come Padre.

Dice Gesù:

“Tu e chi ti guida meditate molto la mai risposta a Pietro. Il mondo – e per mondo intendo non solo i laici – nega il soprannaturale, ma poi, davanti alle manifestazioni di Dio, è pronto a tirare in ballo non il soprannaturale ma l’occulto. Confondono l’una cosa con l’altra.

Ora udite: soprannaturale è ciò che da Dio viene. Occulto è ciò che viene da fonte extraterrena ma che non ha radice in Dio.

In verità vi dico che gli spiriti possono venire a voi. Ma come? In due modi. Per comando di Dio o per violenza d’uomo. Per comando di Dio vengono angeli e beati e spiriti che già sono nella luce di Dio. Per violenza d’uomo possono venire spiriti sui quali anche un uomo ha comando, perché immersi in plaghe più basse di quelle umane, in cui ancora è un ricordo di Grazia, se più non vi è la Grazia attiva. I primi vengono spontanei, ubbidienti ad un solo comando: il mio. E seco portano la verità  che Io voglio conosciate. Gli altri vengono per un complesso di forze congiunte. Forze di uomo idolatra con forze di Satana-idolo. Possono darvi verità? No. Mai. Assolutamente mai. Può una formola, anche se insegnata da Satana, piegare Dio al volere dell’uomo? No. Dio viene sempre spontaneo. Una preghiera vi può unire a Lui, non una magica formola.

E se alcuno obbietta: “Samuele apparve a Saul”, Io dico: “Non già per merito della maga. Ma per volere mio, allo scopo di scuotere il re, ribelle alla Legge mia”. Taluni diranno: “E i profeti?”. I profeti parlarono per conoscenza di Verità, che ad essi si infonde direttamente o per ministero angelico. Altri obbietteranno: “E la mano scrivente nel convito di re Baldassarre?”. Leggano costoro la risposta di Daniele: “… anche tu ti sei innalzato contro il Dominatore del Cielo… celebrando gli dèi di argento, bronzo, ferro, oro, legno, pietra, i quali non vedono, né odono, Né conoscono , e non hai glorificato quel Dio in mano del quale è ogni tuo respiro ed ogni tuo movimento. Per questo da lui è stato mandato il dito (spontaneamente mandato, mentre tu, re stolto e stolto uomo, non vi pensavi e badavi a empirti il ventre e a gonfiarti la mente) di quella mano la quale ha scritto ciò che là si trova”.

Sì. Talora Dio vi richiama con manifestazioni che voi chiamate “medianiche”, che sono in realtà pietà di un Amore che vi vuole salvare. Ma non dovete volerle creare voi. Quelle che create non sono mai sincere. Non sono mai utili. Non portano mai del bene,. Non fatevi schiavi di ciò che vi rovina. Non vogliate dirvi e credervi più intelligenti degli umili, che piegano alla Verità depositata da secoli nella mia Chiesa, sol perchè siete dei superbi che cercate nella disubbidienza permessi ai vostri illeciti istinti. Rientrate e rimanete nella Disciplina più e più volte secolare. Da Mosè a Cristo, da Cristo a voi, da voi all’ultimo giorno quella è, e non altra.

Scienza questa vostra? No. La scienza è in Me e nella mia Dottrina, e la sapienza dell’uomo è nell’ubbidirmi. Curiosità senza pericolo? No. Contagio di cui poi subite le conseguenze. Via Satana se volete aver Cristo.

Sono il Buono. Ma non vengo a convivenza collo Spirito del Male. O Io o lui. Scegliete.

O mio “portavoce”, dì questo a chi va detto. E’ l’ultima voce che andrà a costoro. E tu e chi ti dirige siate cauti. Le prove divengono controprove in mano del Nemico e dei nemici dei miei amici. Siate attenti! Andate con la mia pace”.

Per il mio dolore c’è il vostro amore… Per l’odio… non c’è che sopportarloE’ una cosa che cessa con la vita della Terra… e questo pensiero dà pazienza e fortezza nel sopportarlo. […]”

pregare (3)Avete sentito le parole di un iniquo: “Per porre fine a tanta molestia darò ascolto alla donna”. Ed era un iniquo. Ma Dio, il Padre buonissimo, sarà forse inferiore al cattivo giudice? Non farà giustizia a quei suoi figli che lo sanno invocare giorno e notte? E farà loro tanto attendere la grazia sino a che la loro anima accasciata cessa di pregare? Io velo dico: prontamente farà loro giustizia, perché la loro anima non perda la fede. Ma bisogna però anche saper pregare, senza stancarsi dopo le prime orazioni, e saper chiedere cose buone. E anche affidarsi a Dio dicendo: “Però sia fatto ciò che la tua Sapienza vede per noi più utile”.

Abbiate fede. Sappiate pregare con fede nella preghiera e con fede in Dio vostro Padre. Ed Egli vi farà giustizia contro coloro che vi opprimono. Siano essi uomini o demoni, malattie o altre sventure. La preghiera perseverante apre il Cielo, e la fede salva l’anima in qual che sia il modo che la preghiera sia ascoltata ed esaudita. […]

Dio[…] è il Padre delle luci, e chi vive in Lui ed in Lui vede perché è nella Luce, così come è desiderio di Dio che le creature vedano. Egli ha dato all’uomo intelletto e sentimento perché potessero vedere la Luce, ossia Lui stesso, e comprenderla e amarla. E ha dato all’uomo gli occhi perché potesse vedere la cosa più bella fra le cose create, la perfezione degli elementi, quella per la  quale è occhi (4)visibile la creazione, quella che è una delle prime azioni di Dio Creatore e porta il segno più visibile di Colui che l’ha creata: la luce, incorporea, luminosa, beatifica, consolante, necessaria, così come lo è il Padre di tutti: Dio eterno e altissimo.

[…] se non volete credere alle mie parole, perché il vecchio Israele vi soffoca, credete almeno al vecchio Israele. In esso gridano i profeti i pericoli e le sciagure della Città Santa e di tutta la Patria nostra, se non si converte al Signore Iddio suo e non segue il Salvatore. Su questo popolo già pesò la mano di Dio nei secoli passati. Ma nulla sarà il passato e il presente rispetto al tremendo futuro che lo aspetta per non aver voluto accogliere il Mandato da Dio. Né in rigore, né in durata è paragonabile ciò che attende Israele che ripudia il Cristo.

Io ve lo dico, spingendo lo sguardo nei secoli: come pianta stroncata e gettata su un turbinoso fiume, così sarà la razza ebraica colpita da anatema divino. Tenace, cercherà di fermarsi sulle rive, in questo o quel punto, e rigogliosa come è getterà polloni e radici. Ma quando crederà di essersi messa dimora, la riprenderà la violenza della fiumana e la strapperà ancora, la spezzerà nelle radici e nei polloni, ed essa andrà più in là, a soffrire, per abbarbicarsi, per essere di nuovo strappata e dispersa. E nulla potrà darle pace, perché la fiumana che l’incalza sarà l’ira di Dio e lo sprezzo dei popoli. Solo gettandosi in un mare di Sangue vivo e santificante potrebbe trovare pace. Ma essa fuggirà quel Sangue e perchè, nonostante che esso avrà ancora voci d’invito per essa, sembrerà ad essa che abbia la voce del sangue d’Abele verso essa: Caino dell’Abele celeste”.

INSEGNAAltro vasto brusio che si propaga per il vasto recinto come rumore d’onde. Ma mancano in questo brusio le voci aspre dei farisei e scribi, e dei giudei a loro asserviti. Gesù ne approfitta per tentare di andarsene. Ma alcuni che erano lontani si accostano a Lui e gli dicono: “Maestro, ascoltaci: Non tutti noi siamo come essi (e accennano i nemici), ma però facciamo fatica a seguirti, anche perché la tua voce è sola contro cento e mille che dicono il contrario di ciò che Tu dici. E sono le cose che dicono essi, quelle che abbiamo sentito dai padri nostri sino all’infanzia. Però le tue parole ci inducono a credere. Ma come faremo a credere completamente e ad avere vita? Noi siamo come legati dal pensiero del passato…”

“Se vi stabilirete nella mia Parola come se rinasceste ora, crederete completamente e diverrete miei discepoli. Ma occorre che vi spogliate del passato e accettiate la mia dottrina. Essa non cancella tutto il passato. Anzi, mantiene e rinvigorisce  ciò che è santo e soprannaturale del passato, e leva il superfluo umano mettendo la perfezione della mia dottrina là dove ora sono le dottrine umane sempre imperfette…

…Se venite a Me conoscerete la Verità, e la Verità vi farà liberi.” […]

“In verità, in verità vi dico: non vi è che una schiavitù, quella del peccato. Soltanto chi commette peccato è uno schiavo. E di una schiavitù che nessuna moneta riscatta. E verso un padrone inesorabile e crudele. E perdete ogni diritto 5insegnaalla libera sovranità nel Regno dei Cieli. Lo schiavo, l’uomo che una guerra o delle sciagure hanno fatto schiavo, può cadere anche in possesso di un buon padrone. Ma è sempre precario il suo benestare, perché il padrone lo può vendere ad altro padrone crudele. Egli è una merce e nulla più. Talora serve anche come moneta per saldare un debito. E non ha neppure il diritto di piangere. Il servo invece vive nella casa del padrone finché però esso non lo licenzia. Ma il figlio resta sempre nella casa del padre, né il padre pensa a cacciarlo. Soltanto per sua libera volontà ne può uscire. E in questo sta la differenza fra schiavitù e servitù, e fra servitù e figliolanza. La schiavitù mette l’uomo in catene. La servitù lo mette a servizio di un padrone. La figliolanza lo colloca per sempre, e con parità di vita, nella casa del padre. La schiavitù annichila l’uomo. La servitù lo rende soggetto. La figliolanza lo fa libero e felice. Il peccato fa l’uomo schiavo del padrone più crudele e senza termine: Satana. La servitù, in questo caso l’antica Legge, fa l’uomo timoroso di Dio come di un Essere intransigente. La figliolanza, ossia il venire a Dio insieme al suo Primogenito, con Me, fa l’uomo libero e felice, che conosce e ha fiducia nella carità del Padre suo. Accettare la mia dottrina è venire a Dio insieme a Me, primogenito di molti figli diletti. Io spezzerò le vostre catene sol che voi veniate a Me perché le spezzi, e sarete veramente liberi e coeredi con Me del Regno dei Cieli.

[…] Se riconosceste Dio per Padre in spirito e in verità mi amereste, perché Io procedo e vengo da Dio; non vengo già da Me stesso, ma è Lui che mi ha mandato.

insegna 14Perciò, se veramente conosceste il Padre, conoscereste anche Me, suo Figlio e vostro fratello e Salvatore. Possono i fratelli non riconoscersi? Possono i figli di Un solo non conoscere il linguaggio che si parla nella Casa dell’unico Padre? Perché allora non capite il mio linguaggio e non tollerate le mie parole? Perché Io vengo da Dio e voi no. Voi avete lasciato la dimora paterna e dimenticato il volto e il linguaggio di Colui che l’abita. Siete andati volontariamente in altre regioni, in altre dimore, dove regna un altro che Dio non è, e dove si parla altro idioma. E chi vi regna impone che per entrarvi uno si faccia suo figlio e l’ubbidisca. E voi lo avete fatto e lo fate. Voi abiurate, rinnegate il Padre Iddio per scegliervi un altro padre. E questo è Satana.

Voi avete a padre il demonio e volete compiere ciò che egli vi suggerisce. E i desideri del demonio sono di peccato e di violenza, e voi li accogliete. Fin dal principio egli era omicida, e non perseverò nella verità perché egli, che si ribellò alla Verità, non può avere in sé amore alla verità. Quando egli parla, parla come egli è, ossia da bugiardo e tenebroso, perché in verità egli è bugiardo e ha generato e partorito la menzogna dopo essersi fecondato con la superbia e nutrito con la ribellione. Tutta la concupiscenza è nel suo seno, ed egli la sputa e la inocula ad avvelenare le creature. E’ il tenebroso, lo schernitore, lo strisciante rettile maledetto, e l’Obbrobrio e l’Orrore. Da secoli e secoli le sue opere tormentano l’uomo, e i segni e frutti di esse sono davanti agli intelletti degli uomini. Eppure a lui, che mente e rovina, date ascolto mentre, se Io parlo e dico ciò che è vero ed è buono, non mi credete e mi dite peccatore. […]

giovanni evangelista.1jpg“Morirai molto tempo dopo di Me, Giovanni. Ma non te ne rammaricare. Se l’Altissimo ti lascia nel mondo è perché tu lo serva e serva il suo Verbo.

[…] Io ti dico che tu mi servirai sino alla nuova mia venuta, a quella finale.  […]

Quelli che sapranno perseverare nella fede troveranno forza, speranza, conforto in ciò che tu lascerai dopo di te, e che sarà ancora te… e che soprattutto sarà ancora Me, perché Io e te ci amiamo, e dove tu sei Io sono, e dove Io sono tu sei. […] Anche coloro che crederanno in Me imperfettamente, perché pur accogliendo Me non accoglieranno il mio Pietro, saranno sempre accorrenti al tuo faro come navicelle senza pilota e senza bussola, che si dirigono fra la loro tempesta verso una luce, perché luce vuol dire ancora salvezza. […] Non entra cosa alcuna dove già è ripienezza […]”

Sempre questa tendenza dura anche nei migliori fra noi! Pretendere l’impossibile! Sono più severi di Dio i figli del suo popolo!

gesu-guarisce-il-cieco-di-gerico(Prima del miracolo del cieco nato) “… Egli è nato così perché ancora una volta siano manifeste in lui le potenze e le opere di Dio. Io sono la Luce venuta nel mondo perché quelli del mondo, che hanno dimenticato Iddio o smarrito la sua effigie spirituale, vedano e ricordino, e perché quelli che cercano Dio, o di Lui già sono, siano confermati nella fede e nell’amore. Il Padre mi ha mandato perché nel giorno che ancora è concesso ad Israele Io completi la conoscenza di Dio in Israele e nel mondo. […]”